Occasione da non lasciar scappare per entrambi i giocatori quella di una finale con Bedene nell’ATP 250 di Budapest. Sia Lorenzi che Pouille sono infatti impegnati a racimolare punti con un occhio di riguardo puntato agli Internazionali di Roma: Paolino vuole presentarsi al torneo di casa con la miglior classifica possibile mentre al transalpino scadrà la pesante cambiale dei punti guadagnati lo scorso anno con la semifinale persa contro Murray. Ranking (n.38 Lorenzi vs n.14 Pouille) e precedenti (2 a 0 per il francese tra cui il freschissimo 6-2 6-4 di Montecarlo) propenderebbero a sfavore del nostro giocatore, non fosse che Pouille, pur ottimo combattente, in questa stagione ha alternato alti e bassi (come i match point concessi proprio a Budapest al non irresistibile Vesely) e uno dei suoi giri a vuoto potrebbe essere sfruttato da Lorenzi che tante volte ha già saputo sorprenderci. L’incontro si apre nel peggiore dei modi per l’italiano: Pouille pressa da subito e con 4 vincenti ed un gratuito porta a casa il primo break a 15. Il francese comanda il gioco al punto che il primo vincente del nostro Paolo arriva al terzo punto del terzo game: dopo una bella discesa a rete deve fare ben 2 smash per chiudere il punto. Subito dopo però con un doppio fallo regala una nuova palla break al talento francese che la concretizza con un bel passante non appena Lorenzi si affaccia a rete. Pouille continua a comandare e si porta sul 4-0 con 2 aces; per il primo game dell’italiano dobbiamo aspettare il 5° game quando Paolo si inventa un bellissimo back nell’incrocio delle righe di fondo ed il francese inanella 3 gratuiti consecutivi. A questo punto si potrebbe sperare nel primo calo di tensione del francese che invece chiude a 0 il suo turno di servizio. Lorenzi per portarsi sul 5-2 deve dar fondo al suo repertorio con smash e palle corte e pure nel turno conclusivo del set ci prova chiamando a rete Pouille e passandolo di rovescio ma purtroppo non basta: il francese chiude il primo set lasciando l’italiano a 15 nell’ottavo gioco.
Lorenzi ci prova in tutte le maniere a mettere in difficoltà l’avversario: apre il secondo parziale alzando le traiettorie nei colpi da fondo alternandole sempre più spesso alle discese a rete o a buone palle corte. Il senese ottiene così il primo game lasciando a zero il francese che dal canto suo non molla e con la stessa tattica di Lorenzi si riporta sull’1-1. Il toscano nel turno successivo si issa sull’ 1-1 40-0 ma con un errore grossolano a rete fa risalire Pouille al 40-40 che però non riesce ad andare oltre. Sul 2-1 Paolo riesce a portarsi sul 15-30 ma ancora una volta Pouille è bravo ad innalzare il livello del suo gioco e a portare il parziale sul 2-2. La partita sembra molto più divertente rispetto a quanto visto nel primo set: Lorenzi inizia addirittura a spingere e porta a casa un altro game a zero mentre la testa di serie n.1 del torneo non molla e pareggia il conto 3-3. Il senese esprimendo un buon tennis si porta sul 4-3 ma l’auspicato calo del francese oggi non sembra arrivare mai: qualche gratuito in più in effetti lo concede ma nei suoi turni appare sempre in spinta e col controllo del gioco saldo in mano. Pouille sul 4-4 prova a forzare sul turno dell’italiano e nonostante rischiando conceda i primi 2 punti riesce ad ottenere una prima palla break che Lorenzi annulla chiamandolo a rete e pennellando poi un lob perfetto sul fondo ed altri 2 break point che il nostro rispedisce al mittente giocando senza timore reverenziale. Ci si potrebbe aspettare il tie-break ma Pouille non ci sta, si porta sul 15-30 sul servizio di Lorenzi con una pregevole corta, si procura 2 palle break salvando sul fondo uno smash dell’azzurro ed infine porta a casa il game con il nostro che spara lungo un dritto per pochi centimetri. Pouille vede la finale vicinissima ed inanella una successione impressionante: servizio-dritto vincente, servizio-rovescio vincente (strettissimo e veramente pregevole, su palle così nessuno può nulla), servizio-schiacciata a rete e per non farsi mancare nulla servizio vincente sulla seconda che Lorenzi risponde fiacca a rete. 7-5, peccato per l’azzurro che nel secondo set ha saputo giocare alla pari col 14 al mondo denotando alcuni miglioramenti rispetto al match di una sola settimana fa.
Nella prima semifinale era andato in scena un match quasi inedito tra la sorpresa dell’ultimo periodo Aljaz Bedene (imbattuto sulla terra nel 2017) reduce dalla vittoria su Karlovic e la sorpresa del torneo Laslo Djere capace di due scalpi importanti come Troicki e Verdasco: l’unico precedente risale infatti ad un Challenger del 2013 quando Bedene vinse per 2 set a 0 su un Djere allora diciottenne ma comunque capace di portare il britannico al tie-break del secondo set. Primo set che scivola in 34′ con Djere, forse un po’ troppo impegnato nei primi frangenti della partita alla ricerca del rovescio dell’avversario, che viene brekkato al primo game a 0 e nel terzo a 15. Nel secondo parziale il 21enne serbo prova a cambiare registro variando il suo gioco, riesce persino ad ottenere 2 palle break nel primo turno di Bedene ma alla fine il break lo riesce ad ottenere proprio quest’ultimo al settimo gioco mettendo poi la finale in cassaforte con un finale di 6-2 6-4. Bedene troppo forte e concreto per un Djere che esce comunque appagato dal torneo magiaro.
Unico precedente tra i due finalisti quello abbastanza recente sul veloce indoor di Marsiglia: ad imporsi fu la testa di serie n.1 Pouille in una partita più aperta di quello che si potesse credere: 7-5 7-5. Il francese sembra di un altro livello ma non è detto che la prima sconfitta 2017 sulla terra per Bedene arrivi proprio a Budapest…
Risultati
[1] L. Pouille b. [6] P. Lorenzi 6-2 7-5
[Q] A. Bedene b. [Q] L. Djere 6-2 6-4
Francesco Monesi