dal nostro inviato a Madrid
È ben noto che chi fa del servizio e della potenza dei colpi da fondo la proprio arma fondamentale si trova a poco agio sulla terra, ma considerando i brillanti risultati ottenuti da Pliskova negli ultimi mesi, ci si aspettava da lei qualcosa di più in queste prime settimane di stagione sul rosso. La sconfitta di oggi è la terza consecutiva al secondo turno del torneo madrileno, e nelle sue 5 partecipazioni non è mai riuscita ad andare oltre. Ancora peggio ha fatto a Roma dove non ha mai vinto neanche un incontro. La partita di oggi però, stando alle sue parole, potrebbe avere dei risvolti benefici. “Penso che adesso finalmente io possa cambiare le mie aspettative. Prima le avevo piuttosto alte, mentre adesso non mi aspetto più niente dalla terra. Devo ancora giocare due tornei. Non vado a Roma con molta fiducia. Ci vado giusto per vedere come andrà, e cercherò di prepararmi per il Roland Garros”.
Comunque non bisogna leggere queste parole come una sorta di rinuncia da parte della numero 3 del mondo. “Penso ancora di avere una chance, devo solo ritrovare la mia forma ideale.” Considerando le condizioni dei campi del Mutua Madrid Open sorprende un po’ questa cattiva striscia di risultati di Karolina. “Qui la palla va abbastanza veloce, ma non così veloce come se fosse su un campo in cemento. Semplicemente rimbalza molto in alto anche se si colpisce forte. Io inoltre non sono una molto brava nella corsa quindi non riesce ad acchiappare la palla molto rapidamente. Oggi mi è capitato di arrivare sempre in ritardo”.
Pliskova, che ha vinto un solo torneo WTA sulla terra rossa – a Praga nel 2015 – e quest’anno vanta un record di due vittorie e tre sconfitte, alla fine ammette con un sorriso sulle labbra che le sue lacune si palesano anche sul piano tattico e riassume tutto con un conciso: “Probabilmente il mio gioco non è fatto per la terra”.