Stasera la sessione serale si aprirà con il match più atteso della giornata, quello tra il padrone di casa Rafa Nadal e l’imprevedibile Nick Kyrgios. Si tratta del loro terzo confronto: il più recente risale al torneo di Roma dello scorso anno quando l’australiano riuscì a mettere in seria difficoltà sul Centrale del Foro Italico. Il più nitido nella memoria degli appassionati è però quello di Wimbledon 2014, quando Kyrgios sconfisse lo spagnolo, presentandosi prepotentemente al mondo del tennis. “Onestamente non penso più a quell’incontro” dice Kyrgios in un’intervista per sport360.com. “Ero veramente giovane e l’erba è decisamente la superficie peggiore per Nadal, anche se ha vinto Wimbledon. In ogni caso è vero, quello fu un punto di svolta per me. In quel momento realizzai di poter battere anche i top player e fare qualcosa di importante in questo sport”.
Molto è cambiato da quel match di tre anni fa, soprattutto per Kyrgios, non solo dal punto di vista della classifica e dei risultati, ma anche per quanto riguarda l’esperienza: “Non avevo grosse prospettive all’epoca” prosegue il numero 20 del mondo, “pensavo che il tennis fosse la cosa più importante al mondo, mentre adesso lo considero un gioco. Ho capito che sono cose più importanti nella vita e mi ci sono voluti due anni per capirlo. Ovviamente sono ancora molto contento di poter giocare, in più farlo contro Nadal di fronte al suo pubblico è qualcosa di veramente speciale”.
Vista la particolarità del torneo di Madrid che, data l’altura, favorisce i big-server come Kyrgios, e viste anche le condizioni di ieri di Nadal, non è escluso che il 22enne possa fare l’impresa contro il maiorchino così come fece due anni fa contro Federer, sconfitto in tre tie-break. “Credo che lui sia il migliore del mondo sulla terra, il migliore di tutti i tempi” prosegue Kyrgios. “È lui il favorito, così come lo sarebbe qualsiasi australiano che gioca contro Rafa sulla terra, ma penso di avere il giusto stile di gioco per poterlo mettere in difficoltà”. Il fatto che l’incontro tra Nadal e Kyrgios si giochi la sera va sicuramente a vantaggio del giocatore di casa, dato che le condizioni dovrebbero essere leggermente più lente, come auspicava lo spagnolo. Del suo avversario Nadal dice che “si tratta di uno dei giocatori più difficili da incontrare”, e che dovrà provare “ad essere solido al servizio, provando a mantenere alto il ritmo”.
Il nativo di Canberra inoltre, prima del suo incontro di secondo turno contro Ryan Harrison, aveva raccolto la provocazione del giornalista che gli aveva chiesto se ci fosse tensione nell’aria con il suo avversario, riferendosi all’episodio di Cincinnati 2015, quando l’americano era quasi venuto alle mani con Kokkinakis; Harrison si lasciò scappare un commento piuttosto sgradevole che riguardava anche lo stesso Kyrgios: “Può darsi che ci sia tensione, ma onestamente non me ne importa. Credo che lui non abbia vinto più di sette game contro di me quindi c’è poco da dire a riguardo”, ha commentato Kyrgios.