dal nostro inviato a Madrid
[8] D. Thiem b. P. Cuevas 6-4 6-4
Dopo la deludente semifinale delle stelle, inondata dal sole del pomeriggio che ha illuminato il Manolo Santana, Dominic Thiem e Pablo Cuevas si sfidano nella fredda serata madrilena (inizio ore 22.45) per tornare qui domani contro “Vamos Rafa” Nadal.
Sia l’austriaco che l’uruguagio sono alla ricerca del premio a una carriera inevitabilmente diversa a causa dell’età. Il 31enne Cuevas, uno degli ultimi veri specialisti della terra rossa, sta trovando in questa prima metà del 2017 le sue maggiori soddisfazioni e vorrebbe sublimare il momento con la finale più prestigiosa. Di quasi otto primavere più giovane, Thiem è l’erede naturale di Muster e gli otto titoli già intascati (l’ultimo a Rio de Janeiro qualche mese fa) nonché la permanenza ormai annuale nella Top-10 fanno di lui ben più che una speranza.
Entrambi sono giunti a questo punto del loro cammino soffrendo: Pablo ha vinto quattro incontri al terzo set, Dominic ha salvato cinque palle-match negli ottavi a Dimitrov. Quattro giochi interlocutori e al quinto si rompe l’equilibrio; Pablo attacca al’arma bianca ma viene passato con un rovescio lungo linea e sulla palla break Thiem non indugia, attacca e chiude con lo smash.
Considerato che nei suoi turni di battuta l’austriaco concederà in tutto dieci punti, il parziale resta nelle mani di Dominic che lo fa suo 6-4 dopo aver avuto l’occasione di chiuderlo anzitempo. Sarà il freddo, sarà l’ora tarda (ma Manolo Santana è regolarmente in tribuna), il livello del gioco cala nelle prime battute del secondo set e gli errori superano i vincenti. Cuevas si trova subito nei guai, risale da 0-40, annulla un’altra palla-break e alla fine cambia in vantaggio 1-0.
Nel quarto gioco Thiem piazza i primi due ace del match (consecutivi) mentre in quello seguente Pablo è di nuovo costretto a salvare una palla-break ma, dopo due game a zero, nel nono il sudamericano si ferma durante lo scambio (è il secondo punto) e vorrebbe che il giudice di sedia andasse a controllare il segno lasciato dalla palla. Quest’ultimo non lo accontenta, il centrale si scalda e incita a gran voce Cuevas che però subisce un passante di rovescio e si trova di nuovo 15-40; annullata la prima palla-break, nella seconda Thiem recupera una palla corta di Pablo e mette a segno il colpo che gli garantisce di servire per la prima finale in un 1000. Dopo il cambio di campo l’austriaco apre con un ace e sale 40-0, fallisce il primo match-point ma l’ultimo errore di Cuevas gli consente di alzare le braccia al cielo. Domani alle 18 ci sarà la replica della finale giocata contro Nadal a Barcellona, anche se Thiem spera di non ripeterne il risultato.