F. Fognini b. [WC] M. Berrettini 6-1 6-3 (da Roma, il nostro il nostro inviato)
Non è stato un incontro probante, come in molti si sarebbero aspettati: troppo ampio il divario tecnico e di esperienza per impedire a Fabio Fognini di strapazzare il giovane Matteo Berrettini, 21 anni, omaggiato dalla Federazione. Il complicato sistema di prequalificazioni aveva infatti permesso al romano di accedere al tabellone principale grazie ad una wild-card, ottenuta con la vittoria nello spareggio contro Andrea Arnaboldi (che invece ha ricevuto l’invito per le qualificazioni). Un primo set di fatto non giocato, nel quale Berrettini toglie lo zero dal punteggio solo nel quinto game, e un secondo parziale pigro fino allo scontato epilogo. Nel mezzo, Fognini discute a voce alta con l’arbitro Moscarella per una chiamata dubbia, beccandosi le ire del pubblico (si sente un “pagliaccio!”) che comunque lo applaudirà alla fine: il Centrale, bollente sotto il sole capitolino, esplode quando Berrettini mette a segno un pregevole drop shot di dritto, e cerca di sostenere il virgulto per evitare una debacle troppo pesante. Matteo si incita ad ogni (raro) vincente, sbraita quando strappa il dritto e arranca visibilmente dal lato sinistro, davvero troppo leggero per far partita pari con i colpi profondi di Fognini. Settantuno minuti, scroscio di applausi e fermata a bordo campo per firmare palline giganti e cappellini.
Il sorteggio benevolo si trasformerà in ardita impresa al secondo turno, dove ad aspettare Fognini ci sarà Andy Murray, britannico numero uno del mondo. “Fabio è uno dei giocatori più difficili da affrontare sul rosso” ha detto Murray nell’intervista pre-torneo. La missione non è impossibile: non solo perché non sarebbe una novità, ripensando al capolavoro di Napoli 2014 in Davis. Ma sopratutto per il Murray visto ultimamente, solo la scorsa settimana sconfitto a Madrid da Coric. “Sono due tornei differenti, condizioni diversissime. Io darò il meglio” ha detto lo scozzese. 3-2 i precedenti in favore di Andy, che perse anche il confronto d’esordio in Canada nel 2007, un’era fa. Una vittoria comoda come quella di oggi può garantire una serenità che a Fabio serve sempre, come la consapevolezza nei suoi mezzi.
Da domani in gara anche gli altri azzurri: Andreas Seppi affronta un qualificato, così come Gianluca Mager, vincitore delle prequalificazioni. Stefano Napolitano, altro iridato del tabellone cadetto, affronta Troicki.