[16] A. Zverev b. [5] M. Raonic 7-6(4) 6-1 (Emmanuel Marian)
Sarà Sascha Zverev il rappresentante del decaduto regno di Andy Murray nella semifinale della parte alta del tabellone. Il ventenne di Amburgo ha impiegato poco meno di un’ora e mezza per eliminare uno spento Milos Raonic, e domani giocherà la prima semifinale in carriera in un “mille”. La partita è stata deludente alquanto, considerati i mille errori da cui è stata macchiata, ma urge sottolineare che quelli commessi da Alexander hanno contribuito, se non altro, a renderne accettabile la durata, e agli spettatori di rimpiangere un po’ meno i molti euro da cui si erano separati per essere oggi sul Centrale. Raonic, riconosciuta la giornata non particolarmente brillante, è rimasto aggrappato a un primo set in cui per due volte si era trovato sotto di un break dando sfoggio della proverbiale umiltà e quindi difendendosi da gregario, aiutato nel difficile compito da uno sventato Zverev, incline ad accendere la folla con giocate fenomenali e a deluderla subito dopo con sciocchezze che, per misericordia, addebitiamo alla giovane età. Gettata alle ortiche la chance di chiudere il parziale in battuta nel dodicesimo game, il numero 1 in pectore del tennis mondiale, così da molti definito, è comunque stato abile a vincere in rimonta il tie break grazie al riuscito assalto, durante il decimo punto, a uno spericolato serve and volley di Raonic, che aveva seguito disarmato una seconda palla non trascendentale. Incapace di ricavare profitti dall’abitualmente letale accoppiata di servizio e dritto e sfiancato dalle mille rincorse cui non è certo avvezzo, il povero Milos, nel secondo set, ha retto il tempo strettamente necessario a consentire al rivale di strappargli per due volte la battuta, racimolare la miseria di tredici punti su trentanove e rapidamente eclissarsi. Sascha, non esattamente sfavillante, guadagna comunque con merito il passaggio del turno, e la sua corsa potrebbe non essere finita qui: domani affronterà da favorito John Isner per un posto nell’ultimo atto del torneo.
J. Isner b. [6] M. Cilic 7-6(3) 2-6 7-6(2) (Gianluca Mitidieri)
La ”sfida dei giganti” quella che si disputa sulla Next Gen Arena, campo che ospita il primo quarto di giornata tra John Isner e Marin Cilic (tds n°6). Match che si preannuncia ricco di servizi vincenti: difatti siamo di fronte a due dei migliori battitori dell’intero circuito. Isner tra l’altro è il primo americano ai quarti di finale a Roma dopo ben nove anni. Primi turni di servizio agevoli per entrambi, con Isner che sembra più propositivo e a suo agio negli scambi da fondo. Ottima la percentuale di prime messe in campo dopo tre turni di battuta per lo statunitense, ad evidenziare un eccellente stato di forma. Ottavo game che registra due punti poco fortunati per Cilic, sotto 15-30 per un nastro avversario e una buca che lascia ancora perplessità sulla tenuta dei campi del Foro Italico. Uno straordinario passante in allungo porta Isner alla prima palla break, sventata subito. La partita entra nel vivo, i contendenti sono disposti a prendere dei rischi e ne giova lo spettacolo. 4-4 dopo 36 minuti a un buon livello di tennis. L’equilibrio è il tema centrale del match come ampiamente prevedibile, il tie break la logica conseguenza: inizio tragico per Cilic, sotto di due mini break, molle sulle gambe e autore di due doppi falli ravvicinati. Isner è bravo ad approfittarne e a portare a casa il primo parziale con il punteggio di 7-6(3). Nonostante tutto, Cilic ritrova vigoria e vince il primo game del secondo set a zero. Due palle break per il croato nel secondo gioco, la seconda delle quali è capitalizzata a dovere con una risposta fulminea che apre il campo per la successiva chiusura di dritto. 3-0, 12 punti a 2 ad inizio set e pieno controllo della frazione con addirittura due chance, non convertite, del potenziale 4-0. Isner in pratica offre opportunità di break in tutti i suoi game di battuta e il punteggio finale del set (6-2 Cilic) risulta addirittura generoso nei suoi confronti. Terzo set che registra un Cilic in spinta, voglioso di portare a casa l’intera posta in palio e un Isner che non vuole fare sconti e continua a martellare con il servizio. Sul 3-3 si toccano le due ore di partita, in un set molto simile al primo come canovaccio tattico, fatto di servizi dominanti e scambi da fondo prolungati: qui il croato è lesto ad annullare una palla break delicatissima e a mantenere i nervi saldi. Da ambo le parti si avverte la paura concreta di tentare la giocata e si accede nuovamente al tie break, in questo frangente decisivo per le sorti dell’incontro. Cilic si dimostra ancora vulnerabile nei momenti importanti e cede dopo ben due ore e 37 minuti. Prima semifinale a Roma per John (l’ultimo statunitense a riuscirci fu Roddick nel 2008).
Risultati:
J. Isner b. [6] M. Cilic 7-6(3) 2-6 7-6(2)
[16] A. Zverev b. [5] M. Raonic 7-6(4) 6-1
[8] D. Thiem b. [4] R. Nadal 6-4 6-3
[2] N. Djokovic vs J.M. del Potro 6-1 1-2 sospesa per pioggia
ATP Roma: buona la terza, Thiem batte Rafa. Nole-delPo rinviata