Cosa non è andato?
Lui ha giocato molto bene. Mi congratulo con lui perché ha giocato meglio di me, di gran lunga migliore di me in tutto.
C’è qualcosa in particolare che ha fatto meglio rispetto a Barcellona e Madrid?
È stato aggressivo, ha colpito sempre forte, profondo; il campo qui è un po’ meno largo rispetto agli altri Centrali sulla terra rossa, quindi chi colpisce così forte ha riferimenti chiari per i vincenti, è meno dispersivo. Ne ha approfittato, è stato bravissimo. Io non sono riuscito a respingerlo, era molto aggressivo, aveva sempre il controllo. Questa è stata la chiave.
C’è qualcosa di cui sei particolarmente insoddisfatto, che cambieresti se potessi tornare indietro?
Non ho giocato al meglio. Ho giocato molto ultimamente e non si può pretendere di vincere ogni giorno. Insomma Madrid e Roma consecutivamente, prima ancora Montecarlo e Madrid. Ho giocato praticamente tutti i giorni nelle ultime quattro settimane. È normale che un giorno possa non essere al top, se sono sfortunato in un giorno del genere e l’altro gioca benissimo, può succedere. Domani sarò a Maiorca a pescare o giocare a golf, e non ci penserò più.
Sei contento della preparazione per il Roland Garros? E come giudichi la situazione di Sharapova? Il Roland Garros non le ha dato una wild card, e lei non l’ha richiesta per Wimbledon: giocherà le qualificazioni.
I tornei precedenti al Roland Garros non sono mai preparazione. Fare bene mi permette di fare bene a Parigi e spero di dare il massimo là, ma Montecarlo, Barcellona, Madrid e Roma non sono preparazione, ogni torneo è importante e ha un valore emotivo per me. Sono molto felice di queste settimane. Adesso mi riposo un po’, lo merito, poi lunedì o martedì inizierò a preparare Roland Garros, al meglio. Quanto a Maria, penso sia una scelta che spetti ai tornei, ha avuto wildcard qui e a Madrid. Difficile dire altro, sono le federazioni che decidono.