Il circuito ATP torna a Lione dopo otto anni di assenza con un torneo su terra rossa, categoria 250. L’ultimo a vincere qui, nel 2009, fu l’attuale super coach di Federer: Ivan Ljubicic. Allora, però, il torneo si disputava indoor e sul cemento. Da quest’anno su terra rossa e outdoor, circostanze che possono spiegare la ragione per la quale giocatori del calibro di Raonic (testa di serie numero 1), Berdych, Tsonga, Kyrgios e del Potro abbiano deciso di prendervi parte: è un buon test in vista dell’imminente inizio del Roland Garros. Molto interessante il tabellone di Andreas Seppi, l’unico giocatore italiano presente. Affronterà al primo turno il bosniaco Dzuhmur contro il quale ha recentemente vinto a a Sofia nel loro unico precedente. Qualora la spuntasse, incontrerebbe al secondo turno l’abbordabile Nikoloz Basilashvili e al terzo potenzialmente Nick Kyrgios in una suggestiva rivincita dell’Australian Open 2017.
Oggi intanto si sono concluse le qualificazioni e disputati due singolari di primo turno. Accedono al tabellone principale il Next Gen coreano Hyeon Chung, l’inglese Kyle Edmund, l’argentino Nicolas Kicker e il portoghese Gastao Elias. Per un Next Gen che entra ve ne è uno che esce, ovvero Borna Coric (n. 41 ATP) sconfitto al primo turno dal sopra citato georgiano Nikoloz Basilashvili (n. 70) al termine di una partita durata oltre due ore e trenta. Match tecnicamente non memorabile, ma reso divertente dalla riluttanza del georgiano a chiuderlo in due set come avrebbe dovuto e potuto. In vantaggio di un set, 5 a 4 e servizio, Basilashvili ha infatti sprecato quattro match point, subito due break consecutivi e in un battibaleno si è ritrovato sotto di un game nel set decisivo. Per sua fortuna l’odierno Coric era a corto d’ispirazione e gli ha gentilmente riconsegnato le chiavi della partita al quarto game senza più riuscire a rendersi pericoloso.
Nel secondo incontro di primo turno il francese Benoit Paire ( n. 44 ATP) ha incrociato la racchetta con l’australiano Jordan Thompson (n. 88). I primi due set conclusi al tie-break farebbero pensare ad un match molto regolare e vissuto su pochi episodi. In realtà abbiamo assistito complessivamente a otto break, venticinque break point – 16 per l’australiano – e a continui capovolgimenti di fronte. Thompson ha anche avuto la possibilità di servire per il secondo set sul 5 a 4, ma invano. Nel terzo set l’australiano parte forte, conquista subito il break e poi ha il servizio a disposizione sul 5 a 3 per chiudere. Ma, ancora una volta, invano. Paire riesce a strappargli il servizio e apparecchia la tavola per un decimo gioco di sontuosa follia tennistica. Dopo aver avuto la palla del 5 pari, il francese si trova a dover annullare due match point: il primo lo fa con una smorzata tanto meravigliosa quanto azzardata e il secondo con un ace ad uscire. Peccato che a queste gemme facciano seguito due errori puerili che regalano a Thompson il diritto di affrontare al secondo turno il vincente del confronto tra Mahut e Khachanov.
Risultati:
N. Basilashvili b. [7] B. Coric 6-4 5-7 6-4
J. Thompson b. [8] B. Paire 6-7(3) 7-6(5) 6-4