Fermarsi? Men che mai. Con la finale del Foro andata in archivio qualche ora fa è già tempo di volgere lo sguardo alla 117esima edizione degli Open di Francia, che prenderà il via domani col torneo di qualificazione. In tabellone ben dodici italiani (a Melbourne cinque mesi fa erano nove), alcuni con ottime chance di accedere al main draw.
Delle trentadue teste di serie quattro sono azzurre. Pesca così e così Thomas Fabbiano (6) che esordirà col 1998 Stefanos Tsitsipas. Dovesse superare il greco al secondo turno potrebbe incrociare Federico Gaio, che dovrà vedersela col numero 211 del ranking Gleb Sakharov.
Derby azzurro per Marco Cecchinato (8). Il palermitano si è lasciato ormai alle spalle la brutta vicenda giudiziaria, risolta con una semplice sanzione pecuniaria e nelle ultime due settimane si è rifatto sotto in classifica, raggiungendo la finale ad Ostrava e vincendo il Roma Garden. Nel primo round parigino troverà Riccardo Belotti.
Lo stesso spicchio di tabellone ospita altri due italiani: Salvatore Caruso e Simone Bolelli, a Parigi in virtù del ranking protetto. Il siciliano non avrà vita facile contro Inigo Cervantes, terraiolo di primo pelo, mentre un Bolelli in buone condizioni dovrebbe agilmente superare il cileno Christian Garin, a ridosso dei 200.
Morbido, sulla carta, anche l’esordio di Alessandro Giannessi (10) contro il francese Calvin Hemery (283). Al secondo turno altro possibile derby con Matteo Donati, ultimo italiano ad entrare in tabellone, accoppiato al francese Jonathan Eysseric (269) che a Parigi lasciò un segno nel torneo del 2008, quando trascinò al quinto Sir Andy Murray.
Se i probabili derby sono quattro, quelli certi salgono a due con il primo turno tra Stefano Napolitano e Lorenzo Giustino. Può ritenersi soddisfatto anche Luca Vanni, sorteggiato contro l’amicone di Roger Federer, Marco Chiudinelli, mentre il nostro dodicesimo uomo, Stefano Travaglia, dovrà vedersela con Peter Gojowczyk.