Basilashvili in controllo – Il primo quarto di finale di giornata vede di fronte il georgiano Nikoloz Basilashvili e l’argentino Nikolas Kicker, proveniente dalle qualificazioni. Fin dalle prime battute è palese il divario tecnico tra i due giocatori e Kicker subisce un break nel terzo game, incapace di resistere alle bordate da fondo del suo avversario. Il numero 71 Atp comanda le operazioni e nei successivi game al servizio non concede alcuna chance. Il primo set risulta una pura formalità, condito dal secondo break che fissa il punteggio sul 6-3 dopo soli 37 minuti di gioco. Il secondo set è il banco di prova per Kicker ma il giovane tennista si dimostra impreparato e cede nuovamente il servizio a 15. Una prestazione davvero incolore, logica conseguenza dei tanti errori gratuiti di quest’oggi: doppio break nel quarto gioco, con un parziale di 4-0 e la netta sensazione che la partita sia ormai chiusa. Un 6-1 che ha il sapore di una semifinale inattesa alla vigilia per Basilashvili. Dall’altra parte troppa inesperienza e poca freddezza nei momenti chiave.
Dominio Tsonga – Secondo match in cui si affrontano la tds n°2, Jo-Wilfried Tsonga, e il russo Karen Khachanov. Inizio scoppiettante per l’idolo di casa che nel primo gioco mantiene il servizio a zero con poderosi dritti e una ritrovata fluidità di gambe. Break a zero nel secondo game e un parziale di 12 punti a 2 che in un battibaleno portano il francese sul 3-0. Tsonga si dimostra incredibile e continua a ripulire le righe del campo con dritti anomali di rara bellezza; dopo soli 16 minuti è già 5-0 con il 100% di punti vinti con la seconda di servizio. Il ventunenne di Mosca dà tutto sè stesso per vincere un solo game ma capitola nuovamente: 6-0 con lo scoramento di quest’ultimo in quella che, fino ad ora, è stata una mattanza. Il secondo parziale denota qualche novità: Khachanov cerca di muovere Tsonga e di abbreviare gli scambi, riuscendo almeno a rimanere incollato al match. Parità che si mantiene fino al 4-4 senza nessuna occasione di break per entrambi. Sul 4-5 il russo è chiamato a servire per salvare l’incontro e regala tre palle break con errori grossolani a rete: annulla le prime due con coraggio, poi un dritto in corridoio consegna una meritatissima vittoria a Tsonga, autore di una sontuosa performance di fronte al suo pubblico. 6-0 6-4 in un’ora e cinque minuti.
Raonic di giustezza – Prima partita pomeridiana con in campo il numero 6 del mondo Milos Raonic (tds n°1 del torneo) e il portoghese Gastao Elias, numero 125 Atp. Inizio apatico per il favorito, costretto a salvare una palla break nel primo gioco, al cospetto di un Elias propositivo e in fiducia. Ammirevole Elias nella parte centrale della prima frazione, solido a contenere alcune soluzioni col dritto inside out del canadese e bravo a portarlo ai vantaggi nel settimo gioco. Raonic non molla, nonostante le condizioni non siano favorevoli al suo gioco, e vince i suoi turni di battuta. Nel momento decisivo, Elias sciupa e concede il parziale al rivale, abile a sfruttare una delle poche occasioni. 6-4 in un set privo di sussulti. Nel secondo set Elias non riesce mai a portarsi a palla break, dopo due non sfruttate. Sull’1-0 Elias è bravo a salvare 3 palle break e ad alimentare le speranze di una partita quasi compromessa. Lo strappo fatale è nel terzo gioco: Raonic senza strafare vola sul 3-1 e ipoteca di fatto la vittoria, abile a mettere in campo un buon numero di prime piazzate con il poderoso servizio. Senza dubbio in semifinale servirà tutt’altra versione del giocatore opaco e svogliato di quest’oggi.
Assolo Berdych – Ultimo match utile a delineare il quadro delle semifinali è quello tra Tomas Berdych e Gilles Simon, rispettivamente teste di serie numero 3 e 5 del torneo. Simon fin dal primo game è costretto a salvare una pericolosa palla break con il ceco scattante in risposta. I due giocatori passano i primi minuti a studiarsi e a cercare l’affondo: il game più lottato è il sesto, con Berdych capace di annullare ben 4 palle break e di impattare sul 3-3. La partita entra nel vivo e stavolta dopo tante opportunità da ambo le parti, Berdych passa, aiutato da un nastro che gli agevola la chiusura con il dritto incrociato. 4-3 che fa da anticamera al 6-4 finale del primo set, con Simon incapace di ribaltare l’inerzia e più in difficoltà negli spostamenti laterali. Lacuna che si presenta puntuale ad inizio seconda frazione quando Simon è costretto a fare il tergicristallo e a perdere il servizio nuovamente di fronte a chi ne ha nettamente di più. Non sazio, Berdych aumenta l’intensità dei colpi senza lasciare possibilità di replica al francese, totalmente inerme: ultimi game che rappresentano una passerella trionfale per il ceco che, con un sonoro 6-0, fa calare il sipario su una partita mai in discussione.
Risultati:
N. Basilashvili b. [Q] N. Kicker 6-3 6-1
[2] J.W Tsonga b. K. Khachanov 6-0 6-4
[1] M. Raonic b. [Q] G. Elias 6-4 6-3
[3/WC] T. Berdych b. [5] G. Simon 6-4 6-0
Gianluca Mitidieri