Penultima giornata del torneo e, soprattutto, prima dell’inizio del Roland Garros. In una settimana caratterizzata dall’assenza dalle competizioni di Dominic Thiem (ma forse era andato a Nizza, dove ha vinto lo scorso anno, per poi scoprire che non è più una tappa del Tour), le semifinali di Lione vedono impegnate le prime tre teste di serie del tabellone; ha invece fallito l’appuntamento Nick Kyrgios, numero 4 del seeding, subito eliminato dal qualificato argentino Kicker che ha poi ceduto il passo a Basilashvili.
LA SEMI CON IL FRANCESE – Prima sfida di sempre tra Jo-Wilfried Tsonga e Nikoloz Basilashvili. Il francese rientra da un problema alla spalla destra; il georgiano, vincendo oggi, si riavvicinerebbe alla top 50 dopo averla sfiorata tre mesi fa con il suo best ranking (n. 53). Basilashvili si dimostra subito superiore nel palleggio in spinta da fondo: senza il tempo di girarsi sul dritto, Jo-Wilfried soffre particolarmente la diagonale di rovescio e deve salvare sei palle break nei primi due turni di servizio. In entrambi i game, però, Basil perde colpevolmente punti ormai vinti non andando a chiudere al volo con l’avversario in disperato recupero. Le occasioni mancate e Tsonga che ora evita di dare ritmo spiegano lo 0-40 di Basilashvili quando serve sotto 2-3; il georgiano conquista la parità ma, dopo un doppio fallo, cede il game perdendo l’ennesimo scambio in cui era in completo controllo. Il primo set finisce lì, con Tsonga sicuramente poco centrato che annulla un’altra palla break e Basil che gioca due smorzate con i piedi ben dentro il campo per poi correre indietro. All’inizio della seconda partita, il francese cerca di far rientrare nel match l’avversario regalandogli l’ottava palla break con tre doppi falli consecutivi, ma Basilashvili spreca in maniera inguardabile rivelando perché evita di colpire al volo. Dopo non aver approfittato di due palle per il 3-1, Tsonga sembra crollare fisicamente nei 30° C di Lione, mentre Basil prende fiducia e incamera un set piuttosto brutto per 6-3. La partita finale si decide al primo game quando Jo-Wilfried si ridesta inaspettatamente e brekka in apertura facendo svanire in un attimo la sicurezza di Basilashvili. Tsonga gioca su pochi scambi, non dà né ritmo né continuità mettendo a nudo i limiti del venticinquenne di Tbilisi e torna a disputare una finale dopo le due vittorie consecutive a Rotterdam e Marsiglia di febbraio.
LA SEMI DI LUSSO – Cinque vittorie su sette incontri (l’ultima la settimana scorsa a Roma) per Milos Raonic contro Tomas Berdych. I due capitalizzano al massimo il servizio e, poco propensi alla difesa, cercano sempre di tenere in mano lo scambio grazie ai colpi pesanti da fondo che il canadese non disdegna di seguire a rete. Nessuna palla break fino a quando il ceco serve per il 5-5: due gran risposte di Raonic riaprono il game da 40-0 e, ai vantaggi, conquista tre set point dimostrando di avere più soluzioni (applausi per un’ottima smorzata e un passante di rovescio stretto), ma Berdych li annulla senza paura e tiene la battuta. Nel tie-break, una risposta potente e centrale di Berdych gli permette di recuperare lo svantaggio iniziale, cambiare campo sul tre pari per poi rispondere sul 6-5; Raonic, che ha perso quattro punti in sei game di servizio, non mette la prima e, nello scambio, un suo colpo trattenuto dal nastro è raggiunto dal ceco a cui esce un approccio profondissimo: il canadese non riesce a organizzare il passante e Berdych si prende il set. Al terzo gioco del secondo parziale, Milos brekka l’avversario, ma sul 3-2 si ritrova per la prima volta in difficoltà in battuta e commette doppio fallo sulla palla break. Berdych sale 4-3 e, trovata finalmente la risposta, si procura la palla che lo manderebbe a servire per il match, ma è bravo Raonic a salvarsi con un secondo servizio al centro seguito dal dritto inside-out. Si arriva di nuovo al tie-break che il canadese inizia regalando una risposta, mentre Berdych replica con un delizioso passantino di rovescio, un dritto e un servizio vincenti. Raonic recupera uno dei due mini-break quando il nastro porta fuori un colpo di Tomas, ma cede definitivamente sbagliando in modo grossolano un approccio con il dritto slice. Il ceco ha dimostrato una grande continuità approfittando delle poche occasioni. La finale di domani, prevista non prima delle 14.30, lo vede favorito contro Tsonga alla luce sia delle rispettive prestazioni odierne sia dei precedenti (8-4 per il ceco).
Risultati:
[2] J.W. Tsonga b. N. Basilashvili 6-2 3-6 6-1
[3/WC] T. Berdych b. [1] M. Raonic 7-6(5) 7-6(2)
Michelangelo Sottili