[4] R. Nadal b. R. Haase 6-1 6-4 6-3 (da Parigi, Ruggero Canevazzi)
Prosegue il programma del Centrale con il secondo turno di Rafa Nadal, che se la vede con R. Haase, n.46 del mondo. 2-0 per Rafa i precedenti, nessuno sulla terra (in 5 set a Wimbledon 2010 nel giorno in cui si concluse l’infinito Isner-Mahut 70-68 al quinto, in 2 sul duro di Doha 2016). Alla ricerca della decima a Porte d’Auteuil, il fatto che il competitor di oggi si chiami Robin come quel diavolo svedese che lo eliminò agli ottavi nel 2009 non dovrebbe essere altro che una coincidenza. Il pubblico è decisamente più numeroso di quello che ha appena assistito al sfida meravigliosa tra Garbine Muguruza e la stupefacente estone Anett Kontaveitt (avanti 7-6 2-0 e sconfitta solo dopo oltre due ore di grande qualità ): un plauso a quelli presenti al match femminile, che si rivelerà , come ampiamente, prevedibile, ben più equilibrato e gradevole di questo.
Il nove volte Re di Parigi, infatti, sbriga la pratica in tre set senza storia. Haase per tutta la partita ha dimostrato grande determinazione e generosità , ma col 64% di prime in campo (e 6 ace a fronte di 4 doppi falli) non poteva sperare di impensierire lontanamente chi qui ha già fatto la Storia e quest’anno vuole entrare nella Leggenda. Alla fine del match non si conterà nessuna palla break per il semifinalista di Dubai 2017. Il match è a senso unico sin dall’inizio, con Rafa che sull’1-0 trova subito il break al secondo tentativo, così come accade al sesto gioco, 5-1 e servizio, che diventa 6-1 dopo 26 minuti di dominio. Nel secondo set Il trentenne dell’Aia, senza che quasi se ne accorga, ha già subito il break al 3° gioco. Dopo cresce al servizio e riesce a offrire una maggiore resistenza, ma i buoi sono già scappati dalla stalla all’ombra del mulino a vento: i successivi tre game al servizio li tiene con sicurezza (uno solo a 30), ma è altrettanta quella con cui Rafa tiene i suoi: Robin racimola la miseria di 5 punti alla risposta.
Nel terzo set, sull’1-1, Haase annulla un palla break sul 30-40 con una bella combinazione servizio-dritto. Sul 2-1 Haase, l’olandese sbaglia un rovescio e per poco non impallina il giudice di sedia. Il fatto è molto curioso se pensiamo che si tratta di Arnaud Gabas, lo stesso che pochi mesi fa a Ottawa in Coppa Davis fu colpito all’occhio da una palla scagliata dal giovane Denis Shapovalov in un momento di rabbia. A quel punto il tennista nato a L’Aia mette in mostra tutto il suo humour e mima con la racchetta l’apertura di un arco pronto a scoccare la freccia: Robin Haase Hood, davanti a un sorridente Gabas che applaude, dopo aver rischiato ancora di farsi molto male. Il break, puntuale come un orologio svizzero (sì, proprio come quell’altro che ci manca tanto) arriva sul 2 pari. Haase è da applaudire per le sue difese in rovescio in back, disperate ma tutt’altro che indifferenti, al punto che il mancino di Manacor deve fare il punto tre volte(bellissimo un lob che supera il maiorchino e si spegne appena un centimetro oltre la riga di fondo), il problema dell’olandese è che lo fa sempre… Sul 5-3 servizio Haase, è lungo un rovescio dell’attuale cittadino della belga Turnhout, che chiude in maniera eccessivamente crudele con un doppio fallo dopo 1 ora e 49 minuti. All’uscita dal campo il pubblico dello CHatrier gli tributa un caloroso e meritato applauso. Difficile chiedergli di più. Al terzo turno Nadal sfiderà il georgiano Basilashvili, vincente dopo 3 tie-break su Troicki.
[2] N. Djokovic b. J. Sousa 6-1 6-4 6-3 (Giovanni Vianello)
Novak Djokovic, n.2 del mondo e del seeding, dopo aver sconfitto Granollers al primo turno, continua la sua difesa del titolo a Porte D’Auteil contro il portoghese Joao Sousa, n. 59 ATP. Dal punto di vista statistico, era difficile avere un secondo turno piĂą agevole per Nole, considerato che i 3 precedenti, di cui l’unico su terra al Roland Garros 2014, l’hanno sempre visto vincere facilmente, addirittura in 8 set disputati il portoghese ha vinto 16 giochi complessivamente. Nel primo set Djokovic è praticamente perfetto, impone il proprio pressing da fondo e raggiunge addirittura il vantaggio di 5-0 15-40 sul servizio di Sousa. Djokovic trema lievemente al momento di chiudere, non sfrutta i primi due set point e nel settimo gioco concede il 30-30. Proprio sul 5-1 30-30 si assiste allo scambio piĂą spettacolare del parziale, con i due giocatori che, dopo una palla corta di Sousa, si ritrovano entrambi a rete; Sousa tenta un colpo esterno al paletto, ma la palla atterra di qualche centimetro larga. Nole chiude poi il set 6-1. Nella seconda frazione Nole è un po’ meno cannibale e lamenta qualche sporadico problema di aderenza; Nole si porta due volte avanti di un break, limitandosi, a partire dal 3-2 e servizio a suo favore, a gestire i propri turni di battuta e vincendo 6-4 il secondo set. Nel terzo set Djokovic concede una palla break sul 3-2 per Sousa, ma la salva e nel game successivo strappa la battuta al portoghese. Sousa nell’ottavo game trova altre due palle break, ma Nole ancora una volta le annulla e nel nono game sfrutta una perdita di concentrazione dell’avversario, operando un altro break e vincendo così 6-1 6-4 6-3. Un Djokovic molto buono quello visto oggi, in particolare nel primo set, quando è parso spingere al massimo, mentre negli altri due parziali ha viaggiato a velocitĂ di crociera. Al prossimo turno per Nole, Diego Schwartzman, che ha sconfitto il nostro Napolitano
R. Olivo b. [12] J.W. Tsonga 7-5 6-4 6-7(6) 6-4 (Emmanuel Marian) – 1° turno
Qui la cronaca di ieri fino all’interruzione per oscuritĂ
La notte non porta consiglio a Tsonga, il cui tentativo di riscossa dopo essersi salvato a meno di un centimetro dal burrone si spegne in un solo gioco amarissimo, perfetto sunto delle difficoltĂ incontrate ieri contro l’onesto mestierante Olivo, numero 91 ATP. In molti sospettavano che la sospensione per oscuritĂ , giunta alla fine di un game in cui l’argentino non aveva saputo sfruttare la chance di servire per il prestigioso incontro, avrebbe colmato di ansia e dubbi il cuore di quest’ultimo. Durante l’intervista in campo alla fine dell’incontro l’ottimo Renzo ha in effetti dichiarato di aver dormito poco o nulla perchĂ© “l’occasione era davvero troppo importante”, ma una tigna non inferiore alla sventatezza di un avversario alquanto confuso gli ha consentito di scattare meglio dai blocchi e guadagnare tre immediati match point che il francese riusciva ad annullare di nervi. Il dodicesimo favorito in gara, miracolato, ha avuto a disposizione addirittura una palla per il cinque pari, ma questo torneo non era il suo torneo. Olivo sapeva di non poter perdere la partita, e ha trovato in fondo a sĂ© le forze per convertire in oro l’ennesima palla decisiva al termine di uno scambio aggredito sin dall’inizio. Tsonga rincasa deluso ed eliminato al primo turno di uno slam per la prima volta in piĂą di dieci anni: l’ultima sconfitta subita all’esordio in un major dal giocatore di Le Mans avvenne all’Australian Open 2007 per mano di Andy Roddick. Olivo esulta incredulo e accede al secondo turno: se la vedrĂ con Kyle Edmund.
[11] G. Dimitrov b. T. Robredo 6-3 6-4 7-5 (Gabriele Ferrara)
Grigor Dimitrov accede al terzo turno del Roland Garros per la seconda volta in carriera (la prima nel 2013) e lo fa battendo in tre set Tommy Robredo, sceso al numero 274 delle classifiche mondiali, ma capace di sconfiggerlo tre volte su quattro nei precedenti con l’attuale numero 12 del mondo. La sfida inizia con Dimitrov che comanda la maggior parte degli scambi, venendo anche spesso a rete a raccogliere i frutti del proprio lavoro. Nel quarto game Robredo commette 4 dei suoi 9 gratuiti del set d’apertura, che il bulgaro chiude agevolmente al nono gioco. Nel secondo il numero 12 ATP trova due splendide accelerazioni di dritto che gli regalano il break sul 2 pari. Lo spagnolo cerca di entrare con i piedi dentro il campo con maggiore frequenza rispetto al solito, ma Dimitrov al servizio concede le briciole e si aggiudica la seconda frazione di gioco con il punteggio di 6-4. Robredo non si muove come negli anni migliori, ma lotta comunque su ogni palla e tiene il servizio fino al 5 pari. Qui un gran dritto in corsa e un bel passante di rovescio di Dimitrov, uniti a un gratuito di dritto dello spagnolo, valgono il break che, di fatto, chiude la partita: 6-3 6-4 7-5 lo score finale. Al prossimo turno Dimitrov attende il vincente del match tra Carreno e Daniel.
[10] D. Goffin b. [Q] S. Stakhovsky 6-2 6-4 3-6 6-3 (Emanuela Palmieri)
Il primo match sul Campo 2 è quello fra David Goffin e Sergiy Stakhovsky: nonostante i precedenti diano nettamente favorito Goffin (3-0), qualche speranza per Stakhovsky è data dal fatto che il belga, pur avendo passato facilmente il primo turno qui al Roland Garros, è comunque reduce da una prestazione abbastanza opaca a Roma. Queste labili speranze però vengono frustrate praticamente da subito visto che Goffin riesce a strappare il break all’ucraino giĂ al primo game per poi tenere in mano tranquillamente le redini del gioco per tutto il primo set. La musica sostanzialmente non cambia nemmeno nel secondo set poichĂ© anche in questo Goffin si porta ben presto in vantaggio per poi controllare l’intero parziale e, nonostante Stakhovsky si mostri un po’ piĂą aggressivo rispetto al primo set, il belga riesce a fronteggiare con autoritĂ le due palle break che l’ucraino si guadagna all’ottavo game. Nel terzo set Stakhovsky cerca di salvarsi dal baratro mettendo in campo un gioco piĂą propositivo e da questo viene fuori una situazione di difficoltĂ per Goffin che finisce per farsi breakkare dall’ucraino. 6-3 Stakhovsky e contesa rimandata al quarto parziale, ma il belga riacquista subito la luciditĂ sufficiente per portarsi a casa il set e il match e accedere al terzo turno.
[5] M. Raonic b. R. Dutra Silva 4-6 6-2 6-3 6-4 (Lorenzo Colle)
Nella splendida cornice del Campo 1, Milos Raonic (6 ATP) ha la meglio su un coriaceo Rogerio Dutra Silva (79 ATP ), autore di un ottimo torneo dopo che l’infortunio patito a Ginevra ne aveva messo a repentaglio la presenza. Il canadese comincia distratto e in piĂą il servizio non è devastante come al solito. Un dritto steccato gli costa il break giĂ nel terzo gioco, prontamente recuperato con alcune risposte molto potenti. Raonic, che non ha mai avuto nella mobilitĂ il proprio punto di forza, oggi appare ancora piĂą piantato sulle gambe e nel palleggio prolungato finisce sempre per cedere per primo. Nel settimo gioco, Dutra Silva prende in mano lo scambio con il rovescio e strappa per la seconda volta la battuta all’avversario. Il 33enne di San Paolo difenderĂ il break fino alla fine, con la complicitĂ di un Raonic rinunciatario.
Nel secondo set, si intravedono segnali di ripresa nel gioco dell’allievo di Piatti e Krajicek: il servizio gira a pieno regime e il dritto torna ad essere pesante, ma sopratutto solido. Il break del sesto gioco è la logica conseguenza di un ritmo che Dutra Silva semplicemente non riesce a tenere. Il brasiliano corre e sbuffa, ma non riesce a impedire che un secondo break riporti in paritĂ il computo dei set. Sull’1-1 del terzo set, un dritto pazzesco, giocato praticamente in braccio al giudice di linea dopo una difesa a dir poco miracolosa, procura a Dutra Silva due palle break. Raonic però si rifugia nel servizio e non dĂ all’avversario la possibilitĂ di giocarsi le sue chance. Il canadese, scampato il pericolo, aumenta il livello di attenzione e opera il break nel sesto game. Per il numero 6 del mondo c’è ancora tempo per annullare altre due palle break sul 5-3, prima di salire due set a uno. Nel quarto parziale Dutra Silva non demorde e battaglia alla pari, ma sul 4-4 cede la battuta al termine di un game lottatissimo ( 6 palle break salvate prima di capitolare). Quattro ace pongono fine alle ostilitĂ e spediscono Raonic al terzo turno, dove lo attende un altro avversario monomane (il terzo consecutivo), ovvero Guillermo Garçia Lopez (2-0 i precedenti).
Gli altri incontri (Diego Serra)
Passa Lucas Pouille che batte in tre set Thomaz Bellucci, numero 61 del mondo. Nel primo set i due tennisti si scambiano i servizi nel secondo e sesto game, poi nel dodicesimo Bellucci sale 15 a 40 e si gioca 3 set point, male sbagliando per troppa precipitazione. Si va al tiebreak, che viene dominato da Pouille. Secondo set con Bellucci sulle gambe per lo sforzo e la delusione, break francese nel quarto e sesto game, e set portato a casa. Nel terzo set Bellucci serve malissimo facendosi brekkare nei primi tre game, rimedia in parte con un break ma non c’è niente da fare contro il Pouille di oggi. Soffre ma passa Bautista Agut contro il kazako Kukushkin, perde il secondo set lo spagnolo e al quarto è costretto al tiebreak dalla tenacia da fondo del suo avversario. Avanza infine Steve Johnson, numero 26 ATP, contro Borna Coric,  dopo aver vinto i primi due set, e dopo un tiebreak combattuto punto su punto, lo svedese cede un set all’avversario fatica poi nel quarto set nuovamente al tiebreak per superare il turno.
Risultati:
1° turno
R. Olivo b. [12] J.W. Tsonga 7-5 6-4 6-7(6)Â 6-4
2° turno
[4] R. Nadal b. R. Haase 6-1 6-4 6-3
[16] L. Pouille b. T. Bellucci 7-6(5) 6-1 6-2
[6] D. Thiem b. [Q] S. Bolelli 7-5 6-1 6-3
[2] N. Djokovic b. J. Sousa 6-1 6-4 6-3
[11] G. Dimitrov b. T. Robredo 6-3 6-4 7-5
[5] M. Raonic vs R. Dutra Silva 4-6 6-2 6-3 6-4
[10] D. Goffin b. [Q] S. Stakhovsky 6-2 6-4 3-6 6-3
[19] A. Ramos-Vinolas b. [WC] B. Bonzi 6-2 6-1 6-1
H. Zeballos b. [23] I. Karlovic 7-6(5) 7-6(5) 6-3
J. Vesely b. A. Bedene 6-3 6-3 4-6 6-3
[25] S. Johnson b. B. Coric 6-2 7-6(8) 3-6 7-6(6)
[20] P. Carreno Busta b. [Q] T. Daniel 7-5 6-4 4-6 6-0
D. Schwartzman b. [Q] S. Napolitano 6-3 7-5 6-2
N. Basilashvili b. V. Troicki 7-6(3) 7-6(2) 7-6(6)
[17] R. Bautista Agut b. M. Kukushkin 6-3 3-6 6-3 7-6(3)
G. Garcia-Lopez b. [Q] M. Trungelliti 7-5 6-4 7-5