DA PARIGI – Non ha peli sulla lingua Kristina Mladenovic. Ancora una volta, la francese dice quello che pensa con la personalità e quel po’ di “spavalderia” che la contraddistinguono. Nella giornata di domenica, il suo tennis e la sua forza mentale hanno brillato ancora sul suo “campo di battaglia”, il Suzanne Lenglen, sconfiggendo la campionessa uscente Garbiñe Muguruza 6-1 3-6 6-3 e regalando così al pubblico francese un vero e proprio show. Il pubblico, a sua volta, ha infiammato il Lenglen per incitare la beniamina di Francia con un tifo quasi calcistico. Se la guerriera Kiki ne esce come una “condottiera” che guida la propria “legione” alla vittoria, Garbiñe Muguruza lascia il terreno di gioco stordita e a capo chino, estremamente contrariata dall’atteggiamento degli spettatori sugli spalti rifiutando di salutarli nel consueto congedo dal campo. Ma, ci chiediamo, era veramente il caso di aizzare ancor di più i tifosi invocando la ola? Forse non proprio uno spiccato fair play verso la sua avversaria…
Ma il dramma non finisce qui. L’atto secondo ha luogo in conferenza stampa, quando la spagnola incontra i giornalisti per le dichiarazioni postpartita. Visibilmente contrita, ad un certo punto Garbiñe non riesce a rispondere alle domande e, con le lacrime agli occhi, lascia per alcuni minuti la sala. Quando rientra appare rasserenata ma non ci sono parole tenere nei confronti del tifo del Lenglen, considerato antisportivo. Lo stesso Sam Sumyk, allenatore di Muguruza, in un tweet taccia di “patetico e senza classe” il pubblico del match tra le due tenniste.
Sollecitata a sua volta sull’argomento, Mladenovic non risparmia le dichiarazioni di Muguruza: “Non mi sembra sia stata infastidita al punto da non poter giocare. C’è stata partita e ha avuto le sue chance. Questo è lo sport e il tifo del pubblico ne fa parte. Nella finale di Stoccarda contro Laura Siegemund, è successo anche a me di giocare con un tifo totalmente avverso; facevano talmente tanto rumore che non riuscivo nemmeno a sentirmi respirare e parlare. Non dico sia facile. Ma bisogna accettarlo, è normale che il pubblico di casa supporti e inciti i propri giocatori. Poi, certo, a me piace molto interagire con gli spettatori e ricevere tutta questa energia. Voglio dare loro quello che mi regalano con il loro affetto e il tifo incondizionato“.
Poi si arriva all’argomento Caroline Garcia. Ad una domanda sul suo rapporto con la connazionale, Kiki risponde secca: “Non ho più parlato con Caroline“. E finisce qui. Ma in realtà no. Intervistata più tardi da Sport360.com, un sito sportivo di Dubai (e Mladenovic risiede infatti nell’Emirato arabo) su cui, durante il Roland Garros, la francese a volte tiene un “diario”, regola i conti anche con l’ex compagna di doppio. Pare che le due tenniste non abbiano più nessun rapporto da quando Garcia ha inviato un messaggio laconico per avvisare Kiki che intendeva interrompere la loro partenership in campo, dopo gli screzi nati in seguito alla decisione di Caroline di rinunciare alla Fed Cup nel 2017. Caroline e Kiki hanno vinto insieme 4 titoli in doppio, tra i quali spicca quello conquistato l’anno scorso al Roland Garros e si sono issate in altre quattro finali, tra qui l’edizione 2016 dello US Open.
Insomma, punta sul vivo, Kiki spiega la vera entità del loro rapporto quando costituivano una coppia vincente: “Non so se la gente sa che, sì, abbiamo avuto una carriera proficua insieme in doppio ma che, al di fuori dal campo, non condividevamo nulla. Eravamo totalmente diverse, era come se avessimo unito le nostre forze solo in campo per vincere. Non ci allenavamo neanche insieme, o a volte soltanto per il riscaldamento. Oltre al tennis, non abbiamo mai fatto qualcosa insieme, come andare a cena o fare shopping. Perché i nostri interessi sono completamente diversi. Ma avevamo comunque ottimi risultati perché eravamo una grande squadra. Quindi, da una parte, non ho perso un granché perché non è come se non parlassi più con la mia migliore amica”. La n. 14 del mondo non ha apprezzato il modo in cui Caroline l’ha congedata: “Avrebbe dovuto avere il coraggio o i valori umani di dirmelo in faccia. Avrei capito e rispettato la sua scelta”. Pare che l’ultimo contatto tra loro sia avvenuto durante un incontro casuale a Indian Wells, nella stanza del bagno di ghiaccio. “Caroline voleva sapere perché fossi fredda con lei” e pare che Kristina le abbia rinfacciato il modo disinvolto di annunciarle il termine della loro collaborazione in doppio. Comunque, Kiki sembra ormai non pensare più all’accaduto: “Non c’è più nessun dramma. Vado avanti per la mia strada. È tutto“.
Insomma, le tensioni in casa Francia continuano. Oggi, come ultimo match sullo Chatrier, ci sarà il derby d’Oltralpe al femminile tra Alizé Cornet e Caroline Garcia. Neanche tra le due scorre buon sangue. Ma, al di là delle scelte tennistiche di Garcia, sarà davvero giustificata tutta questa acredine da parte delle sue connazionali?