da Parigi, il nostro inviato
[6] D. Thiem b. [2] N. Djokovic 7-6(5) 6-3 6-0
Fuori ai quarti il campione in carica Novak Djokovic, che continua a percorrere la sua spirale involutiva, commettendo troppi gratuiti, specie col rovescio, contro un Dominic Thiem formidabile, in grado di offrire eccellenti vincenti lungo linea di rovescio e palle corte al bacio, ma soprattutto impressionante per come non abbia concesso nulla all’ormai ex n.2 del mondo, non una pausa, per poi finirlo senza pietà rifilandogli un bagel al terzo set. Nole ha avuto due set-point nel primo set (l’unico giocato veramente alla pari) su servizio dell’avversario sul 5-4 15-40, poi una volta perso il set al tie-break ha ceduto la battuta sull’1-0 del secondo, senza avere più nessuna palla-break per agganciare Thiem. Con questa sconfitta infatti il serbo uscirà dalle prime due posizioni del ranking, scavalcato da Nadal: non era mai stato così in basso da marzo 2011. E qualora Wawrinka dovesse raggiungere la finale, scenderebbe addirittura al n.4. Nole non perdeva 3 set a 0 dalla finale di Wimbledon 2013 contro Murray.
Novak Djokovic sfida Dominic Thiem alla ricerca della nona semifinale al Roland Garros (la settima consecutiva). Cinque i precedenti, tutti col n.2 ATP vincente, di cui due sul mattone tritato (la recente semifinale di Roma e la semifinale qui dell’anno scorso), ma mai come oggi il n.7 del mondo ha l’occasione per superare il 12 volte campione Slam. A Parigi cielo nuvoloso, temperatura rigida, ventilazione sferzante. Il caldo torrido della prima settimana è un lontano ricordo, ora Bois de Boulogne affronta la giornata più fredda del torneo: 15°C accentuati da un vento gelido. La contropartita di tutti e 4 i quarti di finale maschili è ampiamente favorevole per i fortunati spettatori di oggi, ma se Eolo non sarà più clemente sarà tutt’altro che facile resistere all’ibernazione.
Nel primo set Thiem centra il break al terzo gioco: Djokovic va sotto 0-40 ma con due servizi vincenti e una volèe annulla le tre palle break, ma cede alla quarta al termine di una lunga serie di rovesci in back terminata con l’errore del serbo. Intanto spunta il sole e la temperatura si fa decisamente più accettabile, ma non porta bene all’austriaco che restituisce subito il servizio (2 pari). Il quinto gioco è una maratona di 18 scambi: Novak tiene il servizio ed esulta con entrambi i pugni. Dominic paga lo sforzo e si fa brekkare di nuovo, ma al settimo gioco il detentore di 67 titoli ATP commette due doppi falli consecutivi e restituisce il favore, lanciando con stizza la racchetta a terra. Il set segue i servizi fino al 5-4 Djokovic, quando un passante del campione di Belgrado e un errore di rovescio dell’avversario danno a Nole due palle-set, annullate da Thiem con una volèe e un servizio vincente. Un nastro che non sorride al serbo scatena le sghignazzate vigliacche dei colleghi asburgici, ma arriva il tie-break (nonostante Nole abbia 4 punti in più, 45 contro 41). I primi 6 punti sono tutti mini-break, ma Djokovic paga i tre errori di rovescio e nonostante annulli un set-point sul 7-5 e servizio Thiem, subito dopo il quarto rovescio, affossato in rete, è decisivo. Dopo 1 ora e 14 minuti, mentre Rafa Nadal è già negli spogliatoi dopo il ritiro di Carreno Busta, la tds n.6 è avanti di un set.
Nel secondo parziale il ventitreenne di Wiener-Neustadt scappa sul 3-0 col break al secondo game (lungo 14 punti), grazie a un gran rovescio e una volèe che prende in contropiede l’avversario, mandandolo per le terre. Da lì in poi Thiem tiene con sicurezza la battuta e chiude 6-3 al secondo set-point. Favolosi i tre rovesci vincenti lungo linea dell’ultimo game, Djokovic deve assolutamente ridurre i gratuiti, specie col rovescio, ma potrebbe non bastare contro questo Thiem. Nel terzo set ci si aspetta la reazione rabbiosa dell’ormai ex tiranno di Belgrado, invece assistiamo a una carneficina del tutto inattesa. Nel primo gioco Novak annulla due palle break, ma alla terza il suo dritto in rete è lo specchio della resa. Quello che non ancora non si prevede è il modo con cui viene sovrastato dal giovane austriaco. Dopo 2 ore e 13 minuti il passaggio di consegne è spedito alla Storia.