Nell’epoca moderna i successi dei tennisti francesi in singolare nello Slam di casa si contano sulle dite di una mano. Dal dopoguerra, tra gli uomini l’unico galletto ad alzare il trofeo è stato notoriamente Yannick Noah, oggi capitano di Davis e Fed Cup, nel 1983. Ma anche nel femminile le cose non sono andato molto meglio. Dopo i ruggenti anni ‘20 di Suzanne Lenglen, per assistere al trionfo di una propria beniamina i tifosi transalpini hanno dovuto aspettare fino al 1948 con Nelly Landry. Poi un’altra lunga attesa spezzata nel 1967 da Françoise Dürr. In seguito il nulla per tutti gli anni settanta, ottanta e novanta.
Ma il nuovo millennio regala al Roland Garros di nuovo una campionessa francese. Il 10 giugno 2000 infatti, Mary Pierce, nata in Canada da padre americano e madre transalpina, conquista il titolo dello Slam parigino, battendo in finale la spagnola Concita Martinez con il punteggio di 6-2 7-5. Pierce conclude così due settimane incredibili dopo le affermazioni su Monica Seles ai quarti e sull’allora n.1 al mondo Martina Hingis in semifinale. Quello di Parigi è per lei il secondo major dopo quello conquistato a Melbourne nel 1995. Ma questo naturalmente ha un sapore particolare. “La ragione per la quale questo torneo, più dell’Australian Open, è il mio essere francese”, commenterà a fine partita. Ad oggi è ancora l’ultima tennista francese ad aver vinto il Roland Garros.