Parole al veleno quelle del presidente della Federazione Tennistica Francese, Bernard Giudicelli, nei confronti dei suoi tennisti. Per la prima volta dal 2010 nessun transalpino ha raggiunto i quarti di finale al Roland Garros, mentre nel tabellone juniores su 19 partecipanti solo 3 hanno raggiunto il secondo turno (tra questi Clement Tabur si è spinto fino ai quarti).
“I tennisti francesi sono difficili. Non possiamo rivoluzionare il mondo del tennis purtroppo, ma sappiamo che non hanno abbastanza cultura vincente. Parlando con il nostro nuovo direttore tecnico nazionale Jean-Luc Cotard abbiamo constatato la necessità che i più giovani comprendano da subito il tennis internazionale e che conoscano già da giovani i loro avversari”. Il presidente francese cerca anche di analizzare i motivi di questa crisi: “Lavoriamo sui tennisti troppo tardi, a 18 anni. Abbiamo avuto 19 giovani nel tabellone juniores, solo tre al secondo turno. La Russia è la migliore nazione al mondo ma attenzione alle emergenti Giappone e Argentina. Noi dobbiamo tornare a lavorare con umiltà per cercare di raccogliere di nuovo titoli importanti”.
“Quello che non sono riusciti a fare i nostri tennisti è andare oltre – ha aggiunto Giudicelli – Quando un allenatore, alla vigilia, dice che un tennista può giocare otto ore filate e invece lo ritroviamo con i crampi nel quarto, allora vuol dire che c’è un problema. Dobbiamo fermare le parole e lavorare su testa e fisico seguendo gli standard del tennis moderno. Se le ragazze hanno avuto più successo non è un caso, ma frutto di tanto lavoro in cooperativa che ha dato alle ragazze anche tanta fiducia”.