[WC] T. Haas b. [1] R. Federer 2-6 7-6(8) 6-4
73 giorni dopo la vittoria in finale a Key Biscayne, Roger Federer torna ad assaporare le sensazioni di un match ufficiale. E per la 17esima volta si trova contro il suo amico Tommy Haas, che lo ha battuto una sola volta sull’erba in 5 incontri, nella loro unica finale disputata ad Halle, nell’anno del settimo titolo a Wimbledon di Federer, il 2012. È anche l’incontro più “vecchio” del circuito dal 1982, quando Ricardo Cano (30 anni) batteva a Vina del Mar Luis Ayala (49!) per 6-1 6-2. Il campione svizzero, qui testa di serie numero 1, dopo aver saltato tutta la stagione sul rosso, ritrova la sua amata erba, su cui l’anno passato raccolse solo 3 semifinali. Un esordio amaro quest’anno a Stoccarda, in cui si è trovato di fronte un avversario che ha giocato una partita fantastica, ma ha staccato la spina troppo presto e non ha più trovato la sicurezza della prima parte di match.
Roger parte bene. Si porta subito 0-40, vincendo anche un punto con occhio di falco (!). Haas si ritrova subito a rincorrere nel punteggio e questo sembra rilassare ancora di più lo svizzero che con una stop volley perfetta sale 2-0. Nonostante una media di 1 doppio fallo a game, il tedesco mantiene agevolmente la battuta nei successivi 2 turni. Federer non è da meno: il servizio funziona (saranno 7 gli aces a fine set) e questo gli permette di chiudere tanti punti a rete, in maniera molto rapida. Il 18 volte campione Slam, tuttavia, rischia nel sesto gioco, perché Haas con due punti di ottima fattura, si procura una palla break. Roger spinge e trova un vincente di dritto in contropiede per cancellare la chance di break e poi, con 2 aces di fila, sale 4-2. Tommy nel game successivo commette qualche errore di troppo da fondo, subendo il secondo break: in 22 minuti, un buon Federer porta a casa il primo set, 6-2.
Il campione svizzero si muove bene e a inizio secondo set lo dimostra giocando una palla corta in corsa laterale da circoletto rosso, come il passante di rovescio meraviglioso di Tommy, che dimostra di avere ancora un impatto fantastico. Il break, però, non si fa attendere. Roger impatta benissimo la risposta di rovescio, che lo porta in vantaggio 2-1 e servizio. Quando tutto sembra già scritto, Federer incappa in una serie di errori e mette in campo poche prime, permettendo ad Haas di recuperare subito lo svantaggio. Spinto dal suo pubblico, prende fiducia col passare dei quindici, riuscendo spesso a togliere l’iniziativa allo svizzero e trovando risposte di rovescio in suo stile. E l’unico a rischiare è addirittura Federer, che servendo per restare nel set, si trova sotto 15-30, ma, grazie al servizio, impatta 5-5. È il tie-break che decide il secondo parziale: entrambi non concedono minibreak, fino al 5-4, quando un brutto errore di dritto di Rog porta ad Haas 2 set point. Il 35enne di Basilea annulla il primo col 18° ace e il secondo grazie a un ottimo dritto. Dopo averne cancellato un terzo, Federer ha un match point sull’8-7 ma non lo sfrutta, sbagliando in lunghezza un rovescio lungolinea. Poi, sotto 8-9, forza la seconda e commette il primo doppio fallo dell’incontro. Il quarto set point per il tedesco è quello buono: si va al parziale decisivo dopo 1 ora e un quarto. Roger non è più rilassato. Non lascia più andare il braccio come nella prima mezz’ora. Tuttavia il primo ad avere occasioni nel terzo è lui: in vantaggio 2-1 si vede annullare con 2 servizi vincenti 2 palle break e anche una terza, guadagnata con un passante di rovescio magistrale. Vinto il game, Haas inizia a spingere con più frequenza e si guadagna una palla break che converte all’istante. Federer si trova ora sotto e non riesce più a giocare in maniera offensiva. Nel sesto gioco rimonta da 40-0, ma non sfrutta nemmeno una delle 4 palle break che il tedesco gli concede, lasciandosi infilare dai colpi puliti del suo avversario. A questo punto bisogna solo completare l’opera. Al servizio per chiudere il match, Haas non trema e si porta subito 40-0. Dopo aver annullato il primo match point, Roger spara in corridoio un rovescio facile, consegnando a Tommy una vittoria meritata in 1 ora e 54 minuti di gioco. Un match fantastico per il tedesco, che, a sorpresa, andrà a sfidare Mischa Zverev, nel suo primo quarto di finale ATP da Roma 2014.
Per Federer, che ha chiuso vincendo più punti di Haas (105-96) è la seconda sconfitta dell’anno dopo quella con Donskoy a Dubai, entrambe arrivate contro un giocatore fuori dai primi 100 del mondo e avendo match point a favore. Una sconfitta inaspettata, che lascia ancora un grosso punto interrogativo sulla stagione erbivora di Roger Federer, ora diretto ad Halle per mettere match nelle gambe e trovare la fiducia che oggi è mancata dal vantaggio di set e break. Haas diventa invece il terzo giocatore capace di battere per due volte Roger su erba (Djokovic e Hewitt).
A sfidare Haas sarà Mischa Zverev (n. 6 del seeding) che, nel primo incontro sul centrale, batte in 2 set il qualificato Hanfmann, vincendo il derby tedesco di giornata. Zverev parte subito a vele spiegate, strappando il servizio al suo avversario nel primo gioco. Ma Hanfmann (al suo primo torneo su erba da professionista) riesce a rientrare e riporta il set in parità fino ad arrivare al tiebreak, dominato però dal fratello maggiore di Sascha (7 punti a 1). Nel secondo, il numero 187 ATP si vede annullare 8 palle break su 8 dal serve & volley del suo connazionale, che nel finale riesce a trovare anche il colpo in risposta, altalenante per l’intero il match. Con 2 break, Mischa si impone 6-2 (un po’ bugiardo), centrando così il suo terzo quarto di finale a Stoccarda.
Un gradevole antipasto in attesa di Roger, è il match tra Johnson e Kohlschreiber, vinto dal tedesco 7-6 al terzo set in 2 ore e 37 minuti. Il giocatore di casa difende la finale giocata l’anno passato, mentre Steve, testa di serie numero 5, viene dal suo miglior record su terra (8-2) e gioca per la prima volta la Mercedes Cup. Entrambi hanno qualche intoppo iniziale nei turni di battuta, ma il set svolta quando Kohli annulla 2 set point sul suo servizio con un ace e un dritto vincente, per poi arrivare al tiebreak. Johnson perde subito la pazienza e di conseguenza il primo parziale. Il calo, soprattutto al servizio, del californiano continua a inizio secondo set e solo dopo aver annullato una palla break sull’1-2, si rimette in carreggiata. Infatti sul 4-4 Kohslchreiber è costretto a salvarsi da 15-40, ma il primo break dell’intero match arriva poco dopo, nell’undicesimo gioco: Johnson chiude il set 7-5, ritardando così di un’oretta il ritorno in campo di Roger. In rottura prolungata, il tedesco va sotto di un break nel terzo, ma l’americano, dopo aver controllato la partita, manda tutto all’aria cedendo la battuta da 40-0. Sotto 4-5 deve anche salvare un match point, prima che si arrivi al tie-break decisivo. È Kohlschreiber che si procura i primi match point (3 di fila), ma deve attendere la quinta occasione (sul 7-6) per chiudere l’incontro, tra gli applausi del suo pubblico.
Nell’ultimo incontro del programma odierno, Jan-Lennard Struff prova a ottenere la quarta vittoria tedesca su quattro incontri di giornata. Ma sulla sua strada trova il campione del tornei di Budapest, Lucas Pouille, numero 4 del tabellone, vincitore dell’unico precedente, giocato 3 mesi fa a Indian Wells. In apertura Struff parte meglio e riesce ad ottenere il break nel quinto game. Dopo aver annullato 2 set point, Pouille è costretto a cedere il primo parziale 6-4 sotto i servizi vincenti del tedesco. Il secondo set inizia sulla falsariga del primo, con 3 opportunità di break nei primi 3 turni del francese, in favore di Struff, che stavolta però non ne sfrutta nemmeno una. Tutte le occasioni mancate pesano nella mente del tedesco, che nel tie-break commette 2 doppi falli e, pur provando a rientrare, cede il parziale (7 punti a 5). Nel terzo fioccano palle break per Pouille, che ne spreca 3 tra il 3-3 e sul 4-4, prima di sfruttare la quinta sul 5-5. Al servizio per il match, sale 40-15, ma commette doppio fallo sul primo match point e Struff riesce a recuperare il break e ad impattare 6 pari. Nel tie-break arrivano altri 2 match point sul 6-5 e sul 7-6. Il 27enne di Warstein è bravissimo ad annullarli e poi con un passante di rovescio ha sulla racchetta l’opportunità di chiudere. Viene fuori un punto pazzesco a rete, vinto da Pouille, non si sa in che modo. Il francese dopo 2 ore e 19 riesce a chiudere. Un match ricco di errori, ma sempre in bilico, con l’inerzia che passava facilmente da un lato all’altro. Venerdì Pouille sfiderà Kohlschreiber. Giovedì si completerà il quadro dei secondi turni della Mercedes Cup, tra cui spiccano i match di Berdych e Dimitrov.
Risultati:
[WC] T. Haas b. [1] R. Federer 2-6 7-6(8) 6-4
[6] M. Zverev b. Y. Hanfmann 7-6(1) 6-2
P. Kohlschreiber b. [5] S. Johnson 7-6(3) 5-7 7-6(6)
[4/WC] L. Pouille b. J.L. Struff 4-6 7-6(5) 7-6(8)
Antonio Ortu