“Mi piace vivere a casa”. Sembra una frase banale, pantofolaia anche, ma se a dirla è il tennista numero uno del mondo il significato cambia. Intervistato dal Daily Mail nei giorni precedenti le elezioni nel Regno Unito, Andy Murray, che ha votato per posta durante il Roland Garros, ha spiegato con calma e chiarezza come non intenda cambiare Paese di residenza. Il trentenne nativo di Dunblane, in Scozia, si è spostato da adolescente nella zona di Londra da adolescente, dove oggi continua a vivere nonostante si alleni a Miami. La sua è una scelta ben differente da quella della maggior parte dei suoi colleghi, che appena raggiunto l’agognato break even comprano una casetta a Montecarlo, a Dubai o in Svizzera, tutti luoghi dove la pressione fiscale è assai contenuta.
Nonostante la ricchezza di Murray e signora sia stimata sui 77 milioni di sterline, e nonostante le tasse britanniche siano tutt’altro che uno scherzo, la sua scelta è quindi quella di rimanere nel suo Paese natale. “Non vorrei andarei a vivere all’estero per non pagare le tasse e ritrovarmi senza più la mia famiglia o i miei amici intorno” ha spiegato lo scozzese. Che ha aggiunto, rimarcando le sue priorità: “L’unica possibilità che io vada a vivere altrove sarebbe se lo facesse un gruppo di amici o parte della mia famiglia. In quel caso mi trasferirei per passare del tempo con loro”.