È arrivato il giorno delle semifinali. Tutte e due le partite si svolgeranno sul Centre Court, e grazie al tetto nessuna variazione meteo potrà influire sul programma. Primo match sarà quello tra la testa di serie numero 14 Garbiñe Muguruza e la sorpresa Magdalena Rybarikova, non compresa fra le teste di serie. Questi i loro confronti diretti:
2015 Birmingham (erba) Rybarikova def Muguruza 6-3 6-1
2013 Indian Wells (cem) Muguruza def Rybarikova 6-4 6-0
2013 Paris Indoor (carpet) Q2 Rybarikova def Muguruza 3-6 6-1 6-3
2013 Aust. Open (cem) Muguruza def Rybarikova 4-6 6-1 14-12
Come si vede i prcedenti indicano equilibrio fra le due. Bisogna però ricordare che Muguruza è nata l’8 ottobre 1993 e dunque i primi tre match si sono svolti quando era ancora una teenager e aveva di fronte una giocatrice molto più matura (Rybarikova è nata il 4 ottobre 1988, cinque anni esatti più anziana). In quel periodo Muguruza era attorno al 100mo posto, e ancora doveva affermarsi ad alti livelli.
Più interessante invece l’ultimo confronto, non solo perché più recente ma perché avvenuto sull’erba di Birmingham: vittoria netta di Rybarikova. Però Muguruza qualche settimana dopo si sarebbe scoperta ”erbivora” arrivando addirittura in finale a Wimbledon.
Come dobbiamo interpretare il match? Direi come un contrasto di stili, seppure tra due attaccanti. Da una parte il gioco specialistico ma più leggero di Rybarikova, vera erbivora. Dall’altra invece il ritmo e l’aggressività di Muguruza; il suo non è un tennis orientato in particolare all’erba, ma Garbiñe ha dimostrato di saperlo adattare con efficacia ai prati.
Viste dal vivo le differenze hanno una perfino una conferma sonora. Sembra strano ma è così: Magdalena, 180 centimetri di altezza ma non tanti chili di muscoli, si muove leggera e silenziosa, puntando sull’anticipo e sulla reattività.
Garbiñe 182 centimetri, con una struttura fisica più forte, è più solida e potente. Ma sa muoversi in modo compatto. Durante lo scambio spesso si sente il rumore delle sue suole che “graffiano” il terreno, e sull’erba non è molto frequente che si percepisca così chiaramente il rumore del footwork. Questa compattezza e potenza rendono Muguruza una versione tennistica di un 4×4: un fuoristrada artigliato al terreno, che ricava la stabilità dalla potenza e dalla capacità di tenere basso il baricentro.
Ma veniamo ai risultati di Wimbledon 2017. Queste le avversarie sconfitte da Muguruza per arrivare in semifinale (tra parentesi il numero di testa di serie):
Alexandrova 6-2 6-4
Wickmayer 6-2 6-4
Cirstea 6-2 6-2
(1) Kerber 4-6 6-4 6-4
(7) Kuznetsova 6-3 6-4
E queste le avversarie di Rybarikova
Niculescu 6-4 6-1
(3) Pliskova 3-6 7-5 6-2
Tsurenko 6-2 6-1
Martic 6-4 2-6 6-3
(24) Vandeweghe 6-2 6-3
Quindi Muguruza ha lasciato per strada un solo set, mentre Rybarikova ne ha persi due. In sala stampa sono a disposizione le statistiche complessive relative a Wimbledon 2017 di ogni singola giocatrice. Eccole una accanto all’altra.
Ci sono un paio di dati che mi pare meritino un breve commento. Segnalerei innanzitutto quello relativo ai game di servizio persi. Per Muguruza sono solo 4 in tutto il torneo: una cifra ridottissima. Questo fa di lei la leader di tutto Wimbledon femminile, con il 92% di game vinti al servizio. Venus Williams è terza (con 6 game persi e l’89 % di resa), Konta quinta (8 game persi e 88%) Rybarikova 31ma (14 game di servizio persi e 76%).
Un altro dato interessante è quello del numero di colpi nei pressi della rete: per Muguruza 104 con 73 punti vinti (70,1%), 122 con 83 punti vinti (68%) Rybarikova. Dunque Magdalena si spinge un po’ più spesso a rete, ma con una percentuale di punti vinti leggermente più bassa. Sicuramente sul piano tecnico Rybarikova è superiore nel gioco di volo, ma queste cifre dipendono anche da come si arriva a rete e in quali condizioni ci si trova a colpire di volo.
In linea generale direi che Magdalena gioca un tennis più classico e creativo; mentre Garbiñe pratica un tennis più contemporaneo e aggressivo. Probabilmente la partita finirà per essere vinta da chi saprà far prevalere la propria impostazione tattica, portando l’avversaria in situazioni di gioco non gradite. Se finissero per misurarsi più spesso sulla tecnica e sulle variazioni, dovrebbe vincere Magdalena; se invece risultassero determinanti potenza e ritmo, la favorita sarebbe Muguruza.
Sull’erba un aspetto che non si può trascurare è la risposta al servizio. In linea generale direi che quella di Muguruza è superiore, ma in questo torneo Rybarikova sta rispondendo benissimo. In conferenza stampa lei stessa ha affermato di essere sorpresa per il suo rendimento in questo fondamentale. Ricordo che Muguruza serve sì bene, ma non credo ai livelli di Pliskova e Vandeweghe, che Rybarikova ha già saputo sconfiggere nei turni precedenti.
a pagina 2: Venus Williams vs Johanna Konta