Con la netta vittoria di ieri Muguruza si è guadagnata la seconda finale a Wimbledon in carriera dopo quella del 2015, ma a differenza di due anni fa, questa volta al suo fianco c’è l’ex-regina dei prati inglesi Conchita Martinez. Il capitano della squadra spagnola di Fed Cup ha rilasciato un’intervista a El Pais nella quale ha parlato del suo attuale rapporto con la giocatrice spagnola e delle difficoltà affrontate negli ultimi mesi. “Il mondo del tennis non è facile. Lei si è sacrificata tanto, così sta a noi sostenerla sempre. Non dobbiamo pretendere così tanto. Costa un sacco di fatica essere lì. Finito il Roland Garros ha perso tanti punti e lei mi ha subito detto che avrebbe voluto riconquistare la classifica.” Le lacrime versate dopo la sconfitta contro Mladenovic evidentemente hanno sortito il loro effetto ed hanno alleviato la pressione, ma come dice anche Conchita “una volta che si vince uno Slam tutti si aspettano molto da te. Ti cambia la vita.” Tornando poi a parlare di Garbiñe aggiunge. “Sappiamo tutti che è una giocatrice incredibile, che sta facendo cose importanti. È giovane e già è in lotta per grandi titoli; la sua evoluzione è molto buona anche se è vero che si può trovare un po’ più di regolarità con i risultati.”
Andando poi a focalizzarsi maggiormente sulla personalità, piuttosto che sulla giocatrice, afferma che Muguruza è “una ragazza normale, estroversa, amichevole, che ama cucinare e guardare film… altro non so, non passo con lei 24 ore al giorno. A dire il vero mi ha sorpreso un po’ vederla così concentrata, ma non ho notato una grande differenza da un torneo all’altro. Mi piace la sua maturità e la serietà che ha quando gestisce con certe situazioni. Negli ultimi due o tre anni è cambiata. Qui sta avendo un atteggiamento da 10 e lode. Sta controllando le sue emozioni molto bene ed è molto motivata; è riuscita a lasciarsi alle spalle i momenti di avversità che ha avuto e vedo un atteggiamento molto positivo, che è quello che serve per arrivare in alto.”
Infine la campionessa di Wimbleodn del 1994 si sbilancia con una affermazione che forse molti condividono ma in pochi la esternano. “Lei ha il potenziale per essere numero uno. Io non intendo metterle pressione, però può diventarlo. Ha margini di miglioramento ed è una giocatrice molto difficile da battere. Ha colpi molto potenti, una grande varietà, sa come subire, difendere, andare a rete.” E i miglioramenti sotto questo aspetto- sul quale deve ancora certamente lavorare – si sono visti proprio nella sua vittoria contro la numero 1 uscente, quando ha colpito di volo ben 54 volte.