A nobilitare un torneo senza troppi sussulti, in cui il bel tennis ha fatto capolino sui campi troppe poche volte – e quasi sempre quando c’era in campo lui – è arrivata non tanto questa finale dominata, ma piuttosto l’aggiornamento di una leggenda che si ormai si alimenta ad ogni nuova istanza. L’esito non è mai stato davvero in discussione, tanto che il discorso post-partita di Roger Federer (con lo svizzero che già custodiva gelosamente il trofeo tra le mani) si è aperto con un commento su Marin Cilic. Ovviamente è molto difficile giocare con un infortunio in una partita così importante. Quasi impossibile da accettare.
“Lo sport a volte sa essere crudele. Oggi lui è stato un eroe; Marin, congratulazioni per il torneo meraviglioso che hai disputato. Dovresti essere davvero orgoglioso. Questa è un’occasione speciale, giocare una finale: l’hai fatto al fatto meglio delle tue possibilità, dopo un grande torneo. A volte semplicemente non si è al meglio ma quando accade in una finale è davvero crudele. Sii comunque orgoglioso di te stesso e spero che potremo giocarne un’altra migliore di questa, un giorno. Ben fatto”
Per Federer, oltre che un grande torneo, è stata in generale una strepitosa stagione. Tutto è cominciato da quei famosi sei mesi di stop. “Forse dovrei prendermi un altro periodo di riposo, non so. (sorride, ndr) Purtroppo non sono sicuro che possa funzionare ancora una volta… non può essere tutto così perfetto ogni volta che ritorno in campo. Comunque penso che, ancor più che vincere qui e sollevare un altro trofeo, per me sia importante rimanere in salute. Sentirmi bene significa tutto per me. Ho lavorato duramente lo scorso anno e ovviamente tornare qui, sentirmi alla grande, tenere in mano adesso il trofeo dopo il torneo che ho giocato, senza perdere un set, è semplicemente magico. Non posso ancora crederci. È davvero… troppo”.
Banalmente, quando si parla di numeri, si torna a rivoltare le carriere dei tennisti come calzini. Federer ha vinto il suo primo Slam qui e – per ora – anche l’ultimo. La differenza sta nel fatto che la vittoria di oggi gli consegna una personalizzazione “numerica” quasi imbattibile. Come Nadal a Parigi, ora Federer ha il suo record sui prati di Wimbledon. È il primo della storia a sollevare otto volte questa coppa. “Sono incredulo per il fatto di aver raggiunto delle vette del genere. Dopo l’anno scorso non ero sicuro che sarei stato qui a giocarmi un’altra finale. Era stata dura perdere con Novak nel 2014 e nel 2015 ma dentro di me ho sempre creduto che sarei potuto tornare e riuscirci ancora. Se ci credi puoi arrivare molto lontano nella vita e io ho continuato a crederci e a sognare e oggi sono qui per l’ottavo ed è fantastico“.
Continua poi Roger, parlando del valore ormai unico che il campo centrale di Wimbledon ha assunto nella sua carriera. “Sì è un campo molto speciale, così tante leggende hanno calcato questo campo negli anni in singolare, doppio, misto. Essere qui con Marin a celebrare il tennis è molto speciale. Dal primo giorno lo stadio è sempre esaurito e lo apprezzo molto. Spero che questo non sia stato il mio ultimo match qui e di poter tornare l’anno prossimo a cercare di difendere il titolo”.
L’ottavo Wimbledon è anche il primo per i due gemellini, i due maschietti di casa Federer. Mentre nel 2012 erano presenti solo le “ragazze”, oggi il quartetto è al completo. “Ma loro non hanno idea di cosa stia succedendo, pensano forse che questo sia un bel posto con un bel panorama e un bel parco giochi ma non è proprio così. Spero che un giorno capiranno ma comunque è molto speciale”. E le due gemelline sono sempre così contente di vederlo giocare? “Un pochino, ma vengono solo per le finali (ride…). No, seriamente è un momento meraviglioso per la nostra famiglia, vorrei ringraziare però anche il mio team e complimentarmi anche con quello di Marin. Questo è per noi, grazie a tutti“.
Roger Federer è tornato a soddisfare la fame dei media in conferenza stampa. Tra le sue dichiarazioni spicca una simpatica battuta sulla sua longevità, che oggi ha trovato la sua massima consacrazione: Federer è infatti il tennista più anziano a vincere Wimbledon. A quasi 36 anni. “Beh, potrei sempre ibernarmi per 300 giorni e poi tornare fuori solo per giocare Wimbledon. In questo modo potrei vincere anche a 40 anni!“. Poi, più serio, sulla sua programmazione estiva: “Non sono sicuro di giocare a Montreal, devo decidere. Mentre sarò sicuramente a Cincinnati e ovviamente agli US Open“.