Roger Federer ha appena alzato al cielo per l’ottava volta in carriera il trofeo dei sogni, ovvero la coppa riservata al vincitore di Wimbledon, quando si reca nella mix zone per salutare i tanti personaggi famosi accorsi ad assistere al suo trionfo. Ad attenderlo non solamente il duca e la duchessa di Cambridge, William e Kate, ma anche il principe Alberto di Monaco, Rod Laver e altri grandi campioni del passato. Federer entra nella stanza affollata e cerca solamente una persona: Mirka, splendida in un abito di pizzo candido. Principi e duchi possono attendere. Roger vuole abbracciare lei. Così come era accaduto sei mesi fa a Melbourne.
Mai come in questa storia è vero il detto “dietro ogni grande uomo c’è sempre una grande donna”. Pochi giorni fa lo stesso Roger durante una conferenza stampa, parlando della moglie, aveva espresso una bellissima dichiarazione d’amore.
Ma andiamo con ordine. Miroslava Vavrinec, detta Mirka, nasce il 1 aprile 1978 a Bojnice nell’allora Cecoslovacchia, ora Slovacchia. All’età di due anni si trasferisce con i genitori in Svizzera. A nove anni incontra Martina Navratilova in occasione di un torneo di tennis in Germania, Filderstadt per l’esattezza. Martina, colpita dal fisico della giovane Mirka, la invita ad avvicinarsi al gioco del tennis, pianificando per lei un primo allenamento. Non male come premessa. Miroslava diventa infatti una giocatrice professionista e nel 2000 con la nazionale Svizzera partecipa alle Olimpiadi di Sidney. E galeotti furono i giochi: proprio in questa occasione infatti le strade di Mirka e Roger si incrociano per la prima volta. A Federer basta uno sguardo per capire che quella ragazza dai capelli castani è l’amore della sua vita. Il campione la corteggia insistentemente fino al termine del torneo quando riesce a strapparle l’agognato primo bacio.
L’allora diciannovenne Roger è un atleta dalle grande potenzialità ma dal carattere particolare, tanto da risultare scorretto con gli avversari che trova sul proprio cammino durante l’adolescenza, tra i quali Marat Safin e Sergi Bruguera. In allenamento Roger si dimostra svogliato ai limiti dell’indolenza. È proprio l’incontro con Mirka a cambiargli completamente la vita e la carriera. “La nostra relazione si trasformò rapidamente in qualcosa di serio. Grazie a lei maturai velocemente” dichiara lo stesso Federer nel libro “Gli anni della gloria”.
I due convolano a nozze l’11 aprile 2009, mentre Mirka già aspetta il loro primo erede, o meglio le prime due eredi: le gemelline Charlene Riva e Myla Rose, nate il 23 luglio di quello stesso anno. Cinque anni più tardi, il 6 maggio 2014, ecco venire al mondo i due gemelli della coppia Svizzera, Lenny e Leo.
Mirka è la metà perfetta a cui Roger può appoggiarsi. Moglie, amica, confidente, manager, si carica sulle spalle tutti i problemi e le incombenze legate alla vita dell’atleta permettendo così a Federer di concentrarsi solamente sul tennis. Il risultato è la miglior squadra possibile. Il 3 luglio 2003 Roger vince il suo primo slam, indovinate un po’ dove? A Wimbledon naturalmente. Il resto è storia. Ma una storia che non sarebbe stata scritta senza una “ghost writer” d’eccezione. Mirka negli anni è sempre stata il ritratto della discrezione. Mai una dichiarazione fuori luogo. Ama rimanere nell’ombra, tanto da apparire quasi imbarazzata a fianco del marito in occasione di eventi mondani come il Met Gala 2017 o il matrimonio di Pippa Middleton.
L’immagine di Mirka che prova invano a restare impassibile durante un incontro del marito è chiara nella mente degli appassionati. Così come l’immagine di Roger che cerca lo sguardo della moglie per esultare dopo un punto o trovare conforto in un momento di difficoltà. Una sola volta la Signora Federer non riesce a essere perfetta ed è proprio l’emotività a tradirla quando, durante le ATP finals 2014, litiga con Wawrinka mentre quest’ultimo sta affrontando il marito, ma è solamente un episodio poi chiarito tra i due campioni svizzeri.
L’entourage di Federer è chiaramente composto da molti membri ma il fulcro del team è Mirka stessa. La colonna portante di un’organizzazione che ha permesso in 16 anni a un ragazzino dotato di talento di diventare il re del tennis mondiale. Ecco perché nel giorno del trionfo assoluto di Roger Federer a Londra c’è una sola regina: Mirka. E siamo certi che Elisabetta II non avrà nulla da obbiettare.