Il primo risultato del torneo maschile di Atlanta è… la vittoria di Venus Williams su Eugenie Bouchard. Nessun refuso, è proprio così: come annunciato, l’edizione 2017 del BB&T Open è stata preceduta da un incontro femminile di esibizione, disputato nella serata di domenica. Il punteggio di 6-4 7-6(4) in favore della veterana statunitense importa davvero poco; è interessante invece meditare sulla scelta, piuttosto inusuale, di aprire un evento ATP (peraltro di piccolo taglio) con delle campionesse WTA. È ormai comune che i tornei anticipino la competizione vera e propria con un match di puro intrattenimento, ma nella maggior parte dei casi sono coinvolte vecchie glorie o tennisti iscritti in tabellone e già presenti in loco.
Atlanta ha invece pensato in grande, “outside the box”, e ha selezionato due giocatrici d’alto livello nonché di grande appeal mediatico – forse anche maggiore dei top player del torneo vero e proprio, con tutto il rispetto per Sock e Isner. Il terreno era perfetto: la capitale dello Stato della Georgia, subito a nord della Florida, ha un bacino di appassionati di tennis assai superiore a quello che un ATP 250 può soddisfare; la percentuale di residenti afro-americani, inoltre, supera il 50% e questo può aver giocato un ruolo nella decisione di invitare una delle sorelle Williams. Il terreno era quello perfetto e l’azzardo pianificato ha pagato. Dopo l’annuncio in marzo, la corsa ai biglietti è stata tale che l’organizzazione ha dovuto approntare dei posti a sedere aggiuntivi.
L’idea della “impollinazione incrociata”, come la ha definita la collega Stephanie Myles, ha un unico precedente paragonabile, sebbene a sessi invertiti. Nel 2013 la Rogers Cup, il combined canadese che divide i due tour tra Toronto e Montreal, decise di far volare due dei maschietti eliminati al primo turno verso l’altra città, per disputare una (ben retribuita) esibizione. I volontari furono Feliciano Lopez e Bernard Tomic, a cui si aggiunsero delle leggende del passato, sempre maschili. L’idea ebbe il poco successo che meritava – era stata pensata per dare più appeal al torneo femminile sfruttando tennisti uomini, cosa che di certo non poteva giovare alla ricerca di autonomia del circuito WTA – e non venne ripetuta.
La sfida tra Bouchard e Williams, al contrario, potrebbe lanciare un trend. Specialmente durante le settimane “cuscinetto” tra gli eventi importanti, come quella in cui è collocato il torneo di Atlanta, è facile trovare grandi nomi liberi da impegni agonistici. Sia Venus che Genie, ad esempio, non sono state impegnate dopo Wimbledon – la canadese si è allenata a Las Vegas sotto l’occhio di Andre Agassi, che ne cura l’immagine e le ha “prestato” Gil Reyes. Entrambe parteciperanno ad un altro evento extra-tour prima di ricominciare con la competizione vera e propria: dopo aver sfruttato il primo evento sul cemento americano per scaldarsi e mostrare i nuovi kit da gara, le due si ripeteranno al World Team Tennis, la competizione a squadre USA.