“Ho preso la decisione di non disputare più alcun torneo nel 2017“. Così si è espresso Novak Djokovic nella diretta Facebook con cui ha anticipato la conferenza stampa programmata per le 14:30. L’ex n.1 del mondo chiuderà quindi la stagione con il ritiro a Wimbledon contro Berdych: rientrerà in campo solo nel 2018. La causa è il fastidio al gomito che si è rivelato più grave del previsto.
Mancando l’appuntamento con gli US Open, Nole interromperà una striscia di 51 Slam consecutivi. Proprio per quanto riguarda i Major il 2017 sarà la peggiore stagione di Djokovic dal 2006, l’ultima volta in cui non aveva raggiunto neanche una semifinale. Con sole 37 partite disputate in stagione – ne aveva giocate meno, 35, solo nel 2005 – il serbo uscirà quasi certamente dalla top 10 a fine stagione. Non accadeva dal marzo 2007
IL TESTO INTEGRALE DELL’ANNUNCIO DI DJOKOVIC
Djokovic è apparso molto sereno in video, ma ha dato a intendere che le condizioni del suo gomito sono abbastanza delicate. “Dopo un paio di mesi senza toccare la racchetta, penso che potrò ricominciare ad allenarmi. Ho intenzione di ricostruire il mio corpo e il mio gioco al meglio“.
“Wimbledon è stato probabilmente il torneo più duro per me. Ho provato molto dolore. Il problema al gomito mi ha spinto a rivolgermi ai maggiori esperti del settore, specialmente negli ultimi due mesi quando ho percepito un peggioramento dell’infortunio. Tutti hanno concordato nel consigliarmi un periodo di riposo. Purtroppo non è un infortunio per cui esistono rimedi a breve termine: devo attendere che la naturale riabilitazione faccia il suo corso. A livello professionale ovviamente non è una decisione semplice per me, ma sto cercando di trovare gli aspetti positivi. Credo che ogni cosa nella vita accada per un motivo e quindi cercherò di utilizzare questo periodo al meglio. Tra poco più di un mese io e Jelena diventeremo ancora genitori. Userò questi mesi anche per testare differenti metodi di riabilitazione”.
Arriva anche la conferma sulla collaborazione con Agassi. “Sarà con me anche l’anno prossimo. Voglio anche ringraziarlo per essere stato con me quest’anno, per aver condiviso con me la sua esperienza. Non vedo l’ora di tornare ad allenarmi con lui e di vederlo nel mio box nei grandi tornei”.
Nella conferenza stampa tenuta pochi minuti dopo, ha esteso le motivazioni del suo stop. “Mi trascino questo problema da circa un anno e mezzo e mi ha creato difficoltà in molti tornei, soprattutto nell’ultimo mese. Ho avuto la fortuna finora di non fermarmi mai più di un mese e mezzo nella mia carriera, sono grato di essere stato in salute per tutti questi anni. Ora capisco cosa prova chi ha avuto tanti problemi e deve fermarsi ogni stagione per dei mesi. Ringrazio la mia famiglia e il mio staff, abbiamo fatto tutto quello che era possibile per cercare di farmi scendere in campo con il problema al gomito”.
Nole ha approfondito anche gli strascichi che l’infortunio ha avuto sul suo rendimento. “Il problema al gomito si è sentito soprattutto sul servizio, ho fatto aggiustamenti tecnici per riuscire a conviverci, ma questo ha indubbiamente avuto impatto sul mio gioco, potete capire come ad alti livelli questo influisca. In questi mesi avrò però il tempo di riposare e prepararmi bene fisicamente, definire bene il mio team, e lavorare sul mio gioco e su segmenti del gioco per migliorarmi, cosa che non ho avuto tempo di fare negli ultimi anni con i ritmi da professionista. Torna poi su Agassi e sul suo team: “Era con me anche a Toronto quando ho consultato altri specialisti. Il fisioterapista c’è, per la figura del preparatore fisico sto valutando diverse opzioni. Come viceallenatore Mario Ancic è la priorità, deve decidere perché è una scelta che impatta sugli altri ambiti della sua vita. Nel caso la risposta sia negativa, ho altre opzioni”.
Curiosamente le parole di Nole arrivano esattamente 12 mesi dopo quelle di Roger Federer, che nel post-Wimbledon annunciava che sarebbe rientrato in campo solo nel 2017. Per poi vincere praticamente tutto: il serbo avrà scelto il 26 luglio per questo motivo?