Azzurro che brilla nell’ultimo turno di qualificazione del Thindown Challenger (terra, montepremi di 106mila euro). Un cielo plumbeo non ha impedito agli italiani Andrea Arnaboldi (tds 1), Roberto Marcora e Gianluca Mager (tds 4) di liquidare i rispettivi avversari.
A dicembre compirà trent’anni e può dirsi un habitué dei Faggi. Nello splendido circolo di Biella infatti Arnaboldi ha giocato già cinque volte. Uscito al primo turno nel 2010 (Canella Challenger con 30mila euro di montepremi) per mano di Sorensen, l’anno successivo si portava a casa il trofeo, diventato un Futures, superando in finale Obry per 6-4, 6-0. Nel 2012 (ancora Futures) e nel 2014 (Pulcra Lachiter Challenger, 42.500 euro di prize money) il lombardo si è fermato nei quarti (tre anni fa stoppato dal vincitore Matteo Viola). L’ultima partecipazione è datata 2016, bloccato all’esordio dall’estroso russo Khachanov (3-6, 6-3, 6-1), mentre domenica, nell’ultimo turno di qualificazione si è sbarazzato del bosniaco Tomislav Brkic con il punteggio di 6-4 6-2. “Ho vinto una buona partita, contro un avversario ostico – racconta il canturino, che ora vive a Bergamo. Ho fatto il mio, senza strafare. Sento di avere ancora tanto da dare a questo sport. Il sogno è quello di riuscire ad arrivare nei top 100. Ora sono un po’ lontano (299 ATP), dopo aver raggiunto il best ranking (153) ad ottobre del 2015 sono sceso, ma credo nel lavoro che sto facendo e penso di potercela fare”. L’esperto tennista si sofferma sul circolo: “Ai Faggi mi sono sempre trovato molto bene: c’è un bel rapporto con Cosimo Napolitano e il torneo è organizzato in maniera perfetta. Un Challenger già storico”. Nel primo turno del main draw Arnaboldi sfiderà l’argentino Andreozzi. “Questo è un Challenger di ottimo livello, tra i più importanti in Italia e ogni avversario va bene”.
Molto bene anche Marcora (6-1 6-2 a Geens) e Mager (6-2 3-6 6-2 a Ymer); mentre l’ultimo a brindare per aver raggiunto il tabellone principale è il russo Ivan Gakhov, a segno su Paz per 6-4 6-4. Lunedì i match inizieranno alle 11 con la sfida tra Federico Coria e Stephane Robert. Intorno all’una spazio al vercellese Pietro Rondoni (opposto al qualificato russo Gakhov) e al torinese Lorenzo Sonego, che se la vedrà con la tds numero 2 Guillermo Garcia-Lopez. “Con Cosimo c’è sempre stato un ottimo rapporto – dice il ventiquattrenne vercellese Rondoni, wild card del circolo. È la prima volta che gioco in un torneo così importante e lo ringrazio per avermi dato questa chance. Dopo l’operazione dell’anno scorso sto meglio, sono in salita pur avendo giocato solo quattro mesi. L’obiettivo è di riuscire a dare il massimo e fare il possibile per rendere al meglio. Sono in fiducia e sto giocando un buon tennis”.
In attesa di vederli impegnati in singolo rispettivamente contro gli spagnoli Roberto Carballes Baena e Ruben Ramirez-Hidalgo, Stefano Napolitano e Matteo Donati esordiranno alle 17,30 di lunedì in doppio contro Andreozzi-Souza. “Rispetto a Gstaad e Umago la spalla va decisamente meglio – dice il talento di casa Napolitano. Devo continuare a lavorare perché la posso tenere sotto controllo solo in questo modo. Negli ultimi tre giorni non ho più sentito dolore. Oggi ho aumentato un po’ il volume di gioco per vedere come reagisce l’arto, ma penso che potrò gestirlo”.
Risultati qualificazioni:
[4] G. Mager (ITA) b. [6] M. Ymer (SWE) 6-2 3-6 6-2
[2] I. Gakhov (RUS) b. [7] J. Paz (ARG) 6-4 6-4
[1] A. Arnaboldi (ITA) b. [5] T. Brkic (BIH) 6-4 6-2
R. Marcora (ITA) b. [8] C. Geens (BEL) 6-1 6-2