Inaugurano il tabellone maschile il bosniaco Damir Dzumhur (87 ATP) e il giapponese Taro Daniel (95 ATP) che si affrontano a viso aperto in un match equilibrato: condizione che traspare anche dai precedenti 2 incontri tra i giocatori, tutti a livello Challenger, con una vittoria per parte. Primo set caratterizzato da un elevato numero di palle break (13 totali, 7 per Daniel e 6 per Dzumhur) con solamente una trasformazione per parte. Inevitabile la conclusione al tie break che vede il giocatore giapponese portarsi sul 6-3 e chiudere la prima frazione al secondo tentativo. Nel secondo set Taro pare riuscire a prendere il largo strappando il servizio all’avversario al terzo gioco, ma Dzumhur non demorde, rimane concentrato e riporta il match in equilibrio restituendo la cortesia al giocatore giapponese nel sesto gioco. Sul 5-3, sfruttando la prima occasione utile, il bosniaco va a servire per il set: sale subito 40-15, il nipponico combatte e annulla entrambi i set point ma è costretto a capitolare sul punto partita successivo, che chiude la frazione sul 6-3. Nel terzo e decisivo set la stanchezza comincia ad affiorare e Dzumhur riesce a prendere il comando delle operazioni già nel terzo gioco, strappando a zero il servizio a Taro, giocando con attenzione i successivi turni di servizio e chiudendo l’incontro al nono gioco dopo 2 ore e 14 minuti. Nel prossimo turno lo attende il vincente del match tra Karlovic ed il qualificato Halys.
Nel secondo match di giornata si incontrano per la prima volta in carriera Evan King (347 ATP), proveniente dalle qualificazioni, e la wild card messicana Manuel Sanchez, che danno vita ad un incontro caratterizzato da tanti errori gratuiti, commessi da entrambi i giocatori: sul risultato finale pesano sicuramente gli 8 doppi falli commessi dal giocatore messicano che paga probabilmente lo scotto di giocare in un torneo così importante. Primo set con 2 break consecutivi nei primi giochi, nel sesto gioco Sanchez ha 4 occasioni per portare via la battuta all’avversario, ma non ne sfrutta nemmeno una. Nel gioco successivo viene punito da King che approfitta della prima delle 2 palle break concesse per salire 4-3 ed andare a chiudere il set per 6-4 tenendo a zero il proprio servizio. Stesso inizio nella seconda frazione, break, contro break ed ancora break consentono all’americano di prendere in mano la partita e di portarla in porto con il medesimo risultato del primo set malgrado Sanchez non abbia sfruttato l’occasione avuta nell’ottavo gioco per riequilibrare il match. King è adesso atteso da un test decisamente più probante dovendo affrontare Sam Querrey, testa di serie numero 2 del torneo e numero 23 del ranking ATP.
Il successivo match vede scendere in campo Tanasi Kokkinakis (attuale 454 ATP e presente nel main draw grazie ad una wild card) e Frances Tiafoe (67 ATP e tds 8 del torneo) per una partita che dovrebbe confermare da una parte i progressi del giocatore australiano, che non riesce ad uscire dal turbinio di infortuni che hanno caratterizzato questo periodo della sua carriera, e dall’altra il continuo crescendo di prestazioni del tennista statunitense che sta dimostrando di essere uno dei giovani più interessanti del circuito. Il risultato finale di 7-6 7-6 premia Kokkinakis ma conferma anche la solidità di Tiafoe, che ha forse la colpa di non essere riuscito a trasformare nessuno dei 3 set point consecutivi avuti nel secondo tie break. Nella prima frazione le emozioni arrivano nel settimo gioco – dove Tiafoe ha la possibilità di portarsi in vantaggio ma Kokkinakis non gli lascia spazio – e nell’ottavo, dove è il giocatore australiano ad avere le occasioni (due) per togliere il servizio all’avversario. Da lì in avanti tutto tranquillo fino al gioco decisivo, dove Tanasi si porta sul 6-3 e chiude il set alla prima occasione utile. Nella seconda partita l’equilibrio regna sovrano, si va ai vantaggi solo in 3 occasioni su dodici giochi e tutto viene deciso dal tie break. Anche in questa occasione il giocatore australiano riesce a portarsi sul 5-3, qui però assistiamo ad una reazione di Tiafoe che recupera i 2 punti, annulla il primo match point e poi, giocando in maniera aggressiva si conquista 3 opportunità consecutive di aggiudicarsi il set senza però riuscire a chiudere grazie anche ad alcune pregevoli giocate di Kokkinakis, che riconferma le sue qualità tecniche. Dopo aver perso queste occasioni il giocatore americano ha un piccolo calo di concentrazione che consente al suo avversario di ottenere un ulteriore match point che questa volta viene brillantemente trasformato: Kokkinakis si aggiudica l’incontro con un doppio 7-6 ed attende il vincitore dell’incontro tra il canadese Polansky ed il giapponese Uchiyama per sapere quale sarà il suo prossimo ostacolo verso una ripresa che, per quanto messo in mostra in questo match, pare essere davvero definitiva.
Il match tra Matthew Ebden (154 ATP e proveniente dalle qualificazioni) e il giovane americano Dennis Novikov (219 ATP), al secondo confronto in carriera con il giocatore australiano in vantaggio, vede una partenza decisa del tennista di casa che si porta subito sul 5-0 e chiude la prima frazione in soli 21 minuti. Ebden comprende la situazione e cerca di fare lo stesso in avvio di secondo set, strappa per 2 volte consecutive il servizio all’avversario e si porta sul 4-0, qui però Novikov non molla la presa e riesce a recuperare fino al 5-3, recuperando uno dei 2 break subiti. A questo punto l’esperienza di Matthew gli consente di gestire con attenzione il suo turno di servizio nel nono gioco e chiudere la frazione per 6-3 in 35 minuti. All’inizio della terza frazione Novikov subisce ancora un break a zero che permette ad Ebden di portarsi avanti e di proseguire nello schema tattico del set precedente, con una pressione continua sul suo giovane avversario che gli consente di avere nel terzo e soprattutto nel quinto gioco diverse occasioni per chiudere definitivamente il match, senza successo. L’occasione si ripresenta nel nono gioco quando il giocatore australiano ha 3 match point consecutivi che anche questa volta non sfrutta, dopo 2 possibilità di Novikov di aggiudicarsi il gioco e tentare di recuperare il match arriva però il quarto match point che questa volta Ebden non si lascia sfuggire. Nel prossimo turno lo attende lo spagnolo Feliciano Lopez, testa di serie n°4.
L’incontro tra il qualificato australiano Akira Santillan (168 ATP) e il russo Konstantin Kravchuk (142 ATP), al primo confronto in un torneo ATP, si rivela essere una severa lezione da parte del primo: 6-0 6-1 in soli 36 minuti, unica giustificazione un possibile infortunio del giocatore russo che non è proprio riuscito a confrontarsi con il suo avversario. Adesso per Santillan arriva la testa di serie n°1 del torneo Tomas Berdych, recente semifinalista a Wimbledon. L’ultimo incontro in programma vede di fronte Adrian Mannarino (42 ATP e testa di serie n°7) e Jason Jung (167 ATP), anche loro al primo confronto nel circuito. Nel primo set il giocatore di Taipei dimostra di non avere alcun timore reverenziale ed approfitta della prima palla break per strappare il servizio al suo avversario. Mannarino cerca di non lasciare spazio a Jung, nel gioco successivo lotta e riesce a riequilibrare subito l’incontro. La svolta decisiva del set arriva all’ottavo gioco quando il francese sfrutta la seconda palla break ottenuta per portarsi sul 5-3 e chiudere la frazione sul 6-3 tenendo in sicurezza il proprio turno di battuta. Memore della partenza di Jung nel precedente set, Mannarino preme subito sull’acceleratore in avvio e conquista già nel primo gioco il break che si rivelerà essere decisivo perché gli consentirà di gestire la rimanente parte dell’incontro fino all’epilogo nel nono gioco. Prossimo turno per il francese con il vincente del match tra Bjorn Fratangelo e Tatsuma Ito.
Risultati:
Dzumhur b. T. Daniel (4)6-7 6-3 6-3
[Q] E. King b. [WC] M. Sanchez 6-4 6-4
[WC] T. Kokkinakis b. [8] F. Tiafoe 7-6 7-6
[Q] M. Ebden b. D. Novikov 1-6 6-3 6-3
[Q] A. Santillan b. K. Kravachuk 6-0 6-1
[7] A. Mannarino b. J. Jung 6-3 6-3
Andrea Franchino