Nonostante il suo secondo e definitivo ritiro dallo sport agonistico avvenuto nel 2012 al secondo turno del suo torneo più caro, gli US Open, Kim Clijsters continua a bazzicare il mondo del tennis con frequenza, soprattutto durante la breve parentesi da supercoach sulla panchina della connazionale Wickmayer. La trentaquattrenne madre di due figli, nell’ultima edizione di Wimbledon si è resa protagonista di un episodio davvero divertente nel quale ha invitato uno spettatore a scendere in campo. Ma non sarà certamente questo episodio a consegnarla alla storia. A farle guadagnare un posto nella Hall of Fame sono i 4 Slam conquistati (1 Australian Open e 3 US Open) di cui ben due dopo aver dato alla luce la sua primogenita Jada. Quello che vogliamo ricordare oggi è la sua ascesa alla posizione numero 1 della classifica WTA culminata proprio l’11 agosto del 2003. Quell’anno fu uno dei migliori per la belga che conquistò nove titoli, tra i quali anche il Telecom Italia Master di Roma (gli attuali Internazionali) battendo in finale Amélie Mauresmo, mentre i miglior risultati Slam furono le finali al Roland Garros e agli US Open e la semifinale a Wimbledon. Inoltre si aggiudicò nel mese di novembre il WTA Tour Championships, giocato a Los Angeles, battendo nell’ultimo match ancora una volta la francese.
Quell’anno occupò la testa della classifica per 12 settimane, non consecutive, e divenne la prima tennista a diventare n.1 senza prima aver vinto un torneo dello Slam, lista che successivamente fu allungata da Safina, Jankovic, Wozniacki e Pliskova. Alla fine della sua carriera il conteggio di settimane passate in cima al ranking arrivò a 20.