ATP Montreal: Shapeau! Nadal rimanda la corsa al numero 1 [AUDIO]
Alla scoperta di Denis Shapovalov: l’analisi tecnica di Luca Baldissera (AO 2017)
Tre settimane fa giocavi un Challenger a Granby, oggi hai battuto Rafael Nadal di fronte a uno stadio pieno. Hai realizzato cosa hai appena fatto? Non credi che stia succedendo tutto troppo in fretta?
Certamente la pressione che da oggi dovrò gestire sarà maggiore, però mi sento davvero felice di trovarmi in questa situazione. Se non avessi salvato quei quattro match point al primo set contro Dutra da Silva non avrei avuto la possibilità di giocare contro Juan Martinez (in realtà si riferiva a Juan Martin del Potro, ndt) e Rafael. Ringrazio Wayne (Gretzky, ex giocatore canadese di hockey, ndt) e Penny (Oleksiak, giovane campionessa di nuoto canadese, ndt) per avermi supportato nel mio angolo, anche loro mi hanno motivato tantissimo. Anche il pubblico oggi è stato pazzesco, non ho mai visto un evento sportivo con tutto questo tifo, non so se ce l’avrei fatta senza il loro supporto.
Com’è giocare contro un campione come Nadal, gestire i suoi colpi, vederlo dall’altra parte della rete l’uno contro l’altro?
È difficilissimo, a volte tira dei colpi impossibili da prendere. Cercavo solamente di buttargliela dall’altro lato del campo con la giusta profondità ma non sempre ci riuscivo, è pur sempre il miglior tennista con cui ho giocato in tutta la mia vita. Ora capisco perché ha vinto tutti quegli Slam, la sua palla è pesantissima e lui è un guerriero nato. È un sogno per me essere riuscito a batterlo.
Molti giocatori soccombono contro di lui nei momenti delicati dei match. Oggi ti sei trovato sotto 3-0 nel tie-break decisivo, come hai fatto a non cedere di testa?
Spesso è lui ad aumentare di livello nei momenti decisivi, non dipende sempre dagli avversari. In quella specifica situazione mi sono concentrato a tenere tutti i punti sul mio servizio, poi lui ha fatto un doppio fallo e mi ha permesso di pareggiare i conti. La situazione era critica, ma ho mantenuto la calma e ho perseguito la mia tattica, credo di esserci riuscito bene.
Questa sarà ricordata come una delle migliori vittorie del tennis canadese, al pari di Nestor-Edberg.
Ricordo quel match, incredibile. È quello che ho sognato per tutta la vita, poter competere contro tennisti del calibro di Roger, Rafa, Andy. Oggi questo sogno è diventato realtà.
Ricordi cosa hai provato a fine partita, quando ti sei sdraiato per la gioia guardando il cielo?
Era tutto così surreale, non credevo di avercela fatta. È dura per me cercare di spiegarvi le mie emozioni in quel momento, pura estasi. Ho sentito anche il boato del pubblico, pensavo che sarei svenuto.
Hai avuto un principio di crampi alla fine del match? Per questo motivo ora stai rispondendo alle nostre domande restando in piedi?
Esatto, ma non è niente di serio, resto in piedi a scopo precauzionale. Ora sono molto stanco, voglio solo andare a dormire (sorride).
Traduzione di Giovanni Napoli