[6] C. Wozniacki b. [1] K. Pliskova 7-4 6-7(3) 6-4 (Riccardo Sozzi)
È Caroline Wozniacki la prima semifinalista del torneo di Toronto. Dopo una durissima battaglia di tre set la danese riesce a venire a capo di Karolina Pliskova, che deve recitare un ‘mea culpa’ per le troppe occasioni perse durante tutto l’arco della partita. Karolina Pliskova comincia infatti molto bene la sua partita, le sue palle scorrono veloci, piatte e precise. Il timing con cui colpisce la palla è a tratti devastante, e sul campo è lei che detta il ritmo. Dopo una prima interruzione per pioggia sul 3-0, la tennista ceca sale addirittura 5-1, ma qui succede qualcosa di inspiegabile, Pliskova stacca la spina e comincia a navigare in un vortice di errori senza fine che rimettono in corsa la sua avversaria. Wozniacki, forse in questo aiutata anche dalle successive interruzioni, legittima però questo recupero con una crescita costante che la porta a condurre il gioco con una maestria impeccabile. La danese punge Pliskova finché questa non cede alla tensione, sono sei i giochi consecutivi per la sua avversaria che dopo un’ora vince il primo set.
Talmente tanta è la rabbia di Pliskova per come è finito il primo set, che la tennista ceca comincia il secondo in modo super-aggressivo, tirando fortissimo su ogni palla. Ma è più un modo per dare sfogo alla propria frustrazione, che un tentativo di mettere in difficoltà Wozniacki. Terminata questa prima fase, il gioco riprende dando finalmente al pubblico presente quello per cui era venuto, un tennis di qualità fatto di manovre intelligenti, vincenti mozzafiato e scambi spettacolari. L’equilibrio ora è totale, il tiebreak che ne consegue è anch’esso ricco di punti spettacolari, con la sola eccezione che sono tutti della Pliskova. La tennista ceca trova infatti la marcia in più nel momento di maggiore bisogno riuscendo a portare la partita al terzo set. L’ultimo parziale non sembra inizialmente offrire alcuno spunto alternativo a ciò che si è visto nelle precedenti due ore di match. Entrambe le giocatrici giocano il loro tennis egregiamente chiudendo le rispettive ambizioni in risposta. Questo iter prosegue fino all’ottavo game quando Pliskova, in vantaggio di un break, gioca un bruttissimo game al servizio rimettendo in partita Wozniacki che già sembrava con un piede nello spogliatoio. Al contrario l’inerzia ora passa tutta dalla parte della danese che sul 4-5 costringe Pliskova a due errori forzati di dritto con cui chiude un match incredibile durato quasi tre ore. Wozniacki si giocherà un posto in finale contro Sloane Stephens.
S. Stephens b. L. Safarova 6-2 1-6 7-5 (Giovanni Vianello)
Sloane Stephens si aggiudica un posto nelle semi di Toronto dopo aver battuto Lucie Safarova in tre set, annullando tre match point. I precedenti recitavano 2-0 in favore di Lucie, che vantava una vittoria a Wimbledon nel 2015 ed una a Dubai nel 2014. Safarova è n.41 del mondo, Stephens, rientrata a Wimbledon dopo un lungo periodo di infortuni e riabilitazione (il calvario cominciò a Montreal 2016), è precipitata alla posizione n.934. Dopo due game di studio, la partita entra nel vivo, con la statunitense che opera un break a zero portandosi avanti 2-1 e servizio. Stephens poi conferma il break, salvandosi da 30-40. Stephens poi si guadagna un altro break di vantaggio, salendo 4-1 e servizio, con Safarova che appare impotente (in questi primi frangenti di match, è piuttosto eloquente la statistica della velocità media del dritto, con l’americana che tira a 120 km/h, la ceca a poco più di 90 km/h). A questo punto Stephens gioca un brutto game, con molte seconde di servizio e qualche accelerazione azzardata, e subisce un contro-break. Nel settimo game (della cui importanza, seppure sul risultato di 3-3, abbiamo parlato qui) Stephens torna devastante col dritto e strappa la battuta a Safarova, portandosi 5-2 e servizio e sigillando il set con un brillante 6-2 tenendo successivamente la battuta a zero.
Il secondo set, invece, è completamente di stampo ceco. Anche in questo parziale, si parte con due game interlocutori, poi Safarova incamera 5 giochi consecutivi e si aggiudica la frazione 6-1. Il risultato è la conseguenza di numerosi cali di concentrazione della statunitense, che è molto meno precisa che nel primo set e spesso va fuori giri, e di una migliore efficacia difensiva della ceca. Il match va quindi al terzo set. Il parziale decisivo è il più emozionante ed il più altalenante in termini di punteggio. La statunitense si trova prima avanti 3-1 e servizio, poi viene rimontata fino al 3-3. Seguono due game in cui cascuna giocatrice tiene il servizio, poi Safarova strappa la battuta a Sloane Stephens e va così a servire per il match sul 5-4. Il decimo game vede Stephens andare sul 30-40, poi annullare due match-point ai vantaggi. Si vedono altre due palle break per la statunitense annullate, poi un altro match-point per Safarova annullato con un gran rovescio incrociato da Sloane ed infine quest’ultima opera il break alla sesta palla break. Il match si decide al dodicesimo gioco, quando la statunitense opera a zero il secondo break consecutivo e vince così 6-2 1-6 7-5. Ottima prova per Sloane Stephens, che ha dimostrato talento e coraggio nell’annullare i tre match-point e nel mettere in campo una prestazione all’insegna del gioco di spinta da fondo. Safarova, d’altro canto, non può non rimproverarsi le tre occasioni non sfruttate col servizio per chiudere il match sul 5-4 del terzo; la ceca, ad ogni modo, ha mostrato un tennis un po’ troppo remissivo per affrontare la Stephens debordante di oggi. In semifinale per Stephens ci sarà Caroline Wozniacki ed il tennis, forse, può dire di aver ritrovato, se non proprio una campionessa, quantomeno una buonissima giocatrice.
[4] G. Muguruza vs [5] E. Svitolina 6-4 sospesa (Michele Trabace)
L’ultima volta che si eranoincontrate, Muguruza e Svitolina si erano sfidate nella semifinale del Foro Italico di questa stagione, con Muguruza che si ritirò dopo pochi minuti (bilancio totale di 3 a 3 nei precedenti). Oggi non si tratta di un ritiro, ma la conclusione della partita, causa maltempo, è stata spostata a domani.
Elina Svitolina, numero 5 del seeding, cerca di partire forte e sembra farcela quando, dopo aver tenuto agevolmente il primo game al servizio, si procura tre palle break in risposta, ma Muguruza, tds 4, regge l’urto e riesce a portarsi sull’1 a 1. A questo punto la campionessa di Wimbledon adotta una tattica diversa: si mette da fondocampo a scambiare, non cerca subito il vincente, preferendo costruirsi con pazienza i suoi punti. Questo piano di gioco porta i suoi frutti, Garbine strappa il servizio alla sua avversaria già nel terzo gioco, subisce il break nel sesto game, ma è solo un caso, poiché riprende con la sua fitta trama di scambi che la portano a ottenere un nuovo break e la possibilità successivamente di servire per il primo set nel decimo gioco. Alla prima palla set utile, con una volée di dritto, Muguruza si aggiudica 6-4 un parziale disputato in pieno controllo. Appena terminato il set, scende la pioggia che costringe le giocatrici a rientrare negli spogliatoi in attesa che possa riprendere il gioco, ignare che non sarebbe più ripreso.
Risultati:
[6] C. Wozniacki b. [1] K. Pliskova 7-4 6-7(3) 6-4
S. Stephens b. L. Safarova 6-2 1-6 7-5
[4] G. Muguruza vs [5] E. Svitolina 6-4 sospesa
[2] S. Halep vs C. Garcia rinviata