[4] G. Muguruza b. [16] M. Keys 6-4 3-6 7-6(3) (Da Cincinnati, Vanni Gibertini)
L’inizio della giornata di giovedì, dedicata tradizionalmente agli ottavi di finale, è stata caratterizzata da una palpabile preoccupazione da parte di staff ed addetti ai lavori per i temporali previsti a Cincinnati durante la giornata. Il vento ha fatto la sua comparsa in maniera molto consistente, dopo la “calma piatta” dei giorni scorsi, facendosi sempre più forte con il passare delle ore. Nonostante la brezza, comunque, il caldo umido è ancora ben presente e fastidioso.
La gara tra due delle più temibili “bombardiere” del circuito inizia con una dominanza della risposta sul servizio: Keys sembra aver trovato la misura dei colpi molto più velocemente dell’avversaria, e nonostante qualche doppio fallo (aiutato dal vento che sposta la palla sul suo lancio piuttosto alto) riesce ad avvantaggiarsi sul 3-1, senza però riuscire a consolidare il suo vantaggio tenendo la battuta a seguire. Dopo i primi cinque games piuttosto “anarchici”, le due protagoniste acquistano incisività nella battuta e prendono il controllo dei propri turni di battuta. Sul 3-4 Muguruza deve uscire dal campo per farsi massaggiare la zona lombare, ma quando riprende il gioco non solo tiene agevolmente il servizio, ma approfitta di qualche rovescio lungo di troppo di Madison Keys per mettere a segno il break decisivo e poi chiudere il 6-4 dopo 45 minuti di gioco.
Muguruza prova a spingere l’acceleratore ed allungare, ma esce sconfitta da un braccio di ferro di 20 punti sull’1-1 quando Keys salva tre palle break e riesce a mantenere il servizio. Il sole che aveva accompagnato l’avvio del match è ora un pallido ricordo, nascosto dalle nuvole che dovrebbero portare temporali, ed il gioco si fa sempre più spezzettato dai tentativi di entrambe le protagoniste di chiudere colpi vincenti. Dopo una sequenza di 12 punti a 1 in favore di chi serve, Muguruza si fa distrarre dal vento, subisce un net sfortunato e sulla palla break commette un cruciale doppio fallo che regala il break a Keys, la quale chiude il secondo parziale poco dopo sulla sua battuta.
Prima che la pioggia scateni la sua violenza sul Lindner Tennis Center, c’è tempo per quattro game piuttosto ordinari al termine dei quali le giocatrici devono raggiungere gli spogliatoi per ripararsi dal temporale. Due ore e sei minuti di interruzione, e Muguruza paga lo svantaggio di servire a freddo perché cede subito la battuta ad una Keys molto vispa alla ripresa del gioco. Buon per lei comunque che l’americana si imballa in un paio di errori quando serve sul 4-3, concedendo quindi il controbreak e lanciando la volata finale per l’accesso ai quarti.
È Madison ad avere saldamente il pallino del gioco in mano: sul 5-5 due staffilate da fondo la portano a doppia palla break, che viene convertita subito dal grazie ad un rovescio lungo di Muguruza. Ma quando sembrava che tutto fosse fatto per la californiana, ecco che il braccio si blocca, i colpi si allungano e con tre match-point sciupati si va al tie-break.
Due errori di Keys mandano Garbine subito sul 2-0, un net vincente accorcia le distanze, è sempre Madison a spingere ma adesso sbaglia decisamente troppo. Si gira sul 4-2, Muguruza va 6-3 con tre match point, sul primo del quale il diritto di Keys finisce lungo, chiudendo il match dopo 2 ore e 17 minuti di gioco, ed altre due ore di attesa negli spogliatoi.
Arriva così la prima vittoria per Garbine Muguruza, che aveva perso i tre precedenti confronti diretti con Madison Keys e che ora se la vedrà con Svetlana Kuznetsova per un posto in semifinale.
[2] S. Halep b. [15] A. Sevastova 6-4 6-3 (Matteo Orlandi)
Dopo qualche tentennamento iniziale, decolla Simona Halep e schianta la Sevastova, numero 16 delle classifiche, al termine di una partita che non verrà certo ricordata per la sua spettacolarità. Nel match che apre il programma sul GrandStand, la prima a scappare nel punteggio è la romena che brekka al termine di un interminabile secondo gioco: dopo il break la numero 2 al mondo perde efficacia al servizio, tanto da concedere addirittura due break consecutivi a zero all’avversaria. Il set subisce la scossa decisiva dopo il coaching della Halep con Darren Cahill che riporta concentrazione e fiducia alla sua giocatrice: Simona entra con maggiore determinazione in campo, attacca ogni punto e sigla due break dal 4-2 sotto, portando a casa il set.
La Sevastova entra in crisi nera e cede il servizio per la terza volta consecutiva in avvio di secondo set, regalando gratuiti su gratuiti. Nonostante un controbreak subito nel quarto gioco, la Halep non dà mai la concreta impressione di poter perdere il match: strappa di nuovo il servizio alla lettone e chiude al servizio al secondo match point. Quinta vittoria in otto confronti diretti per la Halep contro la Sevastova, la quarta consecutiva: vittoria importante che da un lato consente alla romena l’accesso ai quarti per il decimo torneo consecutivo (se la vedrà contro la vincente di Konta-Cibulkova), dall’altro la possibilità di rimanere in corsa per la conquista per la prima volta dell’agognata vetta del ranking WTA, solo sfiorata a Parigi. Sconfitta con onore per la Sevastova che dovrà ora prepararsi a difendere i punti pesanti dei quarti ottenuti lo scorso anno a New York.
[8] S. Kuznetsova b. C. Suarez Navarro 6-2 6-4 (Bruno Morobianco)
La russa Kuznetsova vince la settima sfida diretta contro la spagnola Suarez Navarro e si qualifica ai quarti di Cincinnati. Di buono c’è il risultato finale per la russa che, nella parte alta del tabellone, sfiderà la vincente dell’incontro tra Madison Keys e Garbine Muguruza. Domani per avere la meglio su una di queste due, servirà maggiore determinazione e costanza di gioco per la attuale numero 8 del ranking WTA, rispetto a quanto visto oggi sul campo 10. La gara ha rispecchiato fedelmente l’attuale classifica della spagnola, scivolata alla 32esima posizione, troppo poco costante come la stagione attuale. E’ stata una gara che è stata vinta da chi ha sbagliato meno, con sprazzi isolati di buon tennis da entrambe. Il primo 15 è della spagnola che però perde il servizio e si ritrova sotto 2-0 in maniera rapida. Kuznetsova invece di martellare un’avversaria in giornata no, ha preferito tergiversare. Sul punteggio 2-1 e avanti 40-15 , la russa incredibilmente ha ceduto il servizio per il momentaneo 2-2. Le poche prime di servizio abbinate a errori più o meno gratuiti di Suarez Navarro, permettono a Kuznetsova di infilare una striscia vincente di 4 giochi consecutivi e di vincere il primo set 6-2.
L’avvio della seconda frazione è la riedizione del primo con un altro immediato break pro Kuznetsova. Questa volta, Suarez Navarro riesce immediatamente a recuperare il break e addirittura portarsi avanti per 2-1. I sogni di ribaltare l’incontro vengono subiti interrotti dalla determinazione della russa che ristabilisce la parità di servizio e di punteggio. Pur con qualche affanno, la spagnola è riuscita a rimanere in scia dell’avversaria, ma al settimo gioco è arrivato il più classico dei break che ha indirizzato la gara fino al 6-4 finale.
[7] J. Konta b. [11] D. Cibulkova 6-3 6-4 (Bruno Morobianco)
Sarà Johanna Konta l’avversaria di Simona Halep ai quarti di finale, per aver superato con merito Dominika Cibulkova. Una vittoria costruita punto su punto che punisce la slovacca, ancora una volta lontana parente della lottatrice protagonista dello scorso finale di stagione. La partenza è nel segno di Konta, avanti 2-0 grazie alla precisione della prima di servizio. La slovacca, nonostante tutto, riesce a rimanere in scia dell’avversaria grazie a un provvidenziale break, un episodio isolato perché dal 2-1 si passa rapidamente al 4-1. Il distacco prende una brutta piega e il coach della slovacca, durante la pausa, corre a motivare e a riordinare le idee della sua atleta. Parole convincenti che producono una mini rimonta fino al 4-3. Al rientro in campo, ancora una volta, la poca precisione e incisività al servizio (per Cibulkova nel primo set ci saranno a referto ben 4 doppi falli) premiano le traiettorie pulite di Konta che si aggiudica per 6-3 il primo set. Il secondo set è stato più combattuto, l’avvio è segnato da un illusorio break pro Konta, dal sapore di una immediata resa della slovacca, cui però Cibulkova rimedia subito. Ristabilita parità di punteggio e ordine di battuta è la britannica a subire un calo di rendimento del servizio. Nonostante 3 ace e ben 4 doppi falli, Konta riesce però a gestire i tentativi di sorpasso della slovacca, specie nel sesto gioco quando annulla ben 3 pericolose palle break. Superato il pericolo, l’allungo vincente arriva nel nono gioco in cui ormai Cibulkova si è consegnata, perdendo il servizio nel momento meno opportuno, e restando a zero nel successivo game per decretare il 6-4 finale.
(in aggiornamento)
Risultati:
[2] S. Halep b. [15] A. Sevastova 6-4 6-3
[4] G. Muguruza b. [16] M. Keys 6-4 3-6 7-6(3)
[5] E. Svitolina vs. J. Goerges
[6] C. Wozniacki b. [Q] A. Barty 6-4 6-2
[7] J. Konta b. [11] D. Cibulkova 6-3 6-4
[1] K. Pliskova vs [Q] C. Giorgi
[8] S. Kuznetsova b. C. Suarez Navarro 6-2 6-4
E. Makarova vs [WC] S. Stephens