KYRGIOS | DIMITROV | |
totale turni di battuta | 10 | 11 |
primo servizio in campo | 70% | 56% |
% punti vinti primo servizio | 74% | 85% |
% punti vinti secondo servizio | 44% | 69% |
numero punti vinti con il primo | 31/42 | 28/33 |
numero punti vinti con il secondo | 8/18 | 18/26 |
velocità media 1° servizio | 198 km/h | 196 km/h |
velocità media 2° servizio | 156 km/h | 148 km/h |
ace | 15 | 6 |
doppi falli | 4 | 5 |
KYRGIOS | DIMITROV | |
totale vincenti | 5 | 13 |
vincenti diritto | 4 | 10 |
vincenti rovescio | 1 | 3 |
errori non forzati | 27 | 12 |
errori diritto | 11 | 5 |
errori rovescio | 16 | 7 |
punti vinti a rete | 5/9 | 4/5 |
break point | 0/2 | 2/4 |
KYRGIOS | DIMITROV | |
totale punti conquistati | 52 | 67 |
n. punti vinti <5 scambi | 38 | 34 |
n. punti vinti =>5<9 scambi | 13 | 18 |
n. punti vinti > 9 scambi | 1 | 15 |
Cincinnati ha rappresentato la prima vittoria in un Master 1000 da parte di un tennista bulgaro.
Kyrgios ha invece fallito un obiettivo che in casa australiana latita dalla vittoria di Lleyton Hewitt nel 2003 a Indian Wells.
Fatto questo sontuoso incipit, passiamo alle statistiche della finale vinta da Grigor Dimitrov con il punteggio di 6-3 7-5.
In rosso e verde i dati più significativi e che hanno avuto maggior peso sull’esito della sfida. Almeno secondo noi.
RENDIMENTO AL SERVIZIO
KYRGIOS | DIMITROV | |
totale turni di battuta | 10 | 11 |
primo servizio in campo | 70% | 56% |
% punti vinti primo servizio | 74% | 85% |
% punti vinti secondo servizio | 44% | 69% |
numero punti vinti con il primo | 31/42 | 28/33 |
numero punti vinti con il secondo | 8/18 | 18/26 |
velocità media 1° servizio | 198 km/h | 196 km/h |
velocità media 2° servizio | 156 km/h | 148 km/h |
Ace | 15 | 6 |
doppi falli | 4 | 5 |
Alla vigilia della finale il servizio era considerato uno dei fattori chiave dell’incontro. Pochi avrebbero potuto prevedere che Kyrgios, con il 70% di prime palle in campo, lo avrebbe perso.
Rispetto alle sue attuali medie stagionali, Nick ha ottenuto molto dal primo servizio: il 70% di prime in campo contro il 65% e 15 ace contro 11. Ma ha ottenuto molto poco dal secondo servizio: il 44% di punti vinti quando ha dovuto ricorrere alla seconda palla contro il 56%.
Dimitrov, rispetto alle sue medie stagionali, ha invece avuto un rendimento eccellente con il secondo servizio: il 69% di punti vinti contro il 52%.
Non è stata invece eccelsa la percentuale di prime palle in campo: solo il 56%. Ottima, però, quella dei punti conquistati: l’85% .
Apparentemente non ci sarebbe molto da dire sul numero di doppi falli commessi da entrambi, dal momento che è in linea con le loro medie annuali. Kyrgios, però, ne ha commessi ben tre nel game che gli è costato il break decisivo, l’undicesimo del secondo set. Un suicidio sportivo.
COLPI VINCENTI – ERRORI NON FORZATI
KYRGIOS | DIMITROV | |
totale vincenti | 5 | 13 |
vincenti diritto | 4 | 10 |
vincenti rovescio | 1 | 3 |
errori non forzati | 27 | 12 |
errori diritto | 11 | 5 |
errori rovescio | 16 | 7 |
punti vinti a rete | 5/9 | 4/5 |
break point | 0/2 | 2/4 |
I dati relativi ai vincenti rispetto agli errori non forzati derivanti dai colpi di rimbalzo sono disastrosi per l’australiano: 5 contro 27.
Buon per lui che il suo avversario non abbia trovato una giornata da fenomeno – 13 contro 12 – o il passivo sarebbe stato sicuramente più pesante. Con il rovescio, in particolare, Dimitrov sa fare molto di più di quanto mostrato in finale domenica.
Da sottolineare ancora una volta l’inopportunità dei momenti scelti da Kyrgios per commettere alcuni dei suoi errori gratuiti: il rovescio che ha banalmente messo in rete nel settimo game del primo set sul 30-40 in suo favore è esemplare.
Un discorso a parte merita la statistica dei punti vinti a rete dai due contendenti: 9 su un totale di 119; il 7.5 per cento.
Quattordici discese a rete complessive su una delle superfici più veloci del circuito da parte di due campioni che hanno tenuto una velocità media di servizio intorno ai 200 km orari e in possesso di colpi di rimbalzo estremamente violenti e precisi, rappresentano una scelta tattica difficilmente comprensibile. Siamo, però, in ottima compagnia, dal momento che Federer ha recentemente dichiarato che non si spiega la ragione per la quale le nuove generazioni vadano così di rado a rete.
Una curiosità: il primo punto in assoluto del match è stato vinto da Dimitrov con una volèe. Da quel momento il bulgaro non è più sceso a rete per tutta la rimanente parte del set.
PUNTI/NUMERO SCAMBI
KYRGIOS | DIMITROV | |
totale punti conquistati | 52 | 67 |
n. punti vinti <5 scambi | 38 | 34 |
n. punti vinti =>5<9 scambi | 13 | 18 |
n. punti vinti > 9 scambi | 1 | 15 |
Che Dimitrov fosse un atleta superiore a Kyrgios si sapeva anche prima di questa finale. Se per una questione genetica o per una maggiore dedizione al proprio mestiere è opinabile ( ma qualche indizio c’è…).
Le statistiche inerenti i punti vinti in relazione alla durata dello scambio lo confermano.
Quando si è protratto oltre i nove colpi, ovvero quando maggiormente contavano la resistenza fisica, la reattività e la capacità di spostarsi rapidamente da una parte all’altra del campo, il giovane aussie è sparito letteralmente dal campo.
Molto meglio il suo rendimento negli scambi brevi e medi (51 a 52). Alla luce di ciò risulta difficile capire perché Kyrgios non abbia cercato maggiorente la via della rete.
Una possibile conclusione? Se sono questi due dei più autorevoli pretendenti al trono del tennis, Alexander Zverev può dormire sonni tranquilli.
Chissà se anche i nostri lettori la pensano così.
Arrivederci a Shanghai…