Vi siete mai chiesti quanto guadagna all’anno uno dei primi 100 giocatori di tennis del mondo? Probabilmente sì. Molti per curiosità; altri perché, avendo un figlio molto giovane e molto dotato, si chiedono se il sacrificio ne varrà poi la pena. Crescere un giovane campione della racchetta è infatti vicenda assai costosa.
La Lawn Tennis Association ha calcolato che la famiglia di un professionista spende per il tennis circa 300.000 mila euro nell’arco di vita del ragazzo compreso tra i 5 e i 18 anni.
Noah Rubin in un’intervista a Bloomberg nel 2015 dichiarò di spendere circa 35.000 euro all’anno solamente per la partecipazione ai tornei, coach escluso. Noah Rubin oggi ha 21 anni, è numero 194 della classifica mondiale e dall’inizio della sua carriera ha complessivamente guadagnato 301.000 dollari di premi. Le Federazioni più ricche un aiuto lo danno (ai giocatori più promettenti) ma non sufficiente a coprire le spese che un aspirante professionista deve sostenere. Chiedere alla famiglia Quinzi per ulteriori dettagli.
Le tabelle che seguono mostrano una probabile fotografia del montepremi che i giocatori e le giocatrici percepiranno nel 2017 in base alla loro classifica.
Il calcolo è stato fatto partendo dal dato puntuale riportato dai siti dell’ATP e dalla WTA alla data odierna, proiettato a fine anno con un fattore di correzione negativo del 25% dal momento che già tre Slam su quattro, ovvero i tornei più ricchi, sono già alle spalle. Gli emolumenti di Djokovic, Wawrinka e Serena Williams sono stati considerati: un periodo di inattività fa infatti parte del rischio d’impresa per un giocatore professionista.
Sia per gli uomini che per le donne i premi sono espressi in dollari al lordo delle imposte. Partiamo dai maschi:
Ranking | Premi (mln $) |
1-5 | 5,3 |
6-10 | 2,7 |
11-15 | 1,8 |
16-20 | 1,4 |
21-25 | 1,27 |
26-30 | 1 |
31-35 | 0,75 |
36-40 | 0,8 |
41-50 | 0,7 |
51-60 | 0,6 |
61-70 | 0,52 |
71-80 | 0,45 |
81-90 | 0,32 |
91-100 | 0,3 |
Per quanto riguarda la Race, gli attuali primi otto giocatori classificati (esclusi però Wawrinka e Djokovic) si attestano intorno ai 4,6 milioni di dollari. Più interessante per chi ha in casa un campione in erba, il guadagno dei primi 8 classificati della Race to Milan: circa 900.000 dollari la proiezione a fine anno. Un reddito di tutto rispetto per un ragazzo tra i 20 e i 21 di età!
Veniamo alle signore.
Ranking | Premi (mln $) |
1-5 | 3 |
6-10 | 2,6 |
11-15 | 1,87 |
16-20 | 1,42 |
21-25 | 0,97 |
26-30 | 0,75 |
31-40 | 0,72 |
41-50 | 0,75 |
51-60 | 0,56 |
61-70 | 0,45 |
71-80 | 0,37 |
81-90 | 0,36 |
91-100 | 0,41 |
Le attuali prime otto giocatrici della Race to Singapore si attestano mediamente intorno ai 3,5 milioni di dollari di premi.
Ai guadagni derivanti dai premi dei tornei vanno aggiunti i contratti con gli sponsor che per i primissimi della classe sono spesso molto superiori ai premi stessi. Ma questo vale, appunto, per i più bravi. Giocatori di media classifica hanno contratti (se li hanno) molto meno redditizi. Talvolta – come nel caso di Shelby Rogers, Ryan Harrison e Jan-Lennard Struff sponsorizzati da Diadora – il quantum è legato in massima parte ai risultati concretamente ottenuti nei tornei.
Dai guadagni vanno ovviamente tolti i costi. La USTA nel 2010 calcolò che un professionista in media doveva sostenere circa 140.000 dollari all’anno di spese equamente divise tra i costi di viaggio e il coach e che solo i primi 164 giocatori al mondo potevano permetterselo.
In sostanza: uno sport per molti… ma non per tutti.