Cinque anni fa l’amministratrice delegata della USTA (United States Tennis Association), Katrina Adams, promise ai giocatori che lo US Open, primo tra tutti i tornei di tennis, avrebbe presto superato il muro dei 50 milioni di dollari di montepremi. All’epoca di tale dichiarazione esso ammontava a 25,5 milioni di dollari e la promessa sembrava un po’ azzardata. Invece, come abbiamo già avuto modo di scrivere, è stata mantenuta.
Da record anche le borse che andranno ai 128 fortunati partecipanti, come si vede dalla seguente tabella.
Vincitore | Finalista | Semifinalisti | Q/F | R16 | R32 | R64 | R128 |
3.700.000 | 1.825.000 | 920.000 | 470.000 | 254.000 | 144.000 | 86.000 | 50.000 |
I giocatori che si fermeranno all’ultimo step delle qualificazioni si consoleranno con un premio di 16.350 dollari che li ripagherà abbondantemente delle spese sostenute.
Poiché non risulta che gli organizzatori siano stati colti da subitanea sindrome di San Francesco, queste cifre dimostrano che il tennis è uno sport in grande salute ed estremamente attrattivo per aziende impegnate in settori merceologici molto diversi tra loro, come si può vedere dal sito ufficiale nella pagina riservata agli sponsor principali.
Ma come si è evoluto il montepremi complessivo e quello riservato ai vincitori nel corso degli anni?
Per rispondere a questa domanda abbiamo fatto una ricerca relativa ad alcune significative edizioni del passato partendo dalla prima aperta anche ai professionisti, ovvero quella del 1968 vinta da Arthur Ashe. Eccone il risultato:
Edizione | Montepremi | Vincitore | Vincitrice | Nota |
1968 | 100.000,00 | 14.000,00 | 6.000,00 | 1^ ed. open |
1969 | 125.000,00 | 16.000,00 | 6.000,00 | ultima vittoria Laver |
1973 | 227.000,00 | 25.000,00 | 25.000,00 | parità premi per uomini e donne |
1975 | 309.000,00 | 25.000,00 | 25.000,00 | prima vittoria Evert |
1979 | 563.000,00 | 39.000,00 | 39.000,00 | prima vittoria McEnroe |
1983 | 2.000.000,00 | 120.000,00 | 120.000,00 | ultima vittoria Connors e prima di Navratilova |
1987 | 3.979.000,00 | 250.000,00 | 250.000,00 | ultima vittoria Lendl |
1988 | 4.371.000,00 | 275.000,00 | 275.000,00 | prima vittoria Graf |
1990 | 6.349.000,00 | 350.000,00 | 350.000,00 | prima vittoria Sampras |
1994 | 9.360.000,00 | 550.000,00 | 550.000,00 | prima vittoria Agassi |
1999 | 14.503.000,00 | 750.000,00 | 750.000,00 | ultima vittoria Agassi e prima vittoria S.Williams |
2002 | 16.174.000,00 | 900.000,00 | 900.000,00 | Sampras conquista il suo ultimo Slam. Non scenderà mai più in campo |
2004 | 18.217.000,00 | 1.000.000,00 | 1.000.000,00 | prima vittoria Federer |
2010 | 23.618.000,00 | 1.700.000,00 | 1.700.000,00 | prima vittoria Nadal |
2011 | 23.718.000,00 | 1.800.000,00 | 1.800.000,00 | prima vittoria Djokovic |
2014 | 36.203.000,00 | 3.000.000,00 | 3.000.000,00 | vittoria Cilic |
2016 | 46.300.000,00 | 3.500.000,00 | 3.500.000,00 | vittoria Wawrinka e Kerber |
Alcune considerazioni in libertà:
- se Connors, campione non solo sul campo ma anche nel fare di conto, avesse potuto prevedere una simile evoluzione, siamo certi che avrebbe trovato il modo di ibernarsi per almeno una ventina di anni!
- considerando il tasso di inflazione, i 100.000 dollari del montepremi dell’edizione 1968 e i 14.000 della borsa che andarono a Arthur Ashe corrispondono, rispettivamente, a circa 700.000 e 100.000 dollari del 2017.
- i 14.000 dollari che guadagnò Ashe corrispondevano a circa 9 milioni di lire italiane; un impiegato nel 1968 guadagnava un quinto di quella somma: 1,8 milioni di lire.
- nel 2017 un impiegato italiano guadagnerà mediamente un centesimo di quanto percepirà il vincitore o la vincitrice dello US Open: 30.000 contro 3.100.000 euro.
- la parità di premi per gli uomini e le donne fu introdotta nel 1973, ovvero 34 anni prima di Wimbledon (2007), 33 prima del Roland Garros (2006) e 28 prima degli Australian Open (2001).
- nel 2018 proveremo a iscriverci allo US Open. Non si sa mai…