Mentre già si scorge all’orizzonte l’ultimo Slam dell’anno, di cui abbiamo conosciuto i tabelloni principali, l’ATP 250 di Winston-Salem è ormai arrivato al suo epilogo. La finale sarà la prima con un giocatore della Bosnia-Herzegovina in campo, che dovrà vedersela col numero uno del seeding.
Nella prima semifinale, nonostante una partenza rivedibile, Damir Dzumhur ha ottenuto il miglior risultato in carriera a livello ATP, avendo la meglio su Edmund in tre set. Subito dopo la semifinale a Los Cabos, la finale nel Challenger di Santo Domingo, arriva la prima finale nel tour maggiore per il 25enne di Sarajevo, che in questo mese sta esprimendo il meglio di sé. Il match non era però iniziato nel migliore dei modi per Damir, che pur trovando il break nel primo gioco (lui che è in testa alla voce “numero turni di risposta di vinti”), perde in modo abbastanza infelice i successivi sei. Le sue varianti funzionano poco e da fondo commette errori insoliti, seppur entrambi debbano aspettare la seconda metà del set per vincere un punto con la seconda palla. Edmund, alla settima partita in sette giorni, concede due palle break quando serve per chiudere il set, le annulla e con due ace di fila sigilla il 6-1. È lo stesso punteggio del primo set del loro unico precedente incontro, vinto da Dzumhur al quinto set nell’Australiano Open 2016 (1^ turno).
Damir comincia a macinare gioco nel secondo, ma la diagonale di rovescio oggi è un approdo sicuro per il britannico, che tuttavia concede due palle break sul 3-4. La battuta lo salva e poi sul 5-5 si porta sullo 0-30. Ma è qui che il match cambia volto, perché il bosniaco con grinta salva il game giocando all’attacco e nel dodicesimo gioco rimonta da 40-15 e vince 7-5 il secondo parziale. È quindi terzo set. Un epilogo che sta un po’ stretto a Edmund, che però non è mai sembrato vicino alla vittoria. Dzumhur annulla subito due pericolose palle break con l’aiuto del servizio, poi è lui che gestisce meglio il palleggio e trova così un prezioso break che lo manda sul 4-1. La pratica sembrerebbe ormai archiviata, ma il nativo di Sarajevo perde la battuta sul 4-2. Ma ancora una volta dimostra di giocare con un’ottima mentalità, perché grazie alla risposta di rovescio brekka a 0 e vola sul 5-3. Stavolta Dzumhur non commette passi falsi e chiude il match in un’ora e 52 minuti. La finale, la prima per un bosniaco nel singolare ATP, lo porterà sicuramente al best ranking, almeno alla posizione numero 56.
Nell’altra semifinale, la testa di serie numero 1, nonché l’ultima rimasta in gara, Roberto Bautista Agut, si è sbarazzato in due set del giustiziere di Andreas Seppi, il tedesco Struff. Lo spagnolo centra la seconda finale consecutiva a Winston-Salem (l’anno passato perse da Carreno Busta) e andrà alla caccia del sesto titolo ATP, il secondo del 2017. Il match ha avuto molto meno da dire rispetto alla prima semi. Struff ha perso la battuta nel terzo e nel quinto gioco del primo, scivolando subito sotto 1-5. Bautista, che con questo tipo di giocatori riesce ad appoggiarsi ed erge spesso un muro così da mandare fuori giri il malcapitato, concede solo quattro punti alla battuta. Il primo set porta i colori spagnoli: 6-2. È nel secondo che il ragazzo di Castellòn de la Plana perde inizialmente la bussola, trovandosi sotto di un break. Struff riesce a mettere in campo dritti pesanti e vincenti che lo portano sul 2-0. La costanza non è di casa però e Bautista si rimette in parità in men che non si dica. Il break decisivo per il numero 1 del tabellone potrebbe arrivare sul 3-3, quando Jan-Leonard commette due doppi falli, ma arriva invece sul 4-4, in un game zeppo di non forzati del tedesco. In un’ora e un quarto, lo spagnolo può gridare il suo Vamos al pubblico del North Carolina, che domani lo vedrà impegnato per il secondo anno di fila nell’ultimo atto del torneo che precede lo Slam nella Grande Mela.
Risultati:
[1] R. Bautista Agut b. J. Struff 6-2 6-4
D. Dzumhur b. [Q] K. Edmund 1-6 7-5 6-3
Antonio Ortu