Negli ultimi due mesi ti sei fatto conoscere dal mondo e stasera hai dimostrato che puoi giocare con i migliori. Quali sono le tue sensazioni?
Non mi sentivo per niente nervoso. Ovviamente sono anni che guardo gli US Open. Ho sempre sognato di essere su quel campo. Finalmente è successo, quindi ero pronto. Ora non è più solo un sogno. Volevo fare del mio meglio ed è quello che ho fatto.
Ovviamente non è il risultato che volevi, ma credi di avere il potenziale per poter guadarti indietro in futuro e considerare queste partite momenti cruciali della tua carriera?
Sicuramente questi match mi motivano a lavorare più duramente. Voglio vincere partite come queste. Da un po’ sento che posso competere con i migliori al mondo. Ora si tratta di andare fino in fondo. E credo che in futuro vincerò più match di questo tipo.
Ti sei accorto della decisione di Federer di cambiare tattica durante la partita?
Diciamo che finché ho giocato bene, ho controllato la maggior parte degli scambi. Quando colpivo forte la palla, lui non poteva fare granché se non starmi incollato addosso. Poi ho rallentato un pochino e lui ha preso il sopravvento. Ma ha vinto sul filo di lana.
Cosa ti ha detto Roger alla fine della partita?
“Grande annata sinora. Stai continuando a migliorare. Se continui così avrai un grande futuro”. Sul momento non ho fatto caso alle sue parole perché ero ancora arrabbiato per la sconfitta. Ma quando ci ripensi, be’ quelle parole significano molto per me. È il migliore di tutti i tempi ed è un’ottima persona fuori dal campo. Le sue parole mi danno fiducia.
Traduzione di Milena Ferrante