Al termine della finale del Roland Garros 2009, lo svedese Robin Soderling, non noto per essere tra i giocatori più simpatici passati nel circuito, fece sorridere tutto il pubblico del Philippe Chatrier con la famosa frase: “Ti avverto Roger, nessun giocatore può sconfiggermi 11 volte” . Fu una parafrasi della mitica affermazione di Vitas Gerulaitis, che quando nel 1980 superò Jimmy Connors per la prima volta dopo sedici sconfitte, spiegò che ci era riuscito perché: “Nessuna batte Vitas diciassette volte di fila”. In realtà la leggenda svizzera può vantare head-to-head mostruosi non solo con Soderling, (16-1) ma con tanti altri “signori” giocatori. Andiamo a vedere quali sono le vittime predilette di Roger.
Mai come quest’oggi Mikhail Youzhny (nei 16 precedenti aveva vinto solamente 4 set) aveva assaporato il gusto di poter sconfiggere per la prima volta in carriera Federer. Alla fine però il russo si è dovuto arrendere per la diciassettesima volta, raggiungendo così David Ferrer, in cima alla classifica dei tennisti ad avere la peggior striscia contro l’attuale numero 3 del mondo. Anche lo spagnolo recentemente, in Canada, è andato vicino a sfatare il tabù Federer, ma evidentemente anche dal punto di vista psicologico (oltre al fattore tecnico), non è facile superare un avversario mai sconfitto in carriera (a maggior ragione se questo avversario ha vinto 19 Slam). A seguire della coppia russo-spagnola, troviamo due mancini: Jarkko Nieminen e Feliciano Lopez. Il finlandese, ex numero 13 del mondo, è stato capace di vincere una sola frazione nelle 15 sfide con Federer. Lo spagnolo invece, sotto 12-0, può vantarsi di aver messo seriamente in difficoltà lo svizzero in un’occasione, nel 2011, quando davanti al pubblico di casa a Madrid, non sfruttò un match point nel tie break del terzo, perso poi 9-7. Lo spagnolo avrà un’altra chance sabato, visto che sarà proprio l’avversario di Roger nel terzo turno del Major newyorkese. In doppia cifra anche il tedesco Kohlschreiber, sconfitto da Federer undici volte. Decisamente meno roboante è il passivo di Janko Tipsarevic, sotto 6-0 e protagonista di un memorabile match in Australia, dove Federer vinse 10-8 nel set decisivo. Sommando tutte queste vittorie, lo svizzero ha un record di 78-0.
Meritano una menzione speciale due ex campioni, che senza Federer, avrebbero potuto aggiungere tanti altri trofei nella loro già prestigiosa bacheca. Si tratta di Andy Roddick e Lleyton Hewitt, entrambi ex numeri 1 al mondo e giocatori rispettatissimi dallo svizzero, che più di una volta ha ammesso di come sia stato fondamentale per lui avere due rivali del genere ad inizio carriera. A-Rod (3-21) ha giocato ben 4 finali slam contro Roger, tra cui l’indimenticabile, soprattutto per lo statunitense, finale di Wimbledon 2009, quando Roddick fu ad un passo dal vincere per la prima volta i Championships. Particolare invece, il caso dell’australiano, vincitore di 7 dei primi 9 scontri diretti, per incassare poi un frustrante 16-2.
Chiudiamo questa carrellata con la peggior vittima italiana di Roger, Andreas Seppi. Nonostante l’altoatesino sia stato sconfitto ben tredici volte, siamo sicuri che ricordi con molto piacere l’unica vittoria ottenuta. Nel 2015 infatti, Seppi sorprese tutti eliminando nel terzo turno degli Australian Open Roger Federer, in quello che è il punto più alto della sua carriera..