Iniziano a spuntare le prime novità sulla nuova Tennis World Team Cup, che, secondo quanto riporta Reuters, dovrebbe partire da gennaio 2019. Nei primi dieci giorni della stagione, un massimo di 24 nazioni potrebbero essere le protagoniste di uno spettacolo globale per dare il bentornato al tennis. Cinque giocatori per ogni nazione in gioco, si contenderanno un ingente montepremi e 1000 punti ATP, in palio per gli atleti che usciranno imbattuti dall’evento. La competizione si terrà in diverse città dell’Australia e dell’Asia, ma nel periodo in cui si svolgono i vari tornei di preparazione (ATP 250 Brisbane, Doha, Chennai e Hopman Cup a Perth) al primo Slam dell’anno, a Melbourne.
In precedenza, la World Team Cup è nata nel 1975 e si è giocata a Düsseldorf, dal 1978 al 2012 (come riporta l’ATP), ma non offriva punti utili nel ranking e si è svolta in un periodo infelice per il calendario, solo una settimana prima dell’Open di Francia.
Se l’evento potrà tornare in calendario, per certo i big del tennis mondiale ci faranno un pensierino, dando ancora meno credito nel corso dell’anno al più importante campionato a squadre del panorama tennistico, la Coppa Davis. Di recente, è stata rifiutata la proposta per di ridurre il numero dei set, prolungando ancora l’attesa per vedere dei passi in avanti, conformi a ciò che i giocatori chiedono.
A tal proposto, il Brisbane International ha annunciato che Andy Murray ha intenzione di partecipare ancora per diversi anni ai loro eventi di inizio stagione, così da promuovere maggiormente il movimento australiano. Anche Rafael Nadal e Novak Djokovic sono stati interpellati riguardo questi progetti, quando a maggio filtrò la notizia di un ritorno della competizione.
“Ci concentriamo non su cosa hanno intenzione di fare gli altri organi, ma sul promuovere sia la Coppa Davis, sia la Coppa del Mondo di tennis a milioni di persone in oltre 120 paesi” ha detto un portavoce dell’ITF, che collaborerà con l’ATP, propenso alla reintroduzione del torneo “se la proposta potrà avere senso all’interno del calendario”. Grand Slam Board, ATP e ITF hanno discusso in questi giorni a New York e continueranno a portare avanti l’iniziativa, che potrà dare una ventata d’aria nuova al circuito, ma far passare in secondo piano (ammesso che non sia già accaduto) un evento storico e di grande spessore come la Coppa Davis.