Rafael Nadal ce l’ha fatta, come ampiamente pronosticato e pronosticabile alla vigilia della finale, a portare a Maiorca il suo terzo titolo allo US Open dopo quelli conquistati nel 2010 e nel 2013 contro Djokovic. Alla gioia del trionfo può aggiungere la soddisfazione di aver consolidato il proprio vantaggio sui suoi diretti inseguitori nella classifica ATP. Dietro di lui Roger Federer scavalca Andy Murray al secondo posto. Ecco i primi 5 del ranking con i relativi punteggi:
- Nadal 9465
- Federer 7505
- Murray 6790
- A.Zverev 4470
- Cilic 4155
Partita chiusa da qui alla fine dell’anno per la prima posizione, oppure il vecchio Maestro di Basilea – che recentemente ha iniziato una nuova collaborazione – ha ancora delle chance da giocarsi? Le possibilità teoriche ci sono, dal momento che non ha punti da difendere sino alla fine del 2017 e che disputerà, salvo ripensamenti, quattro eventi che in caso di vittoria potrebbero portargli in dote 4.000 punti: Basilea, Shanghai, Parigi-Bercy e le Finals (queste ultime possono valere al vincitore 1.500 punti). Rafa, però, di punti da difendere ne ha ben pochi (100), e sono quelli che derivano da Pechino (90) e Shanghai (10).
Tornando alla top ten, Alexander Zverev e Marin Cilic guadagnano due posizioni e il semifinalista dello US Open Pablo Carreno Busta per la prima volta in carriera raggiunge la decima posizione. A trenta punti di distanza troviamo Novak Djokovic la cui ultima volta fuori dai primi 5 risaliva al 28 maggio 2007. Altro dato “sensibile” l’uscita dalla top ten di Kei Nishikori che scende al 14esimo posto, dopo tre anni di permanenza tra i magnifici dieci. Wawrinka scivola dal 4° all’8° posto subito dietro Dominic Thiem che eguaglia così il suo best ranking. Kevin Anderson, grazie alla finale appena disputata, risale dalla 32esima alla 15esima posizione.
In casa Italia Fabio Fognini scende al 29esimo posto (-3) mentre Paolo Lorenzi sale al 38esimo (+2) e l’ottimo Thomas Fabbiano si posiziona alla 72esima piazza (+ 10), miglior posizione di sempre per lui. La pattuglia degli italiani tra i top 100 è completata da Andreas Seppi (86), Alessandro Giannessi (93) e dal rientrante Marco Cecchinato (99). Dietro di loro il più vicino all’eccellenza dei primi 100 giocatori del mondo è Stefano Travaglia al 125° posto (+ 19).
I due under 21 rivelazione del torneo, Rublev e Shapovalov, fanno uno spettacolare balzo in avanti che li porta, rispettivamente, alla 37esima e alla 51esima posizione, per entrambi la migliore della loro giovane carriera. Nella Race to Milan, comandata da Alexander Zverev e con Hyeon Chung all’ottavo posto, si segnalano il greco Stefanos Tsitsipas che, grazie alla vittoria al prestigioso challenger di Genova, guadagna 11 posizioni e si issa al 16esimo posto e soprattutto, in chiave prospettica data la giovanissima età, il canadese Felix Auger-Aliassime (19) che ha trionfato al challenger di Siviglia.
Chiudiamo con i primi 10 nella Race to London :
- Nadal
- Federer
- A. Zverev
- Thiem
- Wawrinka
- Dimitrov
- Cilic
- Carreno Busta
- Djokovic
- Querrey
Rebus sic stantibus, date le assenze già comunicate di Wawrinka e Djokovic, al momento Sam Querrey avrebbe la soddisfazione di essere presente alle finali londinesi come ottavo partecipante. Non male per un giocatore che a inizio d’anno era 31esimo.