Coppa Davis, semifinali: Goffin vs Kyrgios. Francia già in finale?
Dopo aver analizzato le due semifinali diamo ora un rapido sguardo alle sfide di play-off in programma anch’esse nel prossimo week-end e che assegneranno otto posti nel tabellone principale 2018 della Coppa Davis.
KAZAKISTAN-ARGENTINA
I campioni in carica rischiano nella ostica trasferta in terra kazaka. Certo, i padroni di casa non sono più quelli che tra il 2013 ed il 2015 raggiunsero tre volte i quarti di finale sfiorando in un paio di occasioni un clamoroso accesso alle semifinali (nel 2014 in vantaggio 2-1 in Svizzera, nel 2015 addirittura avanti 2-0 contro l’Australia sull’erba, prima di essere rimontati in entrambe le trasferte). Mikhail Kukushkin è rimasto da solo a guidare il team kazako, non c’è al più suo fianco Andrey Golubev. Ancora presente il tristemente famoso (per i nostri colori) Nedovyesov, al cui fianco ci sono i quasi sconosciuti Popko e Khabibulin. Gli argentini provano a rimanere nel World Group (sarebbero la terza nazione che da campione in carica verrebbe retrocessa, l’ultima la Svezia nel 1999) schierando la rivelazione del 2017 Diego Schwartzman, recente quartofinalista agli Us Open, e Guido Pella, mentre per il doppio Orsanic ha convocato (per la prima volta nella manifestazione) Maximo Gonzalez e Andres Molteni. Basterà lo stato di forma di Schwartzman a salvare i campioni in carica? Di certo non sarà una passeggiata di salute, argentini leggermente favoriti ma occhio al Kazakistan
Kazakistan 40% – Argentina 60%
COLOMBIA-CROAZIA
Sulla terra rossa della Plaza de Toros di Bogotá la Colombia proverà per la quarta volta in 5 anni (la quinta in assoluto) a superare una sfida di play-off e a centrare la promozione nel World Group, impresa sin qui mai riuscita ai sudamericani, battuti ad un soffio dal traguardo due volte dal Giappone (nel 2015 in casa a sorpresa) una dal Canada e una dagli Stati Uniti. L’avversario anche stavolta non sarà dei più semplici, anzi, trattandosi dei finalisti dell’edizione scorsa, i croati, capeggiati da Marin Cilic, finalista quest’anno a Wimbledon e reduce da un deludente US Open. Convocati tra i sudamericani i mitici Santiago Giraldo (recordman di vittorie in singolare per il suo paese nella manifestazione) e Alejandro Falla, lontani dalla forma migliore ma sempre pronti a dare tutto nella competizione a squadre e soprattutto davanti al pubblico amico, mentre in doppio al fianco dell’esperto Cabal dovrebbe essere schierato Alejandro Gonzalez. Tra i croati il capitano non giocatore Krajan ha invece chiamato al fianco di Marin Cilic (vista l’indisponibilità di Borna Coric) Viktor Galovic (al debutto nella competizione), il possente ed ottimo doppista Franko Skugor e Nicola Metkic. I croati sono favoriti, ma servirà un Cilic perfetto (vincendo i due singolari l’attuale nr.5 del mondo supererebbe in cima alla particolare classifica Ivan Ljubicic per numero di vittorie proprio nei singolari, 25 contro 24) perché l’impressione è che un eventuale passo falso del nr.1 ospite sarebbe letale ai fini del risultato finale.
Colombia 45% – Croazia 55%
SVIZZERA-BIELORUSSIA
Severin Luthi ormai perennemente orfano di Roger Federer e Stan Wawrinka e chiamato per il terzo anno consecutivo a sopravvivere ai play-off per evitare la serie B. Anche stavolta il sorteggio è stato alquanto benevolo con i rossocrociati, visto che in sorte è toccata la non irresistibile Bielorussia che in doppio schiererà l’inossidabile Max Mirnyi, 40 anni compiuti a luglio e che insieme al suo capitano non giocatore Vladimir Voltchkov riuscì nell’impresa nel 2004 di portare l’ex repubblica sovietica ad una storica semifinale (sconfitti poi dagli Usa) al primo anno di World Group. Tra gli svizzeri sicuro singolarista Henri Laaksonen, il secondo sarà scelto tra Marco Chiudinelli e il giovane Bellier, con il 36enne favorito sul più acerbo compagno. Tra i bielorussi in singolare probabile impiego di Gerasimov (nr. 126 ATP) e Ivashka, mentre in doppio al fianco di Mirnyi dovrebbe essere schierato Andrei Vasilevski. Svizzeri con i favori del pronostico.
Svizzera 65% – Bielorussia 35%
OLANDA-R.CECA
Una delle sfide più equilibrate del week-end si giocherà ad The Hague, in Olanda, dove sulla terra rossa indoor i padroni di casa (che tornano a giocare in casa nella manifestazione per la prima volta dal 2014) affronteranno la R.Ceca, campione nel 2012 e nel 2013. Il capitano non giocatore locale Paul Haarhuis si affida a Robin Haase come punta di diamante, insieme a lui convocati il quasi sconosciuto Griekspoor, la mancata promessa Thiemo De Bakker e il buon doppista Matwe Middelkoop (arrivato sino ai quarti di finale proprio in coppia con Robin Haase agli ultimi US Open). Sull’altra sponda assente Tomas Berdych, Navratil ha convocato Jiri Vesely, Lukas Rosol, Adam Pavlasek e il “carneade” Jebavy. Probabilmente risulterà decisivo il doppio, i cechi sono leggermente favoriti per la vittoria, ma i padroni di casa daranno l’anima per ritornare nel World Group dopo 3 anni di assenza. Piccola curiosità, la R.Ceca è avanti 5-1 nei precedenti ma l’unica vittoria dei “tulipani” risale alla prima sfida (contro l’allora Cecoslovacchia) disputata nel 1925.
Olanda 49% – R.Ceca 51%
PORTOGALLO-GERMANIA
Altra sfida davvero intrigante quella che si giocherà sulla terra rossa di Lisbona tra padroni di casa e Germania, la seconda in assoluto tra queste due nazioni, ma la prima risale addirittura al 1927. Il Portogallo (all’ottava sfida consecutiva in casa nella manifestazione) non ha mai partecipato al World Group (una sola partecipazione ai play-off nel 1994, sconfitto dalla Croazia) e l’occasione è davvero ghiotta per riuscire a conquistare lo storico traguardo. I portoghesi schierano infatti la migliore formazione possibile con Joao Sousa, Pedro Sousa, Gastao Elias e Joao Domingues, con i primi 3 noti anche a livello di circuito per le loro capacità sulla terra. I tedeschi orfani dei fratelli Zverev e di Kholschreiber, si affideranno a Jan-Lennard Struff, Cedrik Stebe, Yannick Hanfmann e Tim Puetz (gli ultimi due alla prima convocazione). L’impressione è che se i portoghesi non si faranno prendere dall’emozione sarà davvero dura per la Germania evitare dopo ben 12 anni la retrocessione in serie B. Leggera preferenza per i padroni di casa
Portogallo 55% – Germania 45%
GIAPPONE-BRASILE
Altra sfida interessante quella di Osaka, dove sul veloce il Giappone orfano di Kei Nishikori e Yoshihito Nishioka, entrambi fermi ai box per guai fisici, affronterà il Brasile. Basteranno Sugita, Uchiyama e Soeda a fermare i loro avversari sudamericani, capeggiati a loro volta da Thiago Monteiro e Guilherme Clezar, ma che in doppio schiereranno i temibili e affiatati Melo e Soares (vincitori in Davis anche dei Bryan nel 2015, 11-3 il loro bilancio nei doppi disputati nella manifestazione). È la prima sfida tra le due nazionali, la superficie (veloce) fa pendere l’ago della bilancia leggermente dalla parte dei padroni di casa, ma se risultasse decisivo alla fine il doppio, allora qualche speranza in più la potrebbero nutrire gli ospiti.
Giappone 55% – Brasile 45%
UNGHERIA-RUSSIA
Sulla terra di Budapest saranno di fronte i padroni di casa ungheresi e la Russia dei Next Gen Rublev e Khachanov, per non parlare di Daniil Medvedev. Sei i precedenti tra le due nazionali, tutti vinti dai russi (che però non vincono fuori casa nella manifestazione dal 2009), che anche in quest’occasione paiono nettamente favoriti. Balasz e Fucosvics sono due tennisti temibili sulla terra e giocando in casa daranno il massimo, ma Rublev e compagni sembrano almeno apparentemente di un’altra categoria. Da segnalare che l’Ungheria manca dal World Group dal 1996, ma anche in quest’occasione sembrano poche le speranze di spezzare il sortilegio.
Ungheria 35% – Russia 65%
CANADA-INDIA
Al Northland Coliseum di Edmonton, dove il mitico Wayne Gretzky ha dato spettacolo nell’hockey, di scena la sfida play-off tra Canada e India con i padroni di casa nettamente favoriti. Capitan Laurendeau ha convocato l’emergente Shapovalov (che dovrà farsi perdonare la clamorosa squalifica nel singolare decisivo contro la Gran Bretagna nel 1° turno di quest’anno quando colpì involontariamente con una pallata il giudice di sedia Gabas), Vasek Pospisil, Brayden Schnur (alla prima convocazione) e soprattutto l’eterno Daniel Nestor (45 anni, detentore di tutta una serie di record per il Canada) al 24° anno di presenza nella manifestazione. Pronostico apparentemente chiuso per gli indiani che si affideranno a Yuki Bambri e Ramkumar Ramanathan in singolare, mentre in doppio ci sarà l’esperto Bopanna (quarto uomo Saketh Myneni): capitano non giocatore un mito del tennis indiano, Mahesh Bhupathi. Come detto il Canada non dovrebbe avere problemi.
Canada 85% – India 15%