Le dichiarazioni dei protagonisti del tie di semifinale tra il Belgio e l’Australia
(Yves Simon, Sudpresse e Le Soir).
Belgio – Australia: due anni dopo la celebre performance contro la Gran Bretagna di Andy Murray a Gand, i Diavoli bianchi di Johan Van Herck sono chiamati a raccogliere la grande sfida contro Hewitt, Kyrgios e i “surfeurs” australiani. Goffin e Darcis si getteranno nella mischia venerdì al Palais 12 di Bruxelles, per affrontare un duello dal pronostico complicato, al cospetto della famiglia reale e di quasi 20.000 belgi.
La prima vittoria di questa semifinale di Coppa Davis è già belga (!) poiché David Goffin, n. 12 del mondo, è riuscito a presentarsi ai nastri di partenza e sconfiggere John Millman (185 ATP): “Ce l’abbiamo fatta“, si è rallegrato prima dell’incontro Maurice Joris, il medico dei miracoli della squadra belga. “David soffriva di dolori al ginocchio sinistro dopo la tournée americana ma con quattro ore di cure al giorno, e senza cortisone, siamo riusciti a rimetterlo in piedi. Abbiamo assistito a enormi progressi da lunedì. È pronto! È stato lui stesso a decidere di giocare…“.
Goffin ha quindi battuto John Millman, giustiziere di… Kyrgios allo US Open, mentre il clan belga si aspettava piuttosto di incontrare Kokkinakis, più a suo agio sulla terra battuta. “Ma John è più abituato ai grandi match in cinque set, coma ha dimostrato a New York”, aveva commentato Lleyton Hewitt. “L’obiettivo è ovviamente di stancare Goffin per batterlo…”. Non ci sono riusciti, ma potrebbero aver lasciato qualche strascico nel serbatoio del belga in vista del suo secondo singolare.
Il n. 1 belga, certo, non la pensava allo stesso modo: “Mercoledì sera ho detto a Johan che mi sentivo di dare il 100%. Millman? È una macchina… È inesauribile, ma cercherò di scardinarne i meccanismi”.
Poi, sarà la volta di Steve Darcis (n. 77) per cercare di piegare NickKyrgios (n. 20 ATP) che, dopo aver assaggiato il cioccolato belga (ne va pazzo), non ha smesso di recitare il ruolo del “bad boy”, sentendosi forse costretto a provocare il clan belga per “avvicinarsi al più grande exploit della carriera” davanti a colui che considera quasi un dio, Lleyton Hewitt. “Non conosco molto bene Darcis, ma sono certo che i miei compagni mi daranno tutte le informazioni. Ma se gioco “alla grande” (big) e servo “alla grande” (big), non devo preoccuparmi troppo”.
E Mister Coppa Davis (Darcis) ha risposto che “È vero che Kyrgios ha già battuto Federer sulla terra, ma se c’è una superficie su cui avrà forse dei dubbi è quella che avremo al Palais 12, piuttosto lenta… E io mi batterò come un guerriero“.
Per l’occasione, sono attesi quasi 8000 tifosi al giorno tra cui Re Filippo, già presente alla finale contro la Gran Bretagna a Gand nel 2015.
Traduzione di Laura Guidobaldi