Coppa Davis, Play-off World Group
KAZAKISTAN-ARGENTINA 2-1
T. Khabibulin/A. Nedovyesov b. M. Gonzalez/A. Molteni 5-7 6-4 7-5 6-4
I campioni in carica dell’Argentina rischiano la retrocessione in serie B dopo la sconfitta nel doppio odierno contro il Kazakistan. Maximo Gonzalez e Andres Molteni sono stati infatti battuti in 4 set dalla coppia locale Khabibulin/Nedovyesov. Davvero pessima la prestazione della coppia sudamericana, che ha vinto quasi per caso il primo set ma che poi ha ceduto il passo agli avversari che sicuramente (con tutti i loro difetti, tecnicamente una brutta partita) sono stati più presenti e continui durante le varie fasi della partita. Gli argentini sono stati poco efficaci al servizio, Gonzalez ha commesso degli errori grossolani sotto rete, ma soprattutto sono apparsi poco uniti come coppia. Eppure quest’anno avevano giocato solo due tornei challenger insieme ma erano arrivati in finale a Santiago del Cile ed addirittura avevano vinto a Buenos Aires. Tenendo conto dei valori in campo l’Argentina probabilmente rimane ancora favorita per la vittoria finale, ma non sarà un compito facile per Schwartzman battere domani nel primo singolare Mikhail Kukushkin, lontano nel circuito dalla sua forma migliore ma che in Davis si trasforma e dà il meglio di sé.
È un doppio molto particolare perché dei quattro in campo solo Nedovyesov (e noi italiani lo sappiamo bene) ha già giocato in Davis, sono invece debuttanti il suo compagno Khabibulin e i due argentini. Molteni serve per primo e tiene la battuta, gli fa eco dalla sponda opposta Nedovyesov. I kazaki sembrano più tonici, gli argentini soffrono non poco nei turni successivi alla battuta, salvandosi due volte ai vantaggi ma capitolando nel nono game. Molteni ci mette del suo con un doppio fallo, il break lo conquista Nedovyesov con una voleé alta. I kazaki che sin lì non avevano concesso niente stranamente si fermano sul più bello, arrivano improvvisamente tre giochi consecutivi della coppia ospite che porta incredula a casa il primo set con il punteggio di 7-5. Il secondo set segue un po’ la falsariga del primo, argentini sempre in apnea, kazaki più determinati. Il break locale arriva nel quinto game ma stavolta Nedovyesov e Khabibulin non sprecano come nel primo parziale e senza concedere nulla pareggiano i conti vincendo il set 6-4.
Il terzo set è lo specchio di tutta la partita, gratuiti da una parte e dall’altra, continui capovolgimenti di fronte, spettacolo davvero deludente. Gli argentini annullano tre palle break nei primi due turni di battuta poi come nel primo parziale centrano un po’ a sorpresa il break, favoriti da Khabibulin che nel quinto game commette due doppi falli. Ma arriva l’immediato controbreak kazako con Molteni che spedisce una voleé fuori. I kazaki continuano a spingere e addirittura mettono la testa avanti con un nuovo break nel settimo game propiziata da un paio di risposte di buon livello. Ma il livello tecnico è davvero basso ed arriva l’immediato controbreak argentino, stavolta propiziato da un turno alla battuta disastroso di Khabibulin. Sul 5 pari Gonzalez sulla rete fa un paio di clamorosi regali che i kazaki non vogliono sprecare, altro break per Khabibulin e Nedovyesov che vanno a servire per il set. La coppia di casa capitalizza l’occasione e sale due set a uno. Il match è letteralmente nelle mani dei kazaki che nella loro mediocrità sanno però cosa fare mentre gli argentini paiono spaesati. Nel quarto set non arriva la reazione dei sudamericani ed allora sono i kazaki che centrano il break nel settimo game grazie all’ennesimo doppio fallo di Molteni. L’allungo sarà definitvo, Khabibulin e Nedovyesov procedono spediti e si aggiudicano il quarto set 6-4 nel tripudio generale. Domani vedremo se vi sarà in Davis l’ennesimo miracolo kazako
GIAPPONE-BRASILE 2-0
Oggi non si è giocato ad Osaka, il doppio è stato rinviato a domani causa la pioggia che è caduta imperterrita per tutta la giornata. Domani quindi alle ore 4 italiane si ricomincerà dal doppio, poi i due singolari meteo permettendo.
SVIZZERA-BIELORUSSIA 1-2
M. Mirnyi/A. Vasilevski b. A. Bodmer/L. Margaroli 7-6(6) 7-6(4) 7-6(3)
Orfani per l’ennesima volta di Roger Federer e Stanislav Wawrinka, Luthi ed i suoi uomini sono vicini alla retrocessione in Coppa Davis. La performance negativa di Laaksonen nel primo singolare di ieri rischia infatti di aver compromesso la sfida con la Bielorussia, che oggi avvalendosi dell’esperienza di Max Mirnyi si è aggiudicata il doppio. Il recordman della Davis bielorussa (oggi ha giocato il suo 55° incontro nell’arco di 24 anni) insieme ad Andrei Vasilevski ha battuto in tre set, per la precisione tre tie break, gli esordienti Bodmer e Margaroli che hanno cercato di fare quanto era nelle loro possibilità. Alla fine ha prevalso la maggiore esperienza della coppia ospite ed il punteggio con i tre tie break sta a dimostrare proprio questo. Differenza sottilissima, ma decisiva ai fini del risultato finale. Ora toccherà proprio a Laaksonen propiziare domani la rimonta svizzera e poi eventualmente passare il testimone al veterano Chiudinelli. Impresa non impossibile ma sicuramente difficile (soprattutto visto il Laaksonen di ieri).
Si parte con i bielorussi al servizio che tengono la battuta e si procurano subito una palla break nel game successivo, ma gli svizzeri si salvano e si portano sull’1-1. La coppia ospite mostra di avere qualcosa in più ma non concretizza la superiorità, altra palla break sul 3-2 ma ancora una volta Bodmer e Margaroli la annullano. L’equilibrio regna sovrano, gli svizzeri soffrono sul 4-5 ma ai vantaggi tengono la battuta ed allora si arriva al tie break. Che segue l’andamento del set, i bielorussi scappano sul 4-2 ma gli svizzeri recuperano e si procurano un set point sul 6-5. Mirnyi e Vasilevski lo annullano e sul 7-6 sono loro a chiudere il set. Nel secondo parziale l’andamento è ancora più lineare del primo, le due coppie si equivalgono, le emozioni arrivano nel finale. Gli svizzeri si procurano una palla break che è anche set point sul 5-4 in loro favore, ma la coppia avversaria la annulla e salva il turno di battuta. Poi nel game successivo la palla break è bielorussa, ma ci pensa Margaroli e allontana la minaccia. Ancora tie break, Mirnyi e Vasilevski scappano 3-0, gli svizzeri rintuzzano l’allungo ma nel finale cedono 7-4. La coppia svizzera non riesce a rovesciare l’inerzia della partita, terzo set senza nemmeno l’ombra di una palla break, terzo tie break, dove anche stavolta i bielorussi scappano (5-0) e non si fanno più riprendere con il 7-3 finale. Bielorussia avanti 2-1 e ad un passo dal ritorno nel World Group dopo 10 anni.
CANADA – INDIA 2-1 (Vanni Gibertini)
D. Nestor/V. Pospisil b. R. Bopanna/P. Raja 7-5 7-5 5-7 6-3
Impiegano quasi tre ore i padroni di casa Vasek Pospisil e Daniel Nestor a regolare l’esperta coppia indiana formata da Rohan Bopanna e Purav Raja. Un doppio vecchio stile, giocato secondo gli schemi tradizionali della specialità ha visto prevalere il duo canadese grazie ad un solidissimo Pospisil (che era stato escluso dai singolari per preservare la sua schiena dolorante proprio per il doppio) ed una maggiore efficienza alla risposta.
Un paio di minuti dopo essersi esibito nel colpo della settimana (uno smash rovesciato da fondocampo ritornando su un pallonetto), sul 2-3 Bopanna si inguaia con due doppi falli consecutivi che concedono la prima palla break al Canada, che però non la sfrutta mettendo lungo un pallonetto di rovescio con Nestor. È il duo biancorosso ad essere sempre in vantaggio, una risposta di rovescio di Nestor ed una volée fuori di Raja regalano il set point, ma Bopanna fa buona guardia a rete e l’occasione svanisce. L’allungo decisivo arriva sul 6-5, quando Raja perde il servizio a zero grazie a tre ottime risposte dei canadesi ed un doppio fallo.
Il match è un clinic di doppio su come si risponde e su come si muove l’uomo a rete. Pospisil cede il servizio in apertura di secondo set con un doppio fallo finale, ma nel game seguente il Canada recupera il break con una controversa decisione dell’arbitro Eva Asderaki, che sul 30-40 chiama a Raja un fallo di invasione aerea per aver colpito la palla dall’altra parte della rete. Il capitano indiano Bhuphati salta dalla sedia, va su tutte le furie, si prende un warning ma la decisione rimane (secondo Hawk-Eye, la chiamata è corretta). Dopo un primo set ancorato ai servizi, ci sono quattro break consecutivi all’inizio del secondo parziale, e nessuno riesce a mettere la testa avanti nel match. Sul 5-5 l’India ha una palla per andare a servire per il set, ma il passante di rovescio di Bopanna finisce appena fuori dal corridoio. E come nel parziale precedente, è sul 6-5 che il Canada piazza la zampata vincente, grazie alla buona copertura a rete di Nestor ed alle risposte di diritto di Pospisil.
La compagine indiana, come in tutto il resto del weekend, non molla di un millimetro, continua con i propri schemi e nel terzo set va avanti di un break grazie ad un “monofallo” di Nestor, cui sul 3-3 30-40 era stato chiamato il secondo “time violation” e che quindi ha dovuto servire soltanto la seconda. Ma purtroppo per loro con un altro (l’ennesimo) doppio fallo di Raja sulla palla break il punteggio ritorna in parità sul 4-4. Un match point per i canadesi sul se ne va grazie a uno smash di Bopanna, e da quel momento c’è un parziale di 11 punti a 4 che consente all’India di conquistare il terzo set.
Ma si tratta del canto del cigno: in risposta Nestor e Pospisil continuano a pungere ed al quarto game si superano con un paio di “numeri” che consegnano loro il break decisivo al quarto game.