Dopo un match duro e atleticamente impegnativo, Timea Babos sorprende la n.1 del seeding Lucie Safarova e conquista la finale dell’International di Quebec City. Timea ha giocato un match perfetto, senza sbavature ed è riuscita a scalfire le sicurezze dell’ex top ten ceca, che ha poco da recriminare. Dopo il fantastico 2015, con la prima finale Slam raggiunta a Parigi ed il best ranking (n.5 del mondo), Safarova ha avuto dei problemi fisici (un virus intestinale l’ha addirittura costretta al ricovero ospedaliero) che hanno minato il suo percorso professionale. Lucie si è ripresa e sulle superfici veloci ha ottenuto risultati apprezzabili, ma la sconfitta di oggi rappresenta un discreto passo indietro. Babos è una tennista pericolosa, perché ad una buona difesa associa colpi violenti, che spesso non permettono una contromossa. L’ungherese ha saputo controllare sempre lo scambio ed ha tenuto un rendimento al servizio notevole, questo dato è abbastanza sorprendente se paragonato alle caratteristiche tecniche di Lucie, che è un’ottima ribattitrice.
Il primo parziale è on serve e al servizio si concede poco, poi Timea riesce nel dodicesimo game a conquistare un set point, ma il pericolo viene respinto dalla ceca. Il tiebreak è vibrante, la magiara impiega 10 punti e altre 5 occasioni prima di aggiudicarsi il parziale e fare corsa di testa. Il secondo atto ha lo stesso tema tattico, ma Safarova appare meno reattiva e impatta male con il diritto, che diventa “ballerino”. Babos gioca facile, prende pochi rischi e si mantiene attaccata al punteggio. Anzi la magiara fa di più, conquista il primo break dell’incontro nel settimo gioco e praticamente chiude qui la pratica. Per Timea arriva la sesta finale in carriera, mentre per la ceca l’ennesima delusione degli ultimi due anni.
Nell’altra semifinale c’è il successo della belga Van Uytvanck, che sorprende la tedesca Maria alla sua prima semifinale a livello WTA della carriera. Una vittoria abbastanza comoda in cui ha prevalso il maggior talento individuale di Alison, che con il combinato disposto servizio-dritto ha comandato le operazioni fin dai primi game.
La teutonica ha provato a variare angoli, rotazioni e velocità, ma c’è stato poco da fare, perché la n.7 del seeding è sempre riuscita a trovare la giusta contromisura. Tatticamente la “rossa” è scaltra, in quanto cerca la rete al momento giusto e spinge sul rovescio della tedesca, il quale è certamente un colpo delizioso ma falloso. Perso il primo parziale, Maria ha provato a reagire, infatti si conquista una palla break, tuttavia ai nervi non è seguita la rimonta tecnica, che è stata evitata dalla pazienza e dall’attenzione della 23enne delle Fiandre. La belga raggiunge la sua seconda finale in carriera a livello WTA, con un titolo vinto nel 2013 sul sintetico di Taipei. Per la trentenne tedesca la soddisfazione di aver raggiunto la semifinale e di ritoccare il suo best ranking, da lunedì dovrebbe arrivare a ridosso della 50esima posizione.
Risultati :
[7] A. Van Uytvanck b. [4] T. Maria 6-1 6-2
[3] T. Babos b. [1] L. Safarova 7-6(8) 6-4