Nubi nere si addensano sul boss della Federazione francese Bernard Giudicelli. Il cinquantanovenne massimo dirigente del tennis transalpino pochi minuti fa è stato condannato in primo grado da una sentenza del tribunale di Lione, che lo ha riconosciuto colpevole di aver diffamato l’ex giocatore e attuale dirigente sportivo Gilles Moretton. Durante una conferenza stampa tenuta lo scorso 5 marzo a Chambon-Sur-Lignon, Giudicelli aveva espresso pesanti perplessità circa la candidatura avanzata da Moretton alla presidenza dell’AURA, la lega che governa 1000 circoli e oltre 130.000 tesserati nella macroregione Alvernia-Delfinato-Lyonnais.
Il presidente della FFT aveva apertamente accusato l’ex numero 80 del ranking ATP di aver essersi servito della propria posizione privilegiata e delle conoscenze vantate nell’ambiente al fine di costituire un consorzio atto a rastrellare i biglietti per assistere all’edizione 2011 del Roland Garros; biglietti che il “cartello” avrebbe successivamente rivenduto a un costo dieci volte superiore rispetto al loro valore originario. “Non posso accettare che chi abbia violato regole così semplici ambisca a un ruolo così importante” – aveva declamato Giudicelli. “Il tennis francese non ha bisogno di essere guidato da ex giocatori dalla dubbia morale, ma da dirigenti di alto livello“.
Ne era seguita la reazione di Moretton, che aveva denunciato per diffamazione il capo dell’organo di governo del tennis d’oltralpe, in effetti condannato oggi in primo grado al pagamento di una multa da 10.000 euro e a versarne altri 5.000 a titolo di risarcimento danni, oltre a 2.500 euro di spese legali, per una sentenza che ha soddisfatto in modo pedissequo le richieste del procuratore. Come ampiamente prevedibile, attraverso una nota apparsa sul sito ufficiale della FFT, Giudicelli ha già annunciato di voler presentare appello, ribadendo che la veridicità delle dichiarazioni oggetto della lite non è in discussione. Una certa soddisfazione trapela invece dalle parole dell’avvocato di Moretton, Alain Jakubowicz: “Quello che ha fatto Giudicelli è vergognoso e disonorevole, spero e penso che la Federazione trarrà le giuste conclusioni da questa vicenda“.
Tempi bui, insomma, per il presidente della Federazione francese, tutt’ora impegnato in un’altra battaglia legale dopo le accuse di favoreggiamento rivoltegli dal tribunale di Bastia per la costruzione di un centro sportivo in Corsica. L’inizio del processo è previsto per il gennaio 2018.