Tempi felici per il tennis sul grande schermo, dopo la notizia della prossima uscita di “Borg vs McEnroe” (9 novembre 2017) arriverà il 19 ottobre anche “La battaglia dei sessi”. La pellicola racconta lo storico incontro (1973) tra un uomo, Bobby Riggs, e una donna, Billie Jean King. Nei panni di Riggs ci sarà Steve Carell mentre in quella della leggenda Billie Jean King la fresca vincitrice dell’oscar (con La La Land) Emma Stone.
L’incontro, quello reale, si giocò il 20 settembre 1973 all’Astrodomo di Houston in Texas, con un premio di 100 mila dollari per il vincitore, dopo che Riggs era già sceso in campo contro la trentenne Margaret Court (vinse 6-2 6-1 in cinquantasette minuti). Giocare contro King, all’epoca, era un obiettivo dichiarato di Riggs che riuscì a mettere in atto dopo fiumi di offese verso le donne in varie conferenze stampa. Offese che portarono la paladina femminista Billie Jean King ad accettare di scendere in campo contro chi offendeva la dignità del gentil sesso. Riggs, forte della vittoria su Margaret Court (datata 13 maggio 1973), dovette però ricredersi perché quel 20 settembre subì un secco tre set a zero (6-4 6-3 6-3) dall’allora numero uno del mondo.
Recentemente Emma Stone e Billie Jean King hanno assistito insieme alla finale degli US Open, uno dei rari momenti di tennis nella vita dell’attrice americana: “Onestamente è la prima volta che mi affaccio al mondo del tennis – ha detto in sede di presentazione la Stone – durante la finale degli US Open sono rimasta strabiliata dal numero di persone presenti allo stadio. Sono davvero lontanissima da questo mondo, a stento so chi è Federer. Per il film ho dovuto imparare qualche fondamentale ma per la gran parte del tempo abbiamo usato trucchi di cinepresa e controfigure per rendere la faccenda un minimo realistica. Non ho mai palleggiato con Billie Jean, non oserei mai!”. L’attrice inoltre, al contrario di Carell, ha potuto incontrare la protagonista della storia vera: “Billie Jean ci ha fatto da consulente, ma molto discretamente. Ci ha aiutato sui dettagli storici della trama. Averla accanto ti trasmette tutto il suo carisma, una donna simpatica, spiritosa e piena di energia. La sua figura ha fatto molto per la nostra società e penso che chiunque debba ringraziarla”.
Un commento su Riggs, defunto nel 1995, è arrivato dallo stesso Carell: “Non ho mai conosciuto Riggs, all’epoca dell’incontro avevo però 11 anni e ricordo bene tutto il trambusto che misero in scena, sembrava la preparazione a un match di pugilato. Da quel che ho scoperto Riggs era uno sbruffone, buffone e showman, un vero rompiscatole. Ho letto però che dopo il match con King cambiò molto, quella partita lo ha emancipato. Ha accettato la sconfitta e altri come lui, bianchi e conservatori, non ne sarebbero stati capaci”.