Nel day 2 al Toray Pan Pacific Open si è esaurito il programma del primo turno. Dagli ottavi entrano adesso in scena le prime quattro teste di serie, che hanno beneficiato di un bye. A conquistarsi l’incrocio con Garbine Muguruza è Monica Puig, che un anno fa da queste parti si spinse fino ai quarti. La campionessa di Rio viene fuori in rimonta contro la qualificata Hsieh grazie all’incidenza del servizio e alla maggior pesantezza dei colpi, dopo aver regalato il primo set con una serie infinita di errori. Occhio, perché l’unico precedente tra la portoricana (oggi 70 del ranking) e la numero uno del mondo risale proprio al torneo olimpico dove Puig gioco la partita perfetta lasciando a Garbine solo due game. Nello stesso angolo di tabellone è agevole l’impatto con il torneo di Caroline Garcia, diventata ultima testa di serie dopo il forfait di Radwanska. L’ostacolo Sasnovich (lucky loser) viene superato in due set dalla numero 20 del mondo che dovrà adesso ribaltare il fattore campo – ma non i pronostici – di fronte alla wild card Kurumi Nara, unica giapponese rimasta in corsa. In proiezione, ci sarebbe un quarto di finale tutt’altro che banale con Muguruza.
Shelby Rogers ha bisogno di quasi due ore per venire a capo dell’altra wild card casalinga Risa Ozaki. Avanti agevolmente di un set, l’americana rischia di inciampare nel secondo quando salta del tutto la coerenza dei turni di servizio (ben otto break totali). Ha la meglio al tie break e si guadagna l’ottavo di finale contro la campionessa uscente e numero sei del mondo Wozniacki, ancora alla ricerca di un trofeo dopo sei finali perse in stagione.
Il sorteggio ha regalato una doppia sfida di confine a Katerina Siniakova. La ceca, numero 50 WTA, ribalta lo svantaggio di un set contro Cepelova e si troverà di fronte al secondo turno la versione più brillante di Dominika Cibulkova (numero 5 del seeding), che nei due set contro Suarez Navarro ha messo in mostra momenti del suo miglior tennis. La slovacca, lucida nelle letture, costruisce il successo del primo set attaccando sul rovescio di Carlita e replica l’allungo nel secondo parziale appoggiandosi sull’efficacia in risposta e sul servizio.
Avanza anche Pavlyuchenkova, che d’esperienza indirizza a proprio favore l’inerzia del match dopo aver lasciato il primo set a Cici Bellis. La russa se la vedrà con Wang, killer al primo turno del fantasma di Mladenovic, sfida che si affaccia su un quarto di finale con Johanna Konta. La britannica, testa di serie numero quattro, troverà Barbora Strykova che ha avuto bisogno di un doppio tie break per venire a capo di Rybarikova nell’ennesimo derby ceco-slovacco. Nella parte bassa del tabellone la rediviva Kerber, dopo aver vendicato lo sgarbo di Naomi Osaka agli Us Open, troverà Daria Kasatkina con cui è sotto 1-2 nei precedenti (ma ha perso entrambe le sfide di questa stagione). La numero quattro di Russia (e 20 del ranking) ha avuto bisogno di un’ora e 38 minuti per superare in tre set la qualificata Madison Brangle.
Il cemento di Tokyo sorride ancora a Magda Linette, anche lei proveniente dalle qualificazioni dopo il torneo International e un anno fa ai quarti di finale del Premier. La polacca, 74 del ranking, perde il primo set da Gavrilova in una sfida inedita ma esce alla distanza delle due ore e venti minuti fino al tie break del terzo, buttato via dall’australiana nei suoi turni di servizio. Agli ottavi con Karolina Pliskova – fresca di divorzio dal coach Kotyza – si riproporrà la sfida andata in scena il 28 agosto agli Us Open, quando la ceca lasciò all’avversaria soltanto tre game.
Risultati:
A. Pavlyuchenkova b. C. Bellis 4-6 6-0 6-4
D. Kasatkina b. [Q] M. Brangle 3-6 6-2 6-4
[9] C. Garcia b. [LL] A. Sasnovich 6-4 6-3
M. Puig b. [Q] S.W. Hsieh 2-6 6-1 6-1
[Q] M. Linette b. D. Gavrilova 2-6 6-0 7-6(3)
[5] D. Cibulkova b. C. Suarez Navarro 6-3 6-3
S. Rogers b. [WC] R. Ozaki 6-2 7-6(5)
K. Siniakova b. [Q] J. Cepelova 1-6 6-3 6-4
B. Strycova b. M. Rybarikova 7-6(4) 7-6(2)
Pietro Scognamiglio