Lotta come un leone Thomas Fabbiano e grazie a questa sua caparbietà sconfigge in due set Daniil Medvedev, numero 62 del mondo. In entrambe le partite il ventottenne italiano si porta in vantaggio e se nella prima è bravo a prendersi il tie-break, nella seconda frazione Thomas dilapida un vantaggio di due break, ma è bravo a rimanere concentrato nel momento di maggiore difficoltà. Dopo il terzo turno raggiunto a New York altro passo in avanti nella sua crescita ad alti livelli, mentre per Medvedev pessima prestazione evidenziata dal suo continuo scagliare la sua racchetta per terra, che denotano un caratterino non proprio ancora lucido quando serve.
Inizio folgorante per il tennista pugliese, nei primi 3 game perde solo un punto, prendendosi un break a zero e vola ben presto sul 3 a 0. Thomas copre benissimo il campo e quando può si presenta anche a rete per chiudere il punto. Medvedev ben presto mostra segna di nervosismo che lo portano già nel quinto a gioco a buttare la racchetta per terra. Fabbiano ha una ghiotta occasione per allungare nel sesto game con tre palle break consecutive e un’altra sempre nello stesso gioco, ma non riesce a coglierne nessuna; Medvedev, scampato il pericolo, inizia ad essere più incisivo e recupera il break riportando il set in parità sul 4 a 4. I due giocatori non perdono più il servizio, epilogo naturale è dunque il tie-break: il nostro connazionale conduce 4 a 2, commette un sanguinoso doppio fallo facendosi riprendere sul 4 pari, ma il russo restituisce il favore con un altro doppio fallo, che permette a Fabbiano di avere due set point a disposizione. Ne basta uno e Thomas si aggiudica il primo set al tie-break. Medvedev, nervosissimo, scaglia per 3 volte in pochi minuti la sua racchetta per terra, non riuscendo a capacitarsi dei suoi continui errori (28 i non forzati al termine della prima frazione contro i 13 del nativo di Grottaglie).
Nel secondo set Fabbiano strappa nel primo gioco la battuta al ventenne di Mosca, mantiene i suoi turni al servizio senza concedere occasioni fino al 5-2 30-0 in suo favore: al momento di chiudere la contesa il numero 70 ATP trema e si fa rimontare addirittura fino al 5 pari. Sembra che l’oppurtinità svanita possa essere pagata cara, invece ancora Thomas estrae dal cilindro un altro break nell’undicesimo gioco che lo porta a servire per la terza volta per il match con un Medvedev sempre più frustrato (ne fa le spese di nuovo la racchetta). Il nostro connazionale questa volta non sbaglia, si aggiudica 7-5 il secondo parziale e finalmente può esultare per questa importante vittoria, deve attendere qualche secondo in più il suo avversario a rete, perché il Next-Gen nuovamente lancia via la racchetta con violenza. Per Fabbiano al prossimo turno ci sarà Jan-Lennard Struff (nessun precedente).
Il tedesco, numero 8 del seeding, vince in rimonta contro Borna Coric, giocatore numero 56 in classifica mondiale con l’obiettivo di qualificarsi per le prossime Next Gen ATP Finals di Milano. Il ventenne croato nel primo parziale toglie per due volte il servizio all’avversario, aggiudicandoselo per 6-3. Struff non ci sta e la reazione si fa sentire nella seconda partita, quando già nel primo gioco si prende un break e poi, con un perentorio 6-2, rimanda tutto al terzo set. Il ventisettenne numero 54 del mondo nel terzo gioco coglie il break che risulterà essere decisivo: al servizio non concede più nulla e nel decimo gioco chiude per 6-4 al primo match point a disposizione. Nel primo match di giornata valevole per il secondo turno, Damir Dzumhur, giustiziere di Paolo Lorenzi due giorni fa e recente finalista a Winston-Salem, sconfigge in due set il cipriota Marcos Baghdatis, numero 122 del mondo. Il bosniaco conquista l’unico break del parziale nel decimo game, che gli vale cosi il 6-4 della prima partita. Dzumhur anche nel secondo set si porta in vantaggio, ma il 32enne veterano del circuito prima recupera il break, poi perde nuovamente il servizio mandando Dzumhur a servire per il match sul 5-3, infine riesce a risalire fino ad arrivare al tie-break: qui il numero 55 ATP si procura due match point sul 6-4 e alla prima occasione chiude la pratica, accedendo cosi ai quarti di finale.
Chiude il programma un altro incontro di secondo turno con la sorpresa del britannico Liam Broady, numero 242 del mondo e proveniente dalle qualificazioni che, dopo aver superato ieri Gulbis, batte anche Adrian Mannarino, testa di serie numero 4 del torneo. Il giocatore francese – che pur non scendendo in campo ha fatto parte lo scorso weekend della squadra che ha centrato la finale di Coppa Davis – si prende due break di vantaggio nel primo parziale e va a concluderlo senza problemi con il punteggio di 6-2. Nella seconda frazione ancora Mannarino parte bene, mettendo decisamente il match in discesa, ma si rilassa troppo in fretta perché Broady prima gli ruba la battuta, poi nel decimo game trova un nuovo break che gli vale il 6-4 con cui si guadagna il terzo set. Da qui Mannarino esce dalla partita, consegnandosi letteralmente a Broady, il quale vince il terzo set addirittura con un bagel. Nei quarti di finale troverà Dzumhur.
Risultati:
Secondo turno
D. Dzumhur b. M. Baghdatis 6-4 7-6(4)
[Q] L. Broady b. [4] A. Mannarino 2-6 6-4 6-0
Primo turno
R. Dutra Silva b. [LL] R. Albot 2-6 6-2 6-2
G. Pella b. D. Lajovic 7-6(4) 6-3
[8] J. Struff b. B. Coric 3-6 6-2 6-4
T. Fabbiano b. D. Medvedev 7-6(4) 7-5
J. Sousa b. [WC] E. Donskoy 7-6(2) 6-3
Michele Trabace