Un giovedì dove il tennis non è certo mancato per chi si trovasse a Metz, quest’oggi. L’Open della Mosella, uno dei primi appuntamenti indoor dell’autunno appena iniziato, ha visto sul tappeto di gioco molte teste di serie del tabellone di singolare.
Si comincia con Gilles Muller, quarta testa di serie che tanti di voi ricorderanno come uno degli exploit del 2017 sui campi di Church road. Oggi al di là della rete non c’è il recente vincitore US Open, Nadal, bensì il georgiano Basilashvili, meno famoso ma non certo “morbido”. Un primo set equilibrato fino al nono gioco, dove un passaggio a vuoto al servizio del lussemburghese gli costa il primo set: 6-4. Il giocatore dell’est non molla la presa, mette pressione al gigante del Benelux, che prima si salva nel secondo gioco annullando due palle break, ma sul 4 pari cede il servizio ed il match. Basilashvili agguanta così i quarti e estromette uno dei maggiori indiziati alla vittoria finale.
Il secondo match di giornata mette in scena un derby tra due transalpini, Mahut e De Schepper. Il primo lo conosciamo bene dalle sue doti in doppio e da quella epica partita contro Isner; il secondo è in tabellone come lucky loser. E’ il più indietro in classifica (de Schepper è alla casella 181 questa settimana) a partire meglio: sorprende Mahut nel terzo gioco strappando a zero il servizio e ciò gli permette di aggiudicarsi il primo set. Il mancino gioca bene e non disdegna nel prendere la rete, di contro Mahut non legge a dovere le battute avversarie. Mahut se la vede grigia anche nel secondo set: annulla una pericolosa palla break sull’1 pari, si salva ancora sul 4-5, ma capitola cedendo il servizio sul 5 pari. De Schepper così ringrazia e risolve la partita, accedendo ai quarti, dove sfiderà Mischa Zverev.
Pratica sbrigata assai velocemente invece per Benoit Paire. Il francese accreditato della testa di serie numero 7 spazza via lo spagnolo Granollers; un dominio totale per il galletto transalpino, che breakka l’avversario ben cinque volte, con percentuali molto buone al servizio, spegnendo le velleità iberiche sulle uniche due palle break concesse. 6-1 6-2 e quarti raggiunti dove attende Goffin.
Ed eccola qui, la sorpresa forse più grande di oggi. Lucas Pouille, tre del seeding e 22 al mondo esce di scena per mano del romeno Copil, abdicando così al titolo. Un incontro dove il giocatore di Arad ha spinto a tutta, mostrando ottimi colpi e propensione all’attacco. Pouille poco illuminato oggi, sebbene abbia ceduto solo dopo due set lottati. Primo set dove è il servizio ad essere il protagonista, e il primo ad essere in pericolo è proprio il romeno, che salva due palle break, strette parenti di due set point sul 5-4 Pouille. Nel tie break è il francese a portarsi avanti 3-2, ma Copil recupera e chiude 7-4. Secondo set col romeno che salva subito una prima palla break, poi è lui a portarsi avanti fino al 4-1. La reazione del francese non si fa attendere: impatta sul 4 pari, salva tre match point e trascina l’incontro al tie break, che è davvero equilibrato. A spuntarla però è Copil, che chiude set e match dopo 90 minuti.
L’ultimo incontro è quello tra Goffin (2) e Almagro, due che non hanno bisogno certo di molte presentazioni. Sfida numero sei tra i due, in vantaggio il murciano. Il trentaduenne spagnolo, fuori dai cento, parte col piglio giusto e tiene agevolmente il servizio, mentre il pollicino belga ha più grattacapi. Goffin non sfigura, ma è lui a concedere e a perdere la battuta alla seconda occasione. Almagro ringrazia e chiude il primo set 6-3. Seconda partita che vede Goffin partire spedito: breakka lo spagnolo e si porta sul 3-0. Reazione di Almagro che recupera il break, ma lo riperde immediatamente, con Goffin che si invola e chiude il set 6-3. L’ultimo determinante set inizia col belga che ricomincia come aveva terminato: ottiene il break, portandosi 3-1. Se prima i colpi di Almagro andavano a segno filanti, ora Goffin riprende tutto facendo perdere il filo allo spagnolo, che col suo tennis non certo da percentuale è costretto a forzare troppo. Goffin raccoglie gli errori come una formichina, e conquista l’incontro dopo un errore di dritto di Almagro. Buona vittoria del belga, che se la vedrà con Paire.
Sul campo 1, apre il programma Denis Istomin opposto al lucky loser tedesco Maden, 186 ATP. Match che sulla carta appare scontato, e il campo non sovverte almeno per il primo set. La pesantezza di palla, gli angoli e le accelerazioni dell’uzbeko sfiancano il 27enne tedesco, che subisce il break al quarto gioco. Primo set che si conclude piuttosto rapidamente per 6-3. Istomin procede in scioltezza, un altro break immediato nel primo gioco del secondo parziale sembra indirizzare l’incontro, ma Maden reagisce e impatta sul 3-3 sull’unica palla break concessa da Istomin. Il secondo set finisce al tie break, ed il vincitore è il meno quotato che lo conquista per 8 punti a 6. Il tedesco ora ci crede e strappa subito il servizio all’uzbeko, di certo sorpreso dal ritorno dell’avversario. Maden prova a scappare, ma Istomin lo breakka sul 4-3 e passa a condurre nel set decisivo. L’epilogo sarà deciso da un secondo tie: stavolta a prevalere è il più esperto tra i due, trionfando dopo più di due ore di match. Ai quarti Istomin sfiderà Basilashvili.
Negli altri match, Mischa Zverev (5) liquida Laaksonen in due rapidi parziali in una partita saldamente in mano al fratellone di Sasha fin dal primo quindici. Il trentenne tedesco sfiderà De Schepper.
Risultati:
[2] D. Goffin vs. N. Almagro 3-6 6-3 6-3
N. Basilashvili b. [4] G. Muller 6-4 6-4
D. Istomin b. [LL] Y. Maden 6-3 6-7 (8) 7-6(0)
[LL] K. De Schepper b. [WC] N. Mahut 6-4 7-5
[7] B. Paire b. M. Granollers 6-1 6-2
[5] M. Zverev b. H. Laaksonen 6-4 6-4
M. Copil b. [3] L. Pouille 7-6 (4) 7-6 (6)
Corrado Boscolo