[3] F. Fognini b. [1] R. Bautista Agut 2-6 7-6(7) 7-6(5)
Il giorno delle semifinali del torneo russo assomiglia tanto al venerdì di Winston-Salem. Tre giocatori su quattro in programma oggi, hanno raggiunto la semi anche nel North Carolina. Dzumhur, Bautista Agust e Struff sono di nuovo protagonisti, con Fabio Fognini a completare il quartetto.
Fabio Fognini è tornato a sorridere. Giocherà la seconda finale in carriera nell’ATP 250 di San Pietroburgo e proverà a conquistare il suo sesto successo nel Tour maggiore alla sua quattordicesima finale, la seconda dell’anno dopo quello vinta a Gstaad. Ha annullato due match point nel secondo set a Roberto Bautista Agut, numero uno del seeding, per poi avere la meglio nel tie-break decisivo. Per lo spagnolo è stata una partita tutt’altro che impeccabile, falloso nei momenti decisivi dell’incontro. Fabio ha invece giocato un primo set pessimo, ma nel secondo e nel terzo ha ribaltato la partita, imponendosi con grande solidità e caparbietà. È per lui la sesta vittoria in otto confronti contro Bautista, la seconda dell’anno dopo quella in rimonta a Gstaad.
L’azzurro regge bene il palleggio in apertura di match e ha pochi problemi nel tenere la battuta, manovrando il gioco soprattutto dal lato destro. Poi, sotto 3-2, chiama il fisioterapista per un consulto e dal game successivo non trova più il campo. Cede a 15 la battuta e poi perde più volte il dritto. Sotto 2-5, lascia andare il set, che finisce rapidamente nelle mani dell’iberico, in meno di mezz’ora. L’equilibrio si è spezzato in men che non si dica. Quando Fognini decide che non si gioca, così è (in senso negativo, ma anche positivo, ahinoi). È proprio Fabio che sembra avere qualcosa in più in avvio di secondo set, ma è solo un’illusione. Un altro game giocato male dal ligure consente al giocatore di Castellon de la Plana di andare avanti di un break. Fognini è bravo a giocarsi bene i primi due punti e Bautista, sotto pressione, inizia a commettere errori gratuiti, che fruttano il controbreak all’azzurro. Il match cambia leggermente copione, ora i turni di servizio di Fognini, il quale si dimostra anche abbastanza solido da far sbagliare più spesso del solito lo spagnolo. Sotto 5-4 e 6-5, Fabio tira su due game di livello per portarsi al tie break, che inizia alla grande per entrambi, con dritti e stop volley vincenti. Dopo uno scambio di mini-break, l’italiano commette un grave errore di rovescio, accompagnato da una pallata verso il tetto del centrale. Bautista ha match point, ma manda in rete un rovescio banale, poi Fognini ne annulla un secondo con la battuta. Sull’8-7, lo spagnolo spedisce in rete un altro dritto e il secondo set è tricolore. Si va al terzo.
Anche nel parziale decisivo è l’italiano a partire meglio, ma anche a causa di due facili passanti sbagliati non riesce a strappare il servizio a Bautista, che annulla palla break e pareggia i conti. E’ comunque il Fognini che vorremmo vedere sempre, che gioca in maniera concreta e continua, riuscendo spesso a verticalizzare il gioco. Entrambi servono piuttosto bene per tutto il set e concedono le briciole al giocatore in risposta. Il tie break è la conclusione perfetta del terzo set, anche la migliore che Fognini avrebbe potuto augurarsi un’ora fa. Tutti e due continuano a giocare a braccio sciolto. Il primo a mettere il naso avanti è lo spagnolo. Fogna di forza recupera, ma un suo doppio fallo manda Bautista sul 5-3. Sembra finita, ma poi arrivano due ottimi punti in serie per il ligure, che poi chiude alla prima chance il tie break, 7 punti a 5. Braccia al cielo per Fabio, che domani proverà a prendersi il titolo di zar che gli è sfuggito nel 2012 contro Klizan.
Tutte le finali di Fabio Fognini
- 2012 Bucarest – G. Simon b. F. Fognini 6-4 6-3
- 2012 S. Pietroburgo – M. Klizan b. F. Fognini 6-2 6-3
- 2013 Stoccarda – F. Fognini b. P. Kohlschreiber 5-7 6-4 6-4
- 2013 Amburgo – F. Fognini b. F. Delbonis 4-6 7-6(8) 6-2
- 2013 Umago – T. Robredo b. F. Fognini 6-0 6-3
- 2014 Vina del Mar – F. Fognini b. L. Mayer 6-2 6-4
- 2014 Buenos Aires – D. Ferrer b. F. Fognini 6-4 6-3
- 2014 Monaco di Baviera – M. Klizan b. F. Fognini 6-2 1-6 6-2
- 2015 Rio de Janeiro – D. Ferrer b. F. Fognini 6-2 6-3
- 2015 Amburgo – R. Nadal b. F. Fognini 7-5 7-5
- 2016 Umago – F. Fognini b. A. Martin 6-4 6-1
- 2016 Mosca – P. Carreno Busta b. F. Fognini 4-6 6-3 6-2
- 2017 Gstaad – F. Fognini b. Y. Hanfmann 6-4 7-5
D. Dzumhur b. [8] J. Struff 6-3 7-5
Nella prima semifinale, si sfidavano due giocatori separati da una sola posizione in classifica generale, Damir Dzumhur e Struff. Una posizione che ha però permesso a Jan-Leonard di essere l’ottava testa di serie e ha tagliato fuori il bosniaco. Nel loro primo confronto diretto, Dzumhur ha avuto la meglio in due set e ha operato il sorpasso in classifica generale, in cui ora occuperà da lunedì almeno la 43esima posizione (nuovo best ranking). Soprattutto disputerà la seconda finale dell’anno, ancora alla caccia del primo titolo ATP, sia per lui che per la Bosnia-Herzegovina.
Il primo set svolta dopo un intenso sesto gioco, in cui Dzumhur tiene la battuta ai vantaggi e poi opera un break decisivo subito dopo. Troppo deficitaria la difesa della seconda palla per Struff, che lo fa entrare in scambi in cui il bosniaco tiene molto meglio di lui il campo. Con un secondo break, Damir chiude un primo parziale molto rapido e ben giocato, 6-3. Ma nel secondo set, non entra in campo con la stessa convinzione e un doppio fallo concede a Struff di passare a condurre col break. Subito innervosito dal momento no, Dzumhur prova a rimettere a posto la situazione, annulla due palle dello 0-2 e recupera lo svantaggio. Poco dopo il tedesco, in rottura prolungata, cede la battuta e manda avanti Damir di un set e un break. Però, quando sembra ormai tutto già deciso, il bosniaco ha un altro buco di concentrazione e cede a zero la battuta, perdendo le staffe. Ma oggi Jan-Leonard può dire la sua solo in questi frangenti, in cui il suo avversario perde un po’ la bussola. Dopo aver mancato una palla break, Dzumhur potrebbe arrivare a match point già nel decimo game, ma si incarta sul più bello. Poi supera un complicato turno al servizio e nel dodicesimo gioco acchiappa la vittoria alla prima occasione. 80 minuti piuttosto buoni del nuovo numero 43 ATP, in coda a un’estate in cui si è tolto parecchie soddisfazioni e chissà se domani potrà festeggiare un altro importante traguardo nella sua carriera.
Risultati:
D. Dzumhur b. [8] J. Struff 6-3 7-5
[3] F. Fognini b. [1] R. Bautista Agut 2-6 7-6(7) 7-6(5)