Ci ha provato Rafa Nadal a toglierselo di mezzo una volte per tutte quel maledetto svizzerotto, saltandogli in braccio con un balzo felino con il chiaro intento di spezzargli la schiena dopo il punto decisivo. Chissà se avrà raggiunto il suo scopo..lo scopriremo nelle prossime settimane. Intanto in quel di Praga “È tutto molto bello” come direbbe il mitico Bruno Pizzul, splendida atmosfera, campioni di oggi di ieri e dell’altroieri in una festa del tennis ai livelli più alti. McEnroe che fa il McEnroe e prende in giro il Direttore in conferenza stampa, Borg che fa il capitano non parlatore, tanto decide tutto Roger.
Il problema è che la situazione ci sta un po’ sfuggendo di mano. Passi che i due del #FedalUtd abbiano speso il weekend ad abbracciarsi, baciarsi e accarezzarsi oltre che lanciarsi frasi e sguardi d’amore. Ma poi siamo stati inondati da “Ecco il momento che tutto gli appassionati del mondo stavano aspettando” oppure “Per la prima volta nella mia vita ho tifato anche per Nadal” e via così “Adesso uno slam di doppio insieme” e “Che meraviglia, che coppia” “Leggende viventi” “Un’immagine celestiale vederli dalla stessa parte del campo”. Il tutto per un doppio in un’esibizione contro due onesti giocatori. Ci sarà un tennis anche dopo Federer e Nadal, non sarà lo stesso tennis e non avremo lo stesso spettacolo e le stesse emozioni. Ma almeno ci libereremo di tutta questa melensa retorica e dello stuolo degli ultras.
Che poi alla fine questa Laver Cup sarebbe anche un’idea molto molto carina, solo che hanno scelto un momento storico poco felice per il resto del Mondo. Con Wawrinka, Murray e Djokovic sani sai che divertimento per gli altri. Invece con un Nadal brasiliano e un Murray americano magari ci si sarebbe divertirti.
Il migliore del resto del mondo in fondo è Kyrgios, che è un pagliaccio, un capopopolo, un burlone intrattenitore a cui piace tanto apparire come quello al quale del tennis non frega nulla. Poi piange lacrime amare dopo aver perso un match tirato contro Federer e forse forse ci lascia intravedere la speranza che un giorno rinsavirà e capirà che fare quello che hanno fatto Federer e Nadal per quindici anni, anche magari solo per 2-3 anni in fondo può essere divertente e appagante.
Per fortuna ci sono anche i veri professionisti che pensano a giocare a tennis sul serio senza distrazioni e senza fronzoli. Stiamo parlando ovviamente del Fabione nazionale (7) che ha sbaragliato la concorrenza in terra cosacca prima di arrendersi ai malanni. Purtroppo però non possiamo parlare bene di Fognini, perché come saprete non si può criticare Fogna per le sue follie e poi parlarne bene quando ottiene buoni risultati in campo senza essere accusati di salire e scendere dal carro. Ce ne faremo una ragione.
Come se la farà Caroline Wozniaki che ha finalmente vinto una finale ma non possiamo darle il voto. Perché il finale lo avevamo già scritto e recitava così. Abbiamo dato un solo voto. A Fognini e pure positivo. Stiamo invecchiando, forse è ora di andare in pensione come Federer e Nadal.