La direttrice della federazione tennis americana, Stacey Allaster, sembrerebbe intenzionata ad inserire il coaching nei prossimi US Open anche nel tabellone di singolare e doppio maschile e femminile, mentre quest’anno era presente solo nel torneo juniores e nelle qualificazioni. Potrebbe essere una svolta per il tennis, ma non tutti sono favorevoli alle eventuali innovazioni, primo fra tutti Patrick Mouratoglou.
“Non voglio che inizi a pensare che abbia bisogno di qualcuno per far girare il match quando è nei guai. Negli ultimi 20 anni lo ha fatto meglio di qualunque altra”, ha dichiarato Mouratoglou su Reuters a proposito di Serena Williams. L’allenatore della 23 volte campionessa Slam ha proseguito dicendo: “Immagina che il tuo giocatore abbia il miglior dritto al mondo e tu gli dai consigli tecnici sul dritto, potrebbero pensare che non è così forte e può condizionarsi. Quando è perfetto, meglio non toccarlo”.
Ciò nonostante Patrick ha ammesso l’importanza del coaching in alcune occasioni: “Magari potrei farlo una volta, se sentissi che ha completamente perso il modo di far girare la partita. Come nel match di semifinale contro Roberta Vinci agli US Open 2015, quando cercava di completare il cerchio degli Slam vinti nell’anno solare, a un certo punto ho capito che stava entrando nel panico, ma succede raramente”.